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Sofosbuvir: in Sicilia no!

Alla data del 19 settembre 2014 nessun paziente della Regione Sicilia è stato ammesso al trattamento con il farmaco sofosbuvir.

Non me lo sono inventato, lo afferma l’autorevole Agenzia Italiana del Farmaco.

Infatti il 25 settembre u.s. l’AIFA ha comunicato che il programma di trattamento compassionevole con Sofosbuvir il nuovo antivirale attivo sull’Epatite da virus C, ha subito una modifica, nel senso che sono stati allargati i criteri per l’inclusione nel trattamento gratuito con questo farmaco nelle more della definizione della trattativa tra l’AIFA e l’Azienda titolare dei diritti sul farmaco

Cioè l’accesso al trattamento è stato allargato anche ai soggetti con infezione da HCV “iscritti in lista per trapianto epatico affetti da epatocarcinoma su cirrosi compensata (MELD<15) con le seguenti caratteristiche cliniche:

a) il carcinoma epatocellulare rientri nei criteri di Milano (presenza di singolo nodulo di diametro <5 cm oppure una neoplasia multifocale limitata ad un massimo di tre noduli, ciascuno di diametro non superiore a 3 cm, assenza di localizzazioni tumorali extraepatiche e assenza di invasione vascolare neoplastica dei rami venosi intraepatici o extraepatici);
b) il carcinoma epatocellulare non sia trattabile con altre metodiche radicali (resezione chirurgica o radiofrequenza);
c) il rischio di progressione neoplastica durante l’attesa in lista sia sufficientemente basso tale da poter garantire un tempo di permanenza in lista di attesa congruo con la possibilità di ottenere il maggior beneficio dalla terapia antivirale (almeno 3 mesi).”

E fin qui tutto bene, anzi, per adesso ottimo.

Quello che mi ha stupito e amareggiato sono le ultime righe della nota con cui l’AIFA da questa notizia.

Trascrivo integralmente: “ si riporta, a seguire, una tabella in cui sono riassunti i dati aggiornati al 19 settembre u.s., relativi al numero di trattamenti con sofosbuvir richiesti ed approvati dai Comitati Etici, da cui si evidenzia che solamente il 30,6% delle richieste totali nazionali risultano  approvati, con una evidente disomogeneità regionale relativamente sia alle richieste sia alle approvazioni.

Alla luce di tali considerazioni, si sollecitano nuovamente gli operatori sanitari coinvolti ed in particolare i Comitati Etici ad operare tempestivamente per valutare l’inserimento dei pazienti con urgenza clinica, che rispondano ai criteri sopra riportati, nel programma di accesso gratuito al farmaco.”

Ho quindi visionato la tabella e … grande sorpresa.

Premesso che ho inserito alcuni rettangoli per farvi individuare subito il problema, vi invito ad osservarla.

Trattamenti con sofosbuvir al 19 settembre 2014
Trattamenti con sofosbuvir al 19 settembre 2014

Come si noterà, fino al 19 settembre 2014 in Sicilia, ma anche in Umbria e nelle Marche, nessun paziente è stato trattato con il farmaco Sofusbivir.

Tenendo presente che esiste un gradiente di incidenza nella penisola per cui la percentuale di soggetti affetti da epatopatia da HCV aumenta man mano che si va verso il sud, la Sicilia ha presentato solo il 5,4% delle richieste totali di trattamento con sofosbuvir e di questi NESSUNO è stato accolto.

In qualche Regione direbbero “cornuti e mazziati“.

Altri, come il Piemonte con il 12,7% di richieste sul totale di cui quasi l’80% accolte e la meno popolosa Liguria con solo l’1,1% di richieste ma con una percentuale di accoglimento del 75% sono stati più “beneficati” da questo programma.

Ma io non intendo assolutamente criticare Piemonte, Liguria, anche Lazio ed altre Regioni.

Lì si sono limitati a fare il loro lavoro operando in favore di una sfortunata categoria di malati in condizioni sicuramente gravi.

A ben vedere perfino l’AIFA, in modo soft ma ben comprensibile, lancia uno strale contro l’immobilità di istituzioni che sembra non operino con la celerità e la prontezza che richiede la condizione clinica dei pazienti candidabili al trattamento gratuito con il farmaco sofosbuvir.

Qualche volta sembra che il problema della Sicilia siano i siciliani, perché i siciliani migliori forse sono andati via, a cercare fortuna, anzi apprezzamento, altrove.

Sicilia, sveglia! Chi sta per morire non ha tempo da perdere.

Dott. Salvatore Nicolosi

Fonte: AIFA ==> http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/node/16321


 

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