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SOTTOSEZIONE INVALIDITA’ CIVILE

Pagina per la consultazione di risorse e notizie riguardanti l’invalidità civile


Tabella percentuali invalidità (DM 05/02/1992)


INVALIDITA’ CIVILE: i benefici


INVALIDITA’ CIVILE: la domanda


INVALIDITA’ CIVILE: la visita


INVALIDITA’ CIVILE: la cecità


INVALIDITA’ CIVILE: la sordità.


INVALIDITA’ CIVILE: la sordocecità


Indennità per lavoratori affetti da Talassemia e Drepanocitosi


INVALIDITA’ CIVILE: il ricorso giudiziario


INVALIDITA’ CIVILE: la normativa


INVALIDITA’ CIVILE: sentenze e giurisprudenza


INVALIDITA’ CIVILE: circolari e messaggi INPS


110 commenti su “INVALIDITA’ CIVILE”

  1. Salve, riferendomi ad un suo precedente articolo pubblicato qualche anno fa in cui descrivea la possibilità per chi venisse riconosciuto dalla commissione medica legale come Sordo (ai fini della invalidità civile),potesse usufruire anche dei benefici previsti dalla L.104.
    In particolare ho appena ricevuto dall’INPS il verbale in cui mi comunicavano che usufruirò della Indennità di comunicazione (sono ancora in attesa che mi venga erogata) in quanto giudicato sordo ((L.381/70, 508/88 e 95/06)) con i seguenti codici: Codice DM 5/2/92 4008 ; Codice ICD9 3897.
    Pertanto la mia domanda è: posso usufruire anche della L.104? Eventualmente, quali sono i passi da eseguire?
    Vi ringrazio in anticipo per l’eventuale risposta

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Occorre presentare una apposita istanza, ma le modalità sono identiche a quella che ha utilizzato per fare la domanda della sordità:
      certificato telematico in cui viene indicato, oltre alla diagnosi, che è stato già riconosciuto “sordo”, con la casella “handicap” barrata (solo quella);
      domanda tramite patronato
      quindi visita di accertamento in cui dovrà produrre, oltre ai certificatoi medici che ha già usato per la sordità, anche il verbale con il riconoscimento.

      Saluti

  2. Salve ho scritto circa un mese fa.. il mio messaggio precedente dovrebbe essere qualche commento sotto. Aggiorno la situazione oltre ai raggi di cui parlo nel post precedente ho fatto risonanza magnetica lombo sacrale e il referto dice. A livello l4 l5 lieve Bulging discale e al livello S1 cisti di tarlov di circa 17mm.. come diagnosi scritta dall’ortopedico risulta lombosciatalgia persistente… chiedo qui perché davvero non so più che fare… Fra dolori formicolii e sensazioni di scariche elettriche alle gambe con conseguente difficoltà a camminare… Possibile che non posso richiedere l’invalidità civile? Aggiungo che i sintomi della cisti di tarlov che ho letto su internet li ho praticamente tutti… Ringrazio sempre per la sua disponibilità.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Deve essere tutto documentato, non solo l’esistenza di una patologia, ma anche l’incidenza funzionale.
      Se le sue difficoltà sono davvero tali da rendere difficoltosa la deambulazione, deve implementare la documentazione, almeno con esame elettromiografico agli arti inferiori e valutazione neurologica (meglio se di specialista ospedaliero o di ambulatorio specialistico della locale Azienda Sanitaria (non privati convenzionati).

      Saluti

  3. Buonasera dott.re.
    il mio medico curante a seguito rimozione dei punti per atrodesi anteriore + posteriore L3+L4, mi ha detto che è possibile richiedere l’invalidità e 104.
    Cercavo sul web e mi sono imbattuto in questo sito.
    Secondo lei con questa anamnesi posso valutare di fare la domanda?
    Anamnesi:
    Esiti di cataratta congenita, sfumata paresi arto inferiore sx da trauma alla nascita (prematura 26 sett), scoliosi sx convessa, disallineamento profilo posteriore LE-L4, corpo L3 anteposto rispetto L4, appendicectomia, prolasso lembo anteriore della valvola mitrale.
    Le ho riassunto tutto giusto per capire, anche perché il costo per la pratica mi pare non sia economicissimo, il medico riferiva sui 100€.

    Grazie mille.
    Vittorio

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Si tratta di una valutazione che a distanza è molto difficile in quanto:
      1) per ciò che riguarda la cataratta congenita, la valutazione verte essenzialmente sul deficit visivo dopo correzione con lenti; la cataratta congenita trattata con buon esito visivo è valutabile in misura inferiore all’11% e quindi, in assenza di un deficit visivo è praticamente ininfluente;
      2) la “sfumata paresi” ovviamente ha un valore percentualistico multo basso, ma a distanza non posso esprimermi;
      3) per la scoliosi si fa riferimento alla tabella del dm 05/02/1992 in cui si nota che la percentuale massima ottenibile è il 40%, ma si nota anche che tale percentuale è prevista per casi estremamente gravi:
      SCOLIOSI AD UNA CURVA SUPERIORE A 40°
      SCOLIOSI A PIÙ CURVE SUPERIORE A 60°
      ovviamente nel suo caso non saprei indicare alcuna percentuale, neppure approssimativa;
      4) per ciò che riguarda la colonna, è prevista questa voce tabellare che dovrebbe adattarsi agli esiti dell’intervento che mi ha destcritto: “ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE” per cui è previsto il 40% al massimo.
      5) gli esiti di l’appendicectomia senza reliquati particolari ha un valore nullo
      6) un prolasso della mitrale, in assenza di conseguenze sulla funzione cardiaca ha anch’esso valore insignificante.

      Premesso questo, la valutazione della percentuale d’invalidità civile è complessa e richiede, oltre che competenza, una visita medico-legale diretta.
      A distanza raramente si riesce a fare valutazioni affidabili.

      Saluti

  4. Buongiorno Dottore, ho 60 anni e lo scorso dicembre sono stato sottoposto a intervento chirurgico di PLIF L3 L4 L5 per lombosciatalgia dx e discopatia degenerativa.
    A distanza di poco tempo comincio ad avere lo stesso dolore di prima a sx. Adesso devo sottopormi ad un secondo intervento x mobilizzazione viti e riposizionamento viti peduncolare e revisione sx. Considerando che la mia attività lavorativa richiede una componente fisica importante posso chiedere percentuali di invalidità?

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      La valutazione della percentuale d’invalidità civile viene effettuata indipendentemente dall’attivitò avorativa o dalle specifiche competenze professionali.
      Le indicazion tabellari sono uguali per tutti.
      Altra cosa è invece quella che viene chiamata, impropriamente, invalidità contributiva secondo la legge 222/84.
      In quel caso le capacità lavorative specifiche hanno un peso importante nella valutazione e questo lo potrà verificare andando in questa pagina: INPS: Assegno di Invalidità

      Saluti

  5. Salve dottore, vorrei un suo parere, seguito dall’ortopedica ho fatto i raggi X è il risultato è questo. Scoliosi dorso-lombare sinistro convessa
    Lieve restringimento sul versante posteriore degli spazi intersomatici C3-C4, C4-C5 e C5-C6
    Lieve accentuazione della cifosi dorsale
    Iniziali note x-grafiche di spondilosi dorsale e lombare con lieve restringimento dello spazio intersomatico L5-S1. Mi ha fatto fare 10 sedute di laser terapia e TENS senza miglioramenti.. Me ne ha prescritti altre 10. I sintomi sono … Fitte e dolore al gluteo sinistro (da qui è cominciato tutto) fitte e dolore alla gamba sinistra con anche formicolio fino ai piedi.. più leggeri alla gamba destra.. e mal di schiena.. Il problema sono le gambe.. riesco a camminare per poco e con forti dolori e perdite dell’equilibrio.. Mi dicono di no.. ma che speranze ci sono per l’invalidità civile? (In tutto ciò pago il ticket e non riesco più a lavorare almeno al momento, lavoro nella muratura) Sicuramente dovrei fare una risonanza ma non si decidono a prescriverla… La ringrazio. Ah ho 33 anni.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Considerando l’esame radiografico che mi ha riportato, direi che la possibilità di ottenere un riconoscimento d’invalidità è nulla.

      Mancano diagnosi e valutazione incidenza funzioanale (ma in primis comunque una diagnosi).

      Saluti

  6. Buongiorno Dottore, chiedevo se posso fare qualcosa riguardo l’invalidità civile visto che ormai i problemi alla bassa schiena e gambe si fanno sempre più insistenti. Questa è il referto dell’ ultima RM fatta pochi giorni addietro: Nello studio il tratto rachideo compreso tra D11 ed S4.
    Lievissima curva dx-convessa. Ridotta la lordosi lombare.
    Lieve cuneizzazione somatica posteriore di L5.
    Accentuato a L5 S1 l’angolo lordotico lombo-sacrale, con minima pseudo-retrolistesi della limitante inferiore di
    L5.
    Lieve-non significativa degenerazione sindesmofitica-artrosica marginale anteriore e bilaterale delle limitanti
    somatiche.
    Tutti i dischi intersomatici conservano in buona percentuale trofismo e idrofilia, fatta eccezione per quelli L4 L5
    ed L5 S1, assottigliati e in fase disidratativa.
    Fatta eccezione per il livello L4 L5 sono ampi e\o nei limiti i diametri antero-posteriori e trasversi del canale
    rachideo.
    Non si rilevano sicure alterazioni morfologiche e\o di segnale, del cono midollare (che “termina” all’altezza della
    limitante superiore di L1), e delle radici della cauda contestualmente a un sacco durale nei limiti volumetrici.
    Alcuni sottili seni dermici posteriori, il piu’ evidente a L4 L5.
    SI SEGNALANO ANCHE:
    A D11 D12 e D12 L1, piccole ernie intraspongiose stabilizzate sulle limitanti giustapposte.
    A L3 L4, lieve ispessimento dei legamenti gialli.
    A L4 L5, accentuato “bulging” discalemediano e bilaterale, recessoriale preforaminale, impronta-deforma il sacco
    durale; stenosideidiametri antero-posteriorie trasversi del canale rachideo supportata anche da ispessimento dei
    legamenti gialli; profonda ernia intraspongiosa non stabilizzata sulla limitante superiore di L5; micro ernia
    intraspongiosa non stabilizzata sulla limitante inferiore di L4 a sede marginale posteriore mediana; lieve stato
    infiammatorio sinoviale interapofisario delle faccette articolari di dx.
    A L5 S1, si aggiunge alla minima pseudoretrolistesi della limitante inferiore di L5, piu’ accentuata riduzione dello
    spazio intersomatico, (con sottile sfumato Modic 1-2 quale edema spongioso subacuto in fase di riassorbimento
    delle limitanti giustapposte), prevalente sul versante posteriore con accentuata riduzione dei forami di
    coniugazione; modica protrusione discartrosica (per la componente dovuta alla osteofitosi marginale posteriore
    delle limitanti), circumferenziale dx-prevalente, implementa a substenosi la riduzione del forame di coniugazione
    sx e a stenosi quella del dx; non direttamente improntato il sacco durale anche per la frapposizione di sottile
    quota di tessuto adiposo epidurale anteriore.
    Grazie e cordiali saluti.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Il processo di valutazione per ciò che riguarda l’invalidità civile non può basarsi su una “semplice” RMN.

      A fronte di un referto con evidenti problematiche degenerative, la commissione procede, soprattutto, ad una valutazione “funzionale”, cioè tiene conto dell’incidenza funzionale della patologia vertebrale sulla mobilità della colonna e sull’eventuale incidenza nella deambulazione.
      Tenendo però a mente che il blocco completo della motilità della colonna lombare è valutato, nella tabella del DM 05/02/1992, in misura non superiore al 40%.
      In ogni caso tutte le difficoltà funzionali devono essere certificate da specialisti, meglio se del SSN.

      Saluti

  7. Salve dottore, sto meditando se fare domanda di invalidità civile.
    Ho avuto dolori e crampi per un anno e mezzo nonostante diversi approcci terapeutici, ho fatto EMG, risonanza, radiografia, visite da neurochirurgo e ortopedico e alla fine il verdetto è stato di Stenosi lombare congenita aggravata da 3 protrusioni lombari (poi erniate). Ho ridotto la sintomatologia dolorosa e i crampi facendo di tasca mia ozonoterapia (lavorando due giorni del mese per pagare ogni seduta) ma avevo problemi a girarmi anche in auto, alzare la testa, alzarmi e abbassarmi e avevo dolori alzandomi da seduto o sdraiato. Mi hanno prospettato l’intervento in versione poco invasiva vista l’età di 35 ANNI per risolvere definitivamente e pur avendo effettuato a ottobre un intervento di lamniectomia decompressiva con discectomie parziali sui dischi erniati non ho risolto se non temporaneamente.
    Starnuti (soffro violentemente di rinite allergica per circa 6 mesi l’anno), colpi di tosse, alzarmi e abbassarmi più volte o alzare pesi mi causa reinfiammazioni della parte operata e conseguenti episodi di dolore prolungato anche paralizzante per giorni. Se ogni volta che l’antistaminico fatica a ingranare mi devo ritrovare da capo a non potermi alzare e abbassare, ad avere irrigidimento e dolore alle gambe (ora che le scrivo solo a quella sinistra fino alla caviglia mentre prima era a entrambe ma solo fino alle ginocchia) e a dovermi fare trattamenti pesanti con antinfiammatori e cortisone non la vedo risolta. Dall’ultimo episodio infiammatorio violento è passato un mese e ancora ho difficoltà dolore e irrigidimento e quindi a camminare.
    Pensa ci sia materia per richiedere una invalidità anche modesta ma che comporti qualche beneficio (non fosse altro che il riconoscimento in ambito lavorativo di una limitata mobilità) o che debba solo farmi rioperare sperando che stavolta vada bene con le viti e un approccio più invasivo?

    la ringrazio
    Ci sarebbe

    1. Salvatore Nicolosi

      In questi casi tentare porta solo eventuali benefici e non ha nessun tipo di rischio e quindi … perchè no?

      Sulla percentuale eventualmente riconoscibile è veramente difficile fare previsioni.

      Saluti

  8. Salve ho fatto dei raggi x ed è uscito
    regolare l’allineamento dei metameri
    Qualche nota Spondilo artrosica
    Ridotto di ampiezza lo spazio intersomatico ad l5 -S1

    Poi ho fatto una RM Lombare (senza mezzo di contrasto) ed è uscito
    Moderate, diffuse manifestazioni spondilosiche.
    Protrusione posteriore dell’anulus fibrosus a L4-L5.
    Ernia del disco postero-paramediana ed introforaminale destra a L5-S1 parzialmente migrata cranialmente.
    Regolare il cono e l’epicono midollare
    Ora ci sono giorni dove non riesco ad alzarmi o girarmi nel letto, non riesco neppure ad allacciarmi le scarpe, con puture di muscoril e volter si attenua il dolore che resta cmq, con oki lo stesso .
    Sono nuovo in questo campo ho 38 anni, e tramite medico curante sto facendo la richiesta di invalidità e mi chiedo quanto ammonta la % nel mio caso.
    Sono grato a tutte le risposte ed aiuti che mi potete dare, grazie mille

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Dipende dalla Commissione, ma nella tabella dell’invalidità l’ernia discale lombare non c’è e quindi le Commissioni trndono ad utilizzare la percentuale prevista per il blocco completo della colonna lombare, cioè il 40%, eventualmente aggiungendo qualcosa per lsa neuropatia compressiva degli arti inferiori.
      Di solito la percentuale minima per ottenere il beneficio economico, il 74%, non viene raggiunta.

      Saluti

  9. Buongiorno ai Dott. dopo tante settimane di forte dolore di schiena con settimana di terapia farmacologica arriva il momento della RM Colonna Lombare (senza M:D:C:)
    questo è il risultato che vi pongo gentilmente a vostre valutazioni grazie.

    Nelle condizioni di esame (paziente supino) si osserva scomparsa della lordosi lombare, con diffusi segni di spondilosi e di artrosi interapofisaria e con discopatie multiple.
    Piccola ernia discale postero-mediana L2-L3, nel contesto di bulging discale.
    Protrusione discale posteriore L3-L4, che impegna parzialmente entrambi i corrispondenti forami di coniugazione.
    Protrusione discale posteriore L4-L5, che impronta il sacco durale e che riduce l’ampiezza di entrambi i corrispondenti forami di coniugazione; allo stesso livello la coesistenza di alterazioni artrosiche con ipertrofia dei massicci articolari interapofisari e dei legamenti gialli, contribuisce a determinare lieve riduzione di ampiezza del canale rachideo.
    Piccola ernia discale postero-mediana / paramediana destra L5-S1.
    Non apprezzabili alterazioni di segnale del cono midollare.
    Verosimili emangiomi vertebrali multipli.
    Nel contesto del soma di L2, in sede paramediana destra, è visibile focale alterazione di segnale prevalentemente ipointensa sia in T1 che in T2, con tenue iperintensità in T2-STIR; il reperto descritto, anch’esso compatibile in prima ipotesi con emangioma, è comunque meritevole di ulteriore controllo radiologico a distanza.

    Questo è il risultato della RM, vi prego di farmi presenta la mia situazione se è grave e cosa mi consigliate di fare, vi ringrazio.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Se la richiesta è cosa consiglio di fare rispetto ad una eventuale domanda di invalidità civile, mi è impossibile rispondere.
      In questi casi si deve considerare:
      et

    2. à
      sesso
      eventuale presenza di neuropatia arti inferiori documentata con EMG
      presenza di un deficit deambulatorio ed eventuale gravità
      ed altro ancora.
    3. Inoltre per casi consimili non si può prescindere da una accurata visita medico-legale sulla persona, piuttosto che sulle “carte”.

      Saluti

  10. Salve ho fatto delle radiografie alla colonna vertebrale il risultato è :
    Regolare l’allineamento dei metameri.
    Qualche nota spondilo-artrosica.
    Ridotto di ampiezza lo spazio intersomatico ad L5-S1.
    Utile ove clinicamente opportuno completamento dell’iter diagnostico mediante esame RM.
    Il problema cè l’ho dalla nascita, vorrei richiedere l’invalidità, sapete indicarmi che % risulterebbe?
    Grazie mille

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Percentuale molto bassa.
      La radiografia indica un quadro molto lieve, da solo, a mio parere, insufficiente perfino a raggiungere il 33%, il minimo per essere dichiarato invalido.
      Che sia presente dalla nascita o sia sopravvenuto, ai fini della valutazione in ambito d’invalidità civile non ha alcuna importanza.
      Saluti

  11. Salve, gentile dottor Nicolosi le scrivo perché soffro ormai da anni di dolori acuti su tutta la parte destra inferiore che si acutizzano all\’impiedi. Le premetto che soffro di diabete tipo 2 con ultima analisi glicata a 7,20, prima era più alta. Mi è stata inoltre diagnosticata una nefropatia albuminurica di primo riscontro con funzione renale conservata, ultimo esame creatinuria urinale 1060.20 ed in età giovanile ho avuto un\’osteocondrite al femore destro. Dalle rx ultimamente effettuate è risultato: lombosacrale, perdita della fisiologica lordosi lombare con fulcro L2-L3 . Modeste alterazioni spondiloartrosiche. Ridotto lo spazio interscolastico L5-S1. Schisi dell\’arco posteriore di S1.
    Bacino: Condropatia mediosevero a destra e medio a sinistra,con disformismo delle teste femorali verosimile esito osteocondrosico in particolare a destra. Note artrosiche nelle sinfisi pubica e nelle sicondrosi sacroliache.
    Ginocchia:riduzione di ampiezza nelle interlinee femoro tibiali e femoro rotulee con associata iniziale sclerosi sottocondrale dei piatti articolari tibiali in particolare nel versante mediale, i reperti sono più accentuati a destra.
    Piedi:Regolare l\’arco longitudinale plantare, alluce valgo e dita a martello ambo i lati. Ridotto trofismo. Spina calcaneare dorsale bilateralmente.Artrosi metatarso-falangea del primo raggio bilateralmente. Imbibizione edematosa triangolo di keger da ambo i lati.
    Ora, visto che professionalmente ho sempre effettuato lavori in piedi come cameriere e pizzaiolo ed ora a 49 anni mi ritrovo impossibilitato a fare lavori usuranti vista la presenza di dolore nel deambulare( non riesco a stare in piedi per più di un\’ora circa senza doverne subire come conseguenza dolori acuti) mi chiedo se fosse ipotizzabile richiedere la certificazione di handicap per accedere a lavoro protetto. La ringrazio fin da subito della cortesia della sua risposta distinti saluti T** G** (nome e cognome oscurati per evitare, in futuro, problemi di privacy).

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Deve presentare istanza di invalidità civile.
      Per accedere al lavoro protetto per i lavoratori già in essere, serve un’invalidità uguale o maggiore del 60%.

      A distanza naturalmente non sono in grado di fare una previsione, ma … tentar non nuoce.

      Saluti

      1. Salve dottore chedo se io posso rientrare nella tabella di invalidità io o fatto un intervento discopatia l5s1complicata da ernia discale espulsadi ampia decompressione osteo, legamento del canale spinale,foraminotomia,erniectomiea ed artrosi lombosacrale con linterposizione di case interrogativa,con deficit di l5,la rmn più rx ,Ago rilevato una discopatia l5 s1 complicata da ernia discale espulsa, adesso io o una gabia con 4 viti .grazie mille

        1. Salvatore Nicolosi

          Buonasera. Sicuramente è una patologia invalidante meritevole di valutazione medico-legale come invalidità civile, ma sulla possibile percentuale concedibile, a distanza e in assenza di visita diretta, non è possibile esprimersi

          Saluti

  12. Buongiorno,
    avrei bisogno di conoscere il suo parere sulla condizione di mio marito.
    soffre da parecchi per dolori lombari e lombosciatalgia, la via crucis si è conclusa (in parte) a maggio 2017 con intervento di microdiscectomia per ernia in l5-s1. essendo arrivato all’intervento con nervo sciatico molto sofferente a tutt’oggi ha problemi di sensibilità e forza al piede sinistro e che condiziona il rientro al lavoro (il medico del lavoro non dà idoneità). a settembre 2017 ha fatto una risonanza post-intervento:
    i metameri sono ruotati in senso orario con atteggiamento scoliotico sinistro-convesso.
    Permane ridotta fisiologica lordosi con accenno a retrolistesi di L3 su L4.
    Non si identificano cedimenti vertebrali.
    In corrispondenza della spongiosa somatica di L3 si osserva un piccolo osteoangiamo.
    A L1-L2 e soprattutto a L3-L4, L4-L5 e L5-S1 le strutture discali sono disidratate.
    A L1-L2 si associa una lieve protrusione discale centrale.
    A L3-L4 è leggermente più accentuata una protrusione che il disco manifesta rispetto ai piani ossei in particolare a destra per assai minuta erniazione.
    A L4-L5 sono sostanzialmente stabili le dimensioni di una nota erniazione discale anche in passato documentata.
    A L5-S1 il disco intersomatico conserva spessore ridotto per discopatia (Modic II).
    In esiti di laminectomia e flavectomia il recesso radicolare sinistro permane occupato da tessuto discale residuo quale erniazione che deforma il sacco durale ed entra in conflitto con la radice S1.
    Rimane regolare la conformazione del cono midollare.
    Conclusioni: erniazioni discali a L5-S1, L4-L5 e, più minyta, a L3-L4. Protrusione L1-L2.
    E’ possibile che gli venga riconosciuta una invalidità sup. al 45% per accedere alle categorie protette?
    Grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      l’Anchilosi della colonna lombare, cioè il blocco dei movimenti. è valutabile fino al 40%.

      La condizione che lei mi descrive potrebbe essere assimilata a questa indicazione tabellare a cui si potrebbe aggiungere qualche ulteriore punto percentuale per la sofferenza del nervo sciatico.
      Con riserva, in quanto comunque è sempre necessario visitare il paziente per una migliore affidabilità, mi sembra possibile.
      Se farà la domanda consiglio di aggiungere un esame elettromiografico (EMG) agli arti inferiori post-intervento ed una valutazione dell’ortopedico/neurochirurgo che ha effettuato l’intervento.

      Saluti

        1. mi scusi un ulteriore dubbio…. il danno al nervo sciatico in quale indicazione tabellare potrebbe rientrare?

          1. Salvatore Nicolosi

            7322 LESIONE DEL N. SCIATICO POPLITEO ESTERNO 25%

            Ma la voce tabellare si riferisce alla lesione TOTALE.

            E’ un punto di riferimento.

            Saluti

  13. Ho 43 anni vorrei sapere quante possibilità ho che mi venga riconosciuta la pensione civile con queste patologie:
    Degenerazione del disco intervertebrale lombare o lombosacrale.
    Disturbo di depersonalizzazione.
    Disturbo ansioso generalizzato.
    Personalità passivo-aggressiva.
    Grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      I disturbi dissociativi, di cui fa parte il disturbo di depersonalizzazione, non sono inseriti all’interno delle patologie elencate nella tabella del DM 05/02/1992, quella per la valutazione dell’invalidità civile e neppure nelle linee guida INPS per la valutazione dell’invalidità civile. Questo comporta che la Commissione dovrà fare una valutazione globale, probabilmente utilizzando le indicazioni relative alle sindromi depressive e alle nevrosi, anche se sicuramente si tratta di altre patologie; inoltre, sicuramente il giudizio verrebbe condizionato anche dalla presenza o assenza in Commissione di uno specialista in patologie psichiatriche.
      In casi come il suo, fare una previsione è veramente difficile, a distanza assolutamente impossibile.

      Saluti

      1. Salve dottore Nicolasi, scrivo di nuovo avendo avuto la percentuale di 55% dalla commissione medica, volevo chiederle dopo aver fatto una rx alla cervicale il referto dice: Alterazione spondiloatrosiche margino-somatiche e note uncoartrosiche al tratto cervicale distale, con riduzione in ampiezza dello spazio intersomatico C6,C7. Posso fare l`aggravamento? Se si, può dirmi più o meno questo referto che percentualità posso avere?…grazie per le risposte, questo sito è molto fondamentale per noi che a volte non sappiamo a chi rivolgerci.

        1. Salvatore Nicolosi

          Buonasera.
          Il referto della radiografia cervicale che lei riporta non credo porterebbe a significativi incrementi dlla percentuale d’invalidità.
          Manca infatti una valutazione funzionale, cioè ciò che conta è quanto la patologia individuata riduce le capacità lavorative ed una radiografia che indica una condizione artrosica sicuramente non permette questo tipo di valutazione.
          Ma se non ci sono conseguenze neurologiche od ortopediche gravi, in genere le Commissioni non valutano queste patologie in modo significativo

  14. Salve sono un ragazzo di 33 anni,10 anni che o dolori alla schiena cosi o fatto la risonanza M.chiedo a lei dottore se è possibile avere al meno un minimo di invalidità,visto che non riesco a svolgere le giornate teanquille,ma sempre con problematiche di dolori ecc.dorsale e Lombare,l esame è stato eseguito con tecnica fare,STIR per sequenze T1 T2 dipendenti secondo piani di scansione assiali e da saggitali.Regolare allineamento dei metameri vertebrali dorsali con appiattimento della fisiologica tifosi.Note di spondilosi dorsale medio-superiore e presenza di focalita erniaria paramediana sinistra in D2-D3,mediana paramediana destra un D3-D4,paramediana destra in D7-D8 e potrusione posteriore mediana del disco intersomatico compreso tra D6-D7.regolari i rapporti disco -somatici nei restanti livelli dorsali con regolare ampiezza del canale spinale e dei.corda midollare normoconformata esente da lesioni focali intrinseche.N
    Modica potrusione endospecale del disco intersomatico L4-L5 ,interamente accolta al di sotto del legamento longitudinale posteriore e priva di significato effetto compressivo articolate.Nn alterazioni morfostrutturali.la ringrazio e attendo per una sua risposta

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      I termini “critici” che mi fanno ritenere che non si possa avere il riconoscimento di una significativa percentuale d’invalidità sono:

      “Regolare allineamento dei metameri vertebrali dorsali con appiattimento della fisiologica tifosi.”
      “regolare ampiezza del canale spinale e dei.corda midollare normoconformata esente da lesioni focali intrinseche”
      Modica potrusione endospecale del disco intersomatico L4-L5″
      “priva di significativo effetto compressivo”.

      In tabella:
      7009 ANCHILOSI RACHIDE DORSALE CON CIFOSI DI GRADO ELEVATO 21%-30%
      7010 ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE 31%-%40%

      Le percentuali indicate sono quelle relative al blocco completo di quel tratto vertebrale, cosa che dall’esame di RMN non sembrerebbe.

      Saluti

  15. Gent.mo Dott.
    ho bisogno di un consulto, le elenco i miei problemi brevemente:
    – rinite cronica, con periodi molto acuti con infezioni nasali, giramenti di testa, stato confusionale e conseguente cura con antibiotico bentelan e antistaminico (almeno 3 volte l’anno), gli esami che feci tempo fa hanno riconosciuto vertigine vasomotoria, ipertrofica.
    – emorroidi che continuano anche in seguito ad un operazione
    – a Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB) con violenti vertigini che mi causano instabilità, calò di pressione, annebbiamento della vista, nausea e senso di vomito.
    – sindrome algico disfunzionale dell’ATM
    – modesta scoliosi evidente in radiografia alla colonna.
    – rari casi di asma soprattutto periodo invernale.
    -portatore sano di talassemia

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Se la sua richiesta è relativa ad una valutazione percentualistica presumibile dell’invalidità civile, la devo deludere.
      La maggior parte delle sue patologie infatti hanno un’espressione clinica variabile che può essere compresa solo con esame della documentazione e visita diretta.
      Solo a fini indicativi:
      lo stato di portatore sano di talassemia e la modesta scoliosi in pratica non sono valutabili; la Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB) è valutabile in misura molto ridotta, al massimo il 20%; i rari casi di asma non sono valutabili, tranne che non ci sia una spirometria che dimostri un deficit ventilatorio reversibile di entità almeno modica; la sindrome algico disfunzionale dell’ATM non è in pratica valutabile, in quanto la “lussazione abituale dell’articolazione temporo-mandibolare”, sicuramente più grave, è valutabile tra il 10% e il 20%.
      Alla fine, comunque, sono convinto che la percentuale di invalidità ricooscibile è piuttosto bassa.

      Saluti

  16. Buongiorno sono una donna di 38 anni, 2 mesi fa mi è stata diagnosticata la spondilite anchilosante con sacroileite bilaterale e costocondrite, vorrei cortesemente sapere la percentuale di invalidità e se mi spetterebbe una pensione di invalidità. Grazie in anticipo per la risposta, cordiali saluti, Giovanna.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Messaggio recuparato dallo spam per programma troppo “severo”.
      Comunque, la risposta non può essere data con così poche notizie, anche perchè si valuta anche e soprattutto la mobilità residua della colonna.
      Solo con visita diretta, per casi come il suo, si può esprimere un parere affidabile.

      Saluti

  17. buon giorno, vorei sapere quale e la diferenza tra ANCHILOSI DI RACHIDE TOTALE e ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE in quanto sono stata operata di spondilolistesi l3-l5, ad intervento di artrodesi posteriore ed intersomatica strumentata l3-l5, affeta da lombocruralgia e scialtagia cronica persistente in spondilolistesi istmica di grado l4-l5 e spondilolisi instabile l3-l4, per questo vorei sapere in quale fasca di invalidita entro, prima o seconda?, ritengo che non ho mai capito, mi potresti dire lei. grazie.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Per “anchilosi” si intende il blocco completo dell’articolazione.
      Il rachide si divede in rachide cervicale, rachide dorsale o toracico, rachide lombare, sacrale ed infine coccigeo.
      Quindi noi suddividiamo la colonna lombare in 5 porzioni.
      Per “Anchilosi rachide lombare” quindi si intende il blocco delle articolazioni del tratto lombare del rachide, sicuramente molto meno grave del blocco di tutte le articolazioni della colonna vertebrale (anchilosi di rachide totale).
      Nel suo caso quindi lei rientra all’interno della valutazione per il blocco del solo tratto lombare: “anchilosi rachide lombare”.

      Saluti

  18. Salve, sono un ragazzo di 22 anni al quale è stato diagnosticato un Linfoma. Mi è stata riconosciuta l’invalidità civile al 100% con rivedibilità ad 1 anno, ma non mi hanno concesso ne la 104 comma 3 ne l’accompagno. Ora mi è arrivata la lettera per procedere alla revisione della patente con la visita di accertamento dei requisiti.
    Devo sottopormi alla chemio in regime day-hospital con una cadenza di 14 giorni, come devo comportarmi? I miei genitori per accompagnarmi nei giorni di terapia stanno usando i permessi non retribuiti.
    La sola via è il ricorso? Ci sono i termini per farne uno?
    Grazie.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Il ricorso giudiziario entro sei mesi dal ricevimento del verbale è la via teoricamente unica.

      Esiste anche la possibilità di proporre all’INPS una “istanza di riesame in autotutela” che però, attenzione, non interrompe i termini del ricorso giudiziario.
      In sostanza si invia la documentazione all’INPS e si chiede che venga annullato il verbale precedente per errore di valutazione.
      Non è detto che:
      1) l’INPS accetti di riesaminare il caso,
      2) anche se la richiesta di riesame venisse accolta, non è detto che venga modificato il giudizio precedente.

      E’ solo una possibilità ulteriore. Per le modalità può chiedere ad un patronato ben organizzato oppure direttamente all’area sanitaria dell’INPS della sua provincia.

      Saluti

  19. Buon giorno sono un ragazzo di 28 anni, 3 anni fa sono stato operato ad un ernia discale l5-s1 dopo molti dolori alla gamba e alla schiena da non riuscir a camminare all ultima risonanza effettuata 10 giorni fa è evidenziato che in 3 anni cè stato un peggioramneto della mia schiena avanedo 5 protusioni compresi tra l2 e l5-s1 con ristringimento del canale,disidratazione delle vertebre e fibrosi post-operazione. Dovevo effettuare la visita per il lavoro e il dottore mi ha emesso idonietà con limitazioni quindi non sono stato assunto dal titolare, volevo sapere ho possibilità di avere l’ invalidita civile al 46% per avere l inserimento hai lavori mirati. la ringrazio anticipatamente.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Io proverei, ma occorre ben documentare sia la patologia ortopedica, sia la neuropatia compressiva agli arti inferiori.

      Saluti

      1. buon giorno come aveva detto lei ho effettuato la visita e mi è stat riconosciuta l’invalidità al 46%, ora dovrò effettuare una visita successiva dove mi verranno indicate le mansioni che potrò svolgere; volovo sapere dopo di che come funziona il colocamento mirata tramite l’ufficio di collocamneto? grazie mille buona giornata

        1. Salvatore Nicolosi

          Buonasera.
          Questa è una parte burocratica che mi trova impreparato.
          Il personale dei Patronati saprà sicuramente dare una risposta affidabile

          Saluti

  20. Buona sera dottore mia mamma è cieca da un occhio totale è nell’ altro a 1/60 (un sessantesimo )solamente à diritto all’ accompagnamento grazie tanto Michele

  21. buon giorno dottore,,sono nuovo del forum ,vorrei porle una domanda :
    ho sempre sofferto sin dalla piccola eta’ di mal d orecchio ,man mano l udito andava sempre di piu’ a diminuire ,fino a quando alle scuole supperiori mi resi conto e feci notare il mio disagio ai miei genitori che l udito all orecchio sinistro e’ complettamente sparito…doppo tante visite da diversi otorini persi la speranza di poterlo recuperare anche parzialmente..l orecchio destro sente bene ma ho sempre un leggero ronzio …secondo lei e’ possibile fare una domanda di invalidita’ per questo problema?grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      Questo blog per me è residuale, nel senso che ho trasferito tutti i contenuti, ampliandoli, in un’altro dominio: http://www.medisoc.it
      Indipendentemente dalla mia risposta attuale quindi consiglio di cercare il contenuto desiderato nel blog che ho indicato.

      La valutazione delle ipoacusie viene fatta sulla scorta delle indicazioni della tabella del DM 05/02/1992; in quella tabella viene indicato che la sordità monolaterale, in assenza di deficit all’altro orecchio, è valutabile il 15% (proprio quindici); la sordità totale il 65% se non protesizzabile, un po di meno se la protesizzazione è possibile.

      Se l’obiettivo è la pensione d’invalidità, per cui serve almeno il 74%, siamo molto lontani.

      Saluti

  22. Ciao,
    in seguito ad un incidente stradale ho dovuto mettere una protesi facciale all’altezza dello zigomo all’età di 19 anni, adesso ne ho 25 e dovrò subire un’altra operazione.
    Posso dare domanda per la pensione di invalidità?

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Difficile rispondere con così scarne notizie, ma avrei molti dubbi sulla possibilità di ottenere una percentuale d’invalidità sufficiente ad ottenere un beneficio economico.
      Pensi che: 8008 MUTILAZIONE GRAVE DEL NASO 11%-20%.

      Per la pensione d’invalidità occorre almeno il 74%.

      Saluti

  23. Sono un pensionato della Polizia di stato- che per cumulo di patologie riconosciute causa di servuzio e stata concessa una 3^ categoria che ai fini pensionistici equivale dal 60-70%- Volevo sapere se la ASL, previa visita medica possa accertare a quale percentuale di invalidità civile corrisponde un 3^ categoria

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Che con sentenza sia stato acclarato che una certa categoria corrisponde ad una percentuale specifica d’invalidità non significa che poi le stesse nfermità verrebbero così valutate dalla Commissione invalidi civili.
      La Commissione invalidi civile infatti valuta in completa autonomia facendo riferimento alle tabelle del DM 05/02/1992 e queste sicuramente danno indicazioni non proprio sovrapponibili per le singole patologie.
      La tabella che viene usata per la causa di servizio, quella del D.P.R. 30/12/1981, n. 834, è più favorevole in parecchi casi e lo stesso meccanismo di somma delle singole infermità non è per niente sovrapponibile.

      In ogni caso lei può presentare un’istanza nei modi consueti per l’accertamento dell’invalidità civile, ma non può presentare come documentazione i verbali delle commissioni per l’accertamento delle cause di servizio, sicuramente non recenti.
      Deve presentare documentazione specialistica aggiornata
      Saluti

  24. Salve Dottore mi chiamo Silvia ho 43 anni, ho già un invalidità del 50% per grave miopia , nell’occhio destro vedo 1/50 con complicanza di lesione retinica, con atrofia peripapillare, distrofia maculare, occhio sinistro 8/10 con distacco del vitreo, un anno fa mi e stata diagnosticata dopo anni di dolori e blocchi alla schiena una spondilite anchilosante mai curata per quello che era, in questo periodo sento la schiena paralizzata, debolezza e malessere e tanto bruciore nell’interno della colonna vertebrale, se faccio qualche faccenda dopo pochi minuti devo stendermi sull’etto per il malessere e dolore che ho, mi dica Dottore se faccio domanda di aggravamento possono riconoscermi con un punteggio maggiore di quello che ho ora? Ringrazio infinitamente se avrò risposta, Distinti Sauti.

    Lucca
    15/04/2015

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Ho qualche perplessità per la percentuale che mi dice le è stata già riconosciuta.
      Infatti nella tabella l’asportazione dell’occhio e successivo impianto di protesi estetica è valutabile solo il 30%. In sostanza la cecità da un occhio è valutabile il 30%.

      La spondilite anchilosante non esiste nella tabella e quindi si usa un criterio analogico tenendo conto del deficit dei movimenti della colonna stessa e questo non è valutabile in assenza di visita diretta.
      Sostanzialmente non posso darle una risposta affidabile a distanza.

  25. Vincenzo Crimaldi

    Buongiorno Carissimo Dottore,
    le invio questa email per chiederle un consiglio:
    Il mese di febbraio di questo anno sono stato vittima di un incidente stradale, con il seguente referto rm lombare:
    Note diffuse din spondilosi.
    Il disco intersomatico l4-l5 mostra una profusione del suo contorno posteriore a sede mediana e paramediana con prevalenza di lato a sinistra che impronta la parete anteriore del sacco.
    Il disco intersomatico l5-s1 appare ridotto do segnale e mostra una profusione del suo contorno posteriore a sede mediana che impronta la parete anteriore del sacco.
    Canale vertebrale di ampiezza normale.
    Nucleo intraspongiosico di schmorl a livelle della limitante superiore di l4 che in STIR mostra segni di osteoporosi reattiva.
    Sono stato in cura per circa 130 giorni con dolori e formicoli alla gamba sinistra che sono presenti ancora oggi.
    Alla luce di quanto scritto ed essendo anche daltonico le chiedo:
    1)lei pensa che possa io fare domanda di invalidità civile e chiedere magari il riconoscimento del 46% di invalidità??
    2)per il risarcimento del danno da parte dell’assicurazione mi saprebbe indicare l’entità del risarcimento essendo immobilizzato a letto per circa 130m giorni.
    Grazie
    Cordiali saluti

  26. Gentilissimo Dottore,io sono una signora di 41 anni con invalidita’ civile permanente al 100% e inabilita’ lavorativa permanente al 100%.Fino a 2 anni fa’avevo il 75% poi a causa di un intervento sempre per la mia epilessia farmaco resistente mi e’ stata aumentata.Quel che io trovo strano e’ che prima avevo la legge 104\99 non me l’hanno data e in piu’ non capisco perche’come assegno l’INPS mi dia sempre lo stesso assegno di 275 euro dato che ora e’ come se fosse allettata. pensi pure che questo stimolatore vagale mi sta facendo impazzire di dolori e in piu’non posso nemmeno entrare nei supermercati per fare la spesa perche’ va’ a interferire con lo stimolatore e faccio pure suonare gli allarmi di anti taccheggio.Spero con tutto il mio cuore e confido in una Sua risposta perche’ non trovo giusto che mi dicano che non ho diritto di piu’dato che io posso camminare!!Buona giornata,Nicoletta.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Tra invalidità civile al 75% e invalidità civile al 100% non c’è differenza quanto a beneficio economico, cambiano solo i limiti di reddito, più alti nel 100%, e questo non è stabilito dall’INPS, ma dalle norme che regolano l’invalidità civile

      Il “passo” successivo rispetto all’invalidità civile al 100% è l’indennità di accompagnamento per la cui concessione le legge prescrive che il richiedente sia in uno o entrambe queste condizioni:
      1) non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita,
      2) non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.

      A rigore quindi, se lei deambula, anche se con difficoltà, o se lei è in grado di effettuare autonomamente gli atti quotidiani della vita, dove per “atti quotidiani” si intendono proprio le attività di base, come vestirsi, mangiare autonomamente, lavarsi il viso o i denti e similari, comprendere il significato degli atti quotidiani della vita (demenze). Fare la spesa o passeggiare o guidare l’automobile non sono considerati “atti quotidiani della vita”.

      Naturalmente queste sono le regole standard, ma qualunque valutazione a distanza su questi casi è sempre poco affidabile. Le consiglio di chedere un parere ad un medico esperto o specialista in medicina legale per una valutazione maggiormente completa.

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  27. Salve Egr. Dott. Salvatore Nicolosi,

    Ho un grande problema.
    L’ha prego di aiutarmi con un po di consigli.

    Dopo due interventi chirurgici per asportazione di un neurinoma del acustico(5cm di diametro),in 2006 ho fatto la richiesta per l’invalidità civile e mi hanno riconosciuto in 2007 invalidità al 100% con obbligo di fare la revisione entro un anno. Ho fatto anche la seconda visita e in 2008 mi hanno confermato invalidità 100% permanente (senza l’obbligo di fare un altra revisione).

    Quest’anno mi e venuta una ernia di disco lombare molto voluminosa che mi impedisce a fare anche quell poco che potevo fare prima quasi da solo(lavarmi, vestirmi, etc).

    Per questo motivo, ho fatto la richiesta ad avere diritto anche ad un accompagnatore ma invece di accettare questo diritto, loro hanno abbassato la percentuale di invalidità(da 100% permanente definitivo mi hanno riconosciuto solo l’85%).

    Io ce l’ho i stesi problemi che li avevo prima…in 2008(anzi, parte di loro si sono aggravati:

    -Il nervo facciale sx lo hanno dovuto spezzare quando sono entrati a fare il secondo intervento chirurgico(in 2006)….quindi, mi e rimasta una paralisi completa della metta della faccia: occhio che secca, problemi con la respirazione perché i muscoli della narice sinistra sono morti, problemi con la masticazione per il motivo che non sento niente in metta della bocca, etc).
    -Ho problemi anche con la sensibilità periferica su tutta la parte destra dell corpo(non sento dolori, caldo o freddo)….invece sulla parte sinistra ce l’ho un tipo di emiparesi parziale(riesco a muovere i arti pero con più debolezza.
    -Ogni tanto quando sto in piedi ho problemi di equilibrio(a volte anche con giramenti di testa)….invece quando cammino ho spesso problemi di equilibrio(rischio di cadere sulla parte sinistra).
    -Mal di testa più volte al giorno(più forte di mattina)
    -Problemi anche di deglutizione(mi hanno detto che il nervo sx della deglutizione non funziona più ed per il nervo dx ho fatto terapia logopedica per riprendere(ho mangiato per 6 messi con sondino nasogastrico finche si è ripreso)…pero devo dire che mangio e bevo ancora con difficoltà.
    -Se come non bastava, ce l’ho anche una valvola di drenaggio dentro la testa..
    L’unica cosa che ha cambiato un po in bene dal 2008 è il fatto che cammino un po meglio(ma sempre con l’aiuto di un bastone).
    Pero l’ernia di disco lombare (che infatti l’hanno riconosciuta a questa commissione di quest’anno)mi impedisce anche a camminare quando sono i dolori forti

    Per essere più preciso a quello che mi interessa come consigli, avrei 3 domande :

    1) E possibile che su una invalidità permanente e definitiva di 100% (pressa 6 anni fa) loro la possono abbassare a 85%?, anche se le disabilita sono evidenti ed è anche evidente il fato che questi disabilita non andranno mai via.

    Ho provato di fare i calcoli in tutti i modi ma sinceramente non mi tornano … Io avevo 100% prima, mi hanno riconosciuto adesso anche l’invalidità per ernia di disco lombare(codice 7010),pero loro non riconoscono nemmeno quello che era prima di fare quest’ultima visita….secondo me hanno sbagliato qualcosa.

    Anche se ce l’ho tanti altri disabilita(sordità mono laterale , occhio che secca, la faccia storta, problemi di deambulazione, problemi di deglutizione e di masticazione – dovuti ai esiti della asportazione dell neurinoma), I codici di disabilita riconosciuti sono solo:

    -9323 (NEOPLASIE A PROGNOSI FAVOREVOLE CON GRAVE COMPROMISSIONE FUNZIONALE -70% nella tabella)

    -7010 (ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE – va da un min.31% a un massimo 40% nella tabella )

    -4005….che peraltro, penso che non è il mio caso, perché io sono sordo totale sulla parte sinistra

    2)Come si calcola l’invalidità totale? Non e la soma di quelli 3(70% e 31% e l’altra che per loro e 0%)?Perché solo sommando le prime due disabilita, si ottiene già più di 100%
    Il mio medico di base mi ha detto che sicuramente mi hanno fato un’ ingiustizia ma non sa come potrebbe aiutarmi. Quindi mi vedo costretto a chiedere aiuto on-line(almeno per chiarirmi un po le idee e di indirizzarmi dove e meglio andare.
    Ho capito che si può fare ricorso ma i tempi sono lunghi….può durare anche 6 mesi.

    3)Cosa devo fare(o posso fare qualcosa) per poter prendere la mia vecchia pensione di inabilita finche il giudice dice la sua decisione?
    La ringrazio anticipatamente per la risposta

    P.S. Sono straniero(rumeno) venuto in Italia 12 ani fa ….di professione Ingegnere edilizio

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      E’ possibile che lei abbia fatto l’errore su cui cadono parecchi: fare una domanda di aggravamento credendo che la percentuale precedente sia ormai definitiva. Non è così. Quando si fa una domanda di aggravamento bisogna dimostrare, con idonea documentazione specialistica, che le patologie precedentemente riconosciute sono ancora presenti e ad uguale incidenza funzionale e che esistono una o più nuove patologie invalidanti o che le precedenti hanno subito un aggravamento. Insisto particolarmente sul termine da me usato: idonea documentazione specialistica.

      Circa il calcolo, non è matematico semplice, ma è una somma “a scalare”. Cioè, ad esempio, la somma di 40% + 40% non è 80%; si fa, in termini banali, 40 + il 40% di ciò che resta per arrivare a 100, quindi 40 + il 40% di 60, quindi: 40 + 24=64. L’invalidità ottenibile con due patologie ciascuna valutabile il 40% è quindi 64%. Il calcolo prosegue quindi con lo stesso sistema per una terza, quarta, quinta patologia, e così via. In realtà con questa metodica è impossibile ottenere una percentuale del 100%, ma se ci si avvicina molto, i cosiddetti “cascami di abilità lavorativa” sono insignificanti e viene concesso il 100%.
      L’unico sistema per riottenere la pensione di inabilità è presentare un ricorso giudiziario; non esiste un metodo alternativo, più veloce o più lento che sia. Non è possibile che l’INPS, nelle more di un giudizio che in via teorica potrebbe dargli ragione, ripristini un beneficio.

      A lei 6 mesi sembrano lunghi, ma
      1) di solito per riottenere praticamente la corresponsione del beneficio, se tutto va bene, ne servono di più perchè poi, alla fine del giudizio, servono almeno 2 mesi per completare le pratiche burocratiche per il ripristino,
      2) poche anni fa occorrevano, se tutto andava bene, non meno di 18 mesi, spesso ancora di più.

      Per il ricorso può affidarsi ad un patronato ben organizzato che curerà sia la parte legale che quella amministrativa successiva. Inoltre ritengo che l’opera di un medico legale, quello stesso del patronato, nel suo caso sia indispensabile, anche per valutare l’eventuale necessità di meglio documentare le sue disabilità.

      1. Buongiorno Egr. Dr. Nicolosi,

        La ringrazio di cuore per avermi chiarito un po le idee.
        La sua supposizione che forse la mancanza dei nuovi documenti per attestare che le disabilita sono rimaste e almeno alla stessa incidenza, mi pare verosimile perché non ho ne anche pensato di fare nuovi accertamenti se era tutto evidente. Adesso,grazie a Lei, lo so esattamente quello che devo fare.

        L’unica cosa che mi interessa ancora(ma forse non entra nell suo campo lavorativo;quindi se non riesce a ripondermi, la capisco), è per cosa succederà amministrativa finche il giudice prenderà la decisione. Mi rimane l’invalidità di 100% o abbassano subito a 85%?.
        La ringrazio anche per la prontezza.

        Cordiali saluti.

        1. Salvatore Nicolosi

          Fino al pronunciamento del giudice la sua percentuale di invalidità resterà l’85%, cioè quella dell’ultimo accertamento di invalidità civile.

  28. Salve, ho una lombosciatalgia causata da un’ernia del disco S1, una scoliosi dorso-lombare e soffro di ansia generalizzata. Potreste indicarmi gentilmente che punteggio mi aspetterebbe? Grazie.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      Impossibile fare questo tipo di valutazioni a distanza, in particolare con questo tipo di malattie la cui incidenza funzionale non è quantificabile se non sottoponendo a visita il paziente e visionando la documentazione specialistica.
      Nella stragrande maggioranza dei casi infatti le percentuali di invalidità vengono definite non in rapporto al “nome” della patologia ma in rapporto alla sua gravità e alla sua incidenza sulle capacità lavorative generiche.

      Saluti
      Dott. Salvatore Nicolosi

  29. Buongiorno,
    vorrei sapere a quali conseguenze va incontro una persona affetta da cecità parziale se passa da uno status di ventesimista per il quale percepisce una pensione ad uno status di decimista dovuto ad un leggero miglioramento ad un occhio. Grazie.
    Cordiali saluti.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Se il visus in un occhio migliora ad 1/10 non sussistono i requisiti per la concessione dei benefici previsti per la cecità parziale, quindi vengono revocati sia la pensione di Euro 279,19, sia l’indennità speciale” di Euro 200,04.

      L’alternativa è quella di presentare una istanza di “invalidità civile” ordinaria; in questo caso il deficit visivo di

    2. 1/10 in un occhio e 1/20 nell’altro è valutato il 70%
    3. 1/10 in un occhio e meno di 1/20 nell’altro è valutato l’80%.
    4. Per ottenere l’assegno di assistenza di € 279,19 è necessario essere riconosciuti invalidi in misura uguale o superiore al 74% (vedere QUI)

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  30. Buongiorno dottore le scrivo perchè vorrei sapere se quello che mi è stato riscontrato può essere usato per richiedere una percentuale di invalidità anche minima.
    Sono una ragazza di 27 anni e da circa 10 anni ho dolori alla schiena, ginnastica posturale fatta a suo tempo, ma con nessun risultato e ad oggi continuo ad avere dolori.
    Le scrivo la risposta della Rx e della RM della schiena e poi del ginocchio dx e sn perchè da 4 anni ho anche problemi alle gambe sempre fatta riabilitazione ma senza risultato.
    Rx Colonna in toto : Modesta Scoliosi dorsale destro-convessa con compenso lombare sinistro-convesso.
    Rettilineizzato il rachide Cervicale.
    Non alterazioni significative a carico dei metameri vertebrali esaminati.
    Minima riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico l5-s1.

    RM colonna dorsale,cervicale e lombosacrale:
    Tratto Cervico-dorsale: riduzione della fisiologica lordosi cervicale in clinostatismo.
    Alcune modeste protrusioni discali ad ampio raggio nel tratto compreso tra D6 e D9.
    Canale vertebrale di regolare morfologia e dimensioni.
    Tratto Lombo-sacrale : Nulla.

    RM ginocchio dx e sn : Nella norma strutture del pivot centrale, bilateralmente. Non alterazioni a carico dei legamenti collaterali, bilateralmente.
    Iniziali manifestazioni di meniscopatia loalizzata pressochè esclusivamente a livello del corno posteriore dei menischi interni, in area assenza di lesioni meniscali.
    Rotule in discreto tilt esterno. ( già riscontrato prima questa iperpressione esterna della rotula). La cosa nuova è la manifestazione di meniscopatia che 2 anni fà non c’era.
    No versamenti.
    Nella norma l’apparato tendineo estensore, bilateralmente.
    No segni di condropatia femoro-rotulea.
    In attesa di una risposta la ringrazio anticipatamente.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.

      Se esaminiamo i termini usati e gli aggettivi, direi che le speranze di ottenere una percentuale utile, che direi è il 46%, sono poche:
      Modesta Scoliosi dorsale destro-convessa

      Minima riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico l5-s1.

      RM colonna dorsale,cervicale e lombosacrale:
      Tratto Cervico-dorsale: riduzione della fisiologica lordosi cervicale in clinostatismo.
      Alcune modeste protrusioni discali ad ampio raggio nel tratto compreso tra D6 e D9.
      Canale vertebrale di regolare morfologia e dimensioni.
      Tratto Lombo-sacrale : Nulla.

      RM ginocchio dx e sn : …
      Iniziali manifestazioni di meniscopatia loalizzata pressochè esclusivamente a livello del corno posteriore dei menischi interni, in area assenza di lesioni meniscali.

      …”

      Gli esami, indipendentemente dalla sintomatologia, non sono indicativi di patologia vertebrale la cui incidenza funzionale sia tale da incidere significativamente sulle capacità lavorative.

      Saluti

      1. La ringrazio per la risposta! Come lei giustamente mi fa notare questi piccoli problemi che ho sicuramente non sono utili per avere una minima percentuale. Ma a 27 anni ,ritrovarmi dopo 8 ore passate in piedi,sul divano con dolore alla schiena e le gambe gonfie sicuramente non è quello che una persona cerca. Mi creda anche se non sembra questi piccoli problemi da molti anni mi creano problemi nella vita quotidiana. Comunque la ringrazio ancora una volta per la sua tempestiva risposta. Era solo curiosità.

  31. Buonasera gent. Dr. Nicolosi,
    sono lo stesso Alessandro che ho scritto il 19 di agosto, le riscrivo perché ho fatto una RM lombare.
    Ricapitolando, l’ortopedico all’ospedale mi ha fatto un certificato dove (più o meno …… in quanto non capisco molto bene la scrittura) c’è scritto:
    ” Il paziente presenta lombalgia recidivante, limitazione funzionale del tronco di grado grave e dolore dorso lombo sacrale accompagnato da parestesie e facile affaticamento. Ipostenia degli arti inferiori………..”

    Il referto della risonanza invece recita:
    Metameri regolarmente allineati, senza segni di listesi.
    Alterazioni discopatiche degenerative, più evidenti in L5 – S1, ove si apprezzano gli esiti chirugici pregressi.
    Il tale sede il tessuto discale supera i margini somatici, per lassità dell’ anulus fibroso, con cenni protrusivi intralegamentosi in sede mediana.
    Alterazioni degenerative delle interapofisarie.
    Non stenosi dello speco vertebrale.

    Alla luce di ciò, vorrei chiederle:
    a) Crede che dopo la risonanza potrei ottenere un certificato medico più “grave” di quello che ho già e dunque avere una chance in più di poi avere una maggiore percentuale d’invalidità?
    b) Oppure, dal referto (e dunque dalla risonanza) non traspare nulla di grave e perciò a questo punto la cosa che mi converrebbe di più, nel presentare la domanda di invalidità, è di allegare solo il certificato di cui sopra, e lasciar perdere del tutto risonanza e referto?

    Scusandomi per l’ulteriore disturbo arrecatole e ringraziandola anticpatamente, qualora lei volesse ancora rispondermi, la saluto cordialmente.
    Alessandro

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Non è un disturbo, altrimenti disattiverei sul sito la possibilità di commentare.

      Direi che il certificato ortopedico e il risultato della RM siano in linea: l’uno è giustificato dall’altro e quindi possono essere presentati entrambi

      Se posso fare un ulteriore suggerimento, considerando che l’ortopedico parla di “parestesie” e “ipostenia degli arti inferiori”, potrebbe essere utile eseguire anche una Elettromiografia (EMG) agli arti inferiori per documentare una possibile neuropatia irritativa/compressiva di radici del nervo sciatico. E’ però un esame un poco invasivo e da alcuni mal tollerato; ne può parlare con il suo medico di famiglia o con l’ortopedico.
      Nel suo caso non aggiungerebbe nulla ai fini clinici, ma potrebbe aiutarla ad ottenere una maggiore percentuale di invalidità, sempre se risultasse qualcosa.

      Saluti

      1. Grazie Mille Dottore,
        allu luce di tutto quanto, in linea di massima, crede che adesso con certificato e referto della risonanza è possibile mi venga riconosciuta una patologia con codice 7010 (anchilosi rachide lombare) e anche se non dal 31 al 40%
        potrebbero però almeno assegnarmi (utilizzando il criterio analogico) un 20 – 25 % ?

        Un’ultima domanda: quando si presenta la domanda d’invalidità (o l’aggravamento) bisogna spedire i certificati in originale o quelli restano a me e a loro (la commissione) vanno le fotocopie?
        Inoltre, quando farò la visita, dovrò portare le lastre della risonanza o sarà sufficiente il referto che presenterò?

        Ancora cordiali saluti

        1. Salvatore Nicolosi

          Non bisogna spedire nulla!

          Per la domanda prima ci si fa rilasciare un certificato on-line da un medico dotato di PIN per l’accesso ai servizi INPS (anche il medico di famiglia) e poi si presenta la domanda tramite patronato.

          Alla visita, quando si viene convocati, si producono le fotocopie dei certificati, ma bisogna portare con se gli originali. Nella mia realtà territoriale non hanno mai chiesto di visionarli, ma non si sa mai.
          Per ciò che riguarda la RM, credo che probabilmente lei abbia il dischetto, ormai si “usa” così, e non ho mai visto una commissione che se lo guarda, sia perchè è un esame specialistico, sia per motivi di tempo. Ma portarlo con se non dovrebbe essere difficile, anche se ha le lestre vecchio stampo, per dimostrare disponibilità alla verifica da parte della commissione.

          Saluti.

          1. No, Dottor Nicolosi, non mi hanno dato il dischetto ma le “obsolete” lastre,
            è consigliabile portarle in quanto (come da referto) risulta la patologia e perciò sarebbe a mio vantaggio e non svantaggio se le guarderanno?

            Vorrei poi poterle riformulare la domanda posta sopra (probabilmente le è “sfuggita”):
            crede che adesso con certificato e referto della risonanza è possibile mi venga riconosciuta una patologia con codice 7010 (anchilosi rachide lombare) e anche se non dal 31 al 40%
            potrebbero però almeno assegnarmi (utilizzando il criterio analogico) un 20 – 25 % ?

            Cordiali saluti.

            1. Salvatore Nicolosi

              Si conviene comunque portare le lastre alla visita.

              Circa il secondo quesito, è vero, mi era sfuggito; ma in qualche modo si è risposto da solo: “potrebbero” orientarsi intorno al 20-25%. Il verbo al condizionale è d’obbligo in quanto quando si applica il criterio analogico non può mancare una trasposizione personale del medico valutatore; usando termini assolutamente non tecnici: chi ha avuto esperienza diretta capisce meglio.

              Con questo non ho alcuna intenzione di scoraggiarla; siamo un po al limite, ma i requisiti ci sono e non deve mancare la fiducia nelle capacità valutative dei medici componenti delle commissioni, in genere assolutamente esperti.

              Saluti.

              Dott. Salvatore Nicolosi

    2. Salve Egr. Dott. Salvatore Nicolosi,
      mi scusi, pongo una domanda con la speranza possa ricevere una risposta.
      Io sono affetto da ipoacusia neurosensoriale bilaterale con perdite alle frequenze 500 – 1.000 – 2.000 Hz che mi darebbero (consultando la tabella) un’invalidità del 49% (quindi sufficiente a potermi iscrivere nelle liste di collocamento per disabili).
      Leggo però che in caso di ipoacusia protesizzabile vengono tolti 9 punti e dunque io scenderei al 40%.
      La mia domanda è:
      i 9 punti vengono scalati automaticamente e sempre e perciò non avrò nessuna possibilità?

      O se davanti alla commissione mi presento senza protesi (dicendo che non posso permettermele economicamente o magari dicendo che non posso portarle per via di otiti esterne o perché non li sopporto a livello psicologico) i 9 punti potrebbero anche non toglierli ?

      Inoltre, soffro anche di rinite allergica in primavera e in autunno.
      Se porto i certificati di anni e anni di cura (presso medico privato) all’otorino dell’asl, crede che quest’ultimo potrebbe farmi un certificato di rinite allergica (che da un punteggio da 1 a 10) e se poi la commissione mi darà 10 poter raggiungere il 46% ,
      o patologie al di sotto di 10 non vengono nemmeno prese in considerazione?

      Spero di non averle arrecato molto disturbo e ringraziandola per avermi letto, porgo cordiali saluti.
      Francesco

      1. Salvatore Nicolosi

        Buongiorno.
        Lei ha ragione:
        1) quando l’ipoacusia è protesizzabile, in automatico vengono detratti 9 punti percentuali dalla valutazione ottenuta;
        2) una menomazione che provoca un’invalidità inferiore all’11%, che non sia in concorrenza con altra in uno stesso organo o funzione, non viene considerata ai fini del calcolo complessivo.

        Per ciò che riguarda il primo punto, devo dire che raramente ho avuto esperienza di commissione che non ha applicato la prevista riduzione, ma io non la considererei una regola su cui fare affidamento o su cui sperare. In ogni caso la “non protesizabilità” deve essere dimostrata con idonea certificazione specialistica.

        Esiste però anche la possibilità, prevista dalllo stesso DM della tabella, che la commissione aggiunga alla valutazione complessiva fino a 5 punti percentuali in quanto le menomazioni incidono sulle capacità lavorative specifiche, oltre che sulle generiche dell’operaio comune (su cui è tarata la tabella), ma anche questa, nella mia esperienza, è stata applicata raramente.

        Alla fine, valutati i pro e i contro, direi che in effetti c’è una certa difficoltà ad ottenere il 46%.

        Saluti.

        Dott. Salvatore Nicolosi

        1. Grazie per le gradite risposte, Egr. Dottor Nicolosi.
          Mi scusi, potremmo chiarire alcuni mie dubbi?
          Riguardo il primo punto, è raro che una commissione non tolga 9 punti delle protesi ed è altrettanto raro che conceda i 5 punti in più, ho capito bene?
          E’ però possibile che i 9 punti non vengano tolti? Cioè non sono tassativi e se uno è fortunato potrebbe anche trovare la commissione che non li toglie ed essere tutto regolare ?

          Riguardo il secondo punto, anche se l’otorino dell’ASL mi farebbe un certificato di rinite allergica non mi servirebbe a nulla perché sotto l’11% e non collegata con altra dello stesso organo?
          Mentre ad esempio se oltre la rinite allergica uno soffre anche di sinusite in questo caso la rinite verrebbe considerata anche se sotto l’11% ?

          Cordialità
          Francesco

          1. Salvatore Nicolosi

            Sul primo punto ha capito correttamente ma proprio per la rarità di queste situazioni, per lo meno nella mia realtà locale, sono state da me segnalate solo come possibilità; nella preparazione seria di una domanda di invalidità civile non si può sperare su queste possibilità perchè troppo aleatorie.

            Circa il secondo punto, ha nuovamente capito correttamente, ma anche la sinusite e la sua incidenza funzionale deve essere certificata; per dirla tutta inoltre, alcune sinusiti ipertrofiche possono essere conseguenza di ripetuti e frequenti episodi di rinite allergica, soprattutto se ciò data da parecchi anni; non posso naturalmente giudicare sul suo caso specifico essendo questo di competenza dello specialista ORL, ma può essere una traccia per lei utile.

            Saluti.
            Dott. S. Nicolosi

            1. Caro Dott. Nicolosi,
              mi scusi, ma, mi è sorto un dubbio,
              nella tabella d\’invalidità dell\’ipoacusia si legge che viene tolto il 9% non 9 punti,
              per cui, se dall\’esame audiometrico io ho il 50% non scendo al 41% ma viene calcolato il 9% su 50 e dunque andrei a 45,5% ?

              Dico bene ?

              1. Salvatore Nicolosi

                NO.
                Nella seconda parte del DM 05/02/1990, la sezione “Indicazioni per la valutazione dei deficit funzionali“, si legge:

                ” … la riduzione dell’invalidità nei casi di ipoacusia protesizzabile è stata fissata nella nostra tabella in 9 punti e riguarda tutte le ipoacusie pari o inferiori a 275 dB sull’orecchio migliore; …”.

                Saluti

      2. Salve,
        alcuni anni fa la commissione medica per il seguente certificato (sono stato operato di ernia discale oltre 15 anni fa) non mi ha riconosciuto e non mi ha attribuito nessun punteggio d’invalidità:

        ” Il paziente presenta lombalgia recidivante, limitazione funzionale del tronco di grado moderato e dolore dorso lombo sacrale accompagnato da parestesie e facile affaticamento. Ipostenia degli arti inferiori. Presente inoltre riduzione dello spazio L5 – S1 con segni di spondilosi, indice di peggioramento patologico.”

        A causa di un peggioramento delle mie condizioni, un secondo specialista (ospedale pubblico) due settimane fa, mi ha fatto un altro certificato dove vi è scritto che la limitazione funzionale del tronco è di grado “grave” (nel precedente era “moderato”).

        Vorrei chiedere: il “grave” al posto del “moderato” secondo voi può essere sufficiente a farmi ottenere qualche punteggio ?
        Oppure anche col “grave”, il punteggio che potrei ottenere per i miei problemi di schiena sarebbe abbastanza basso o addirittura nullo?

        Sono affetto da altra patologia che mi da un punteggio fisso del 25%,
        quindi se magari mi venisse riconosciuta una percentuale d’invalidità anche per la schiena, potrei avere la possibilità di ottenere il 46% idoneo a rientrare nelle categorie protette.

        La domanda però è: secondo voi le mie sofferenze del rachide così come certificate dall’ortopedico dell’ospedale pubblico potrebbero essere sufficienti a farmi ottenere quello che cerco o è inutile che perda tempo o che ci speri?

        Spero in una cortese risposta e in attesa ringrazio anticipatamente.

        ps: leggo nelle tabelle d’invalidità che a parte gravissime patologie del rachide, l’unica che da un punteggio oltre i 30 punti (dal 31 al 40) è l’anchilosi del rachide lombare, che però io non credo di avere, questo significa che nonostante i miei problemi di schiena, non potrò ottenere nulla ?

        1. Salvatore Nicolosi

          Buonasera.
          Con il prescritto meccanismo di somma a scalare in caso di menomazioni multiple, il minimo indispensabile per arrivare al 46%, partendo dal 25% fisso per altra patologia, è il 30%.
          Quindi la commissione dovrebbe valutare la sua patologia vertebrale almeno il 30%, cosa non facile viste le indicazioni della tabella.

          Ciò detto, in realtà non sempre la Commissione giudicatrice è così attenta alla matematica e talune valutazioni vengono effettuate in modo approssimativo tenendo conto del complessivo pregiudizio sulle capacità lavorative.
          Non posso il realtà fare una valutazione precisa di una certificazione che conosco così sommariamente e di un soggetto che materialmente non conosco affatto. Le valutazioni a distanza, quando non si tratta di patologie per il quale è prevista una percentuale fissa, sono veramente difficili, in verità impossibili.

          Se posso fare ad esempio una valutazione critica del certificato precedente devo dire che anch’io, che mi vanto di avere un metro più “largo” di quello di talune commissioni, non avrei indicato una percentuale elevata nel caso precedente.
          Il certificato parla di “lombalgia recidivante” una diagnosi clinicamente ineccepibile ma assolutamente insoddisfacente da un punto di vista medico-legale; vengono descritti solo i sintomi, ma non si dice nulla che li possa giustificare, soprattutto in quanto a gravità ed incidenza funzionale; i “segni di spondilosi”, rilevabili radiologicamente, sono tipici di tutti i soggetti dopo una certa età e comunque sono “segni”, quindi nulla di particolarmente importante; della “riduzione dello spazio L5-S1” non viene indicata ne la gravità, ne l’eventuale sofferenza che la degenerazione del disco provoca alle radici nervose che fuoriescono a quel livello. Alla fine un semplice certificato specialistico che descrive una infermità non è sufficiente: occorre anche dimostrare perchè si ha quella sintomatologia e la congruità tra la sintomatologia denunciata e la patologia da cui si è affetti.

          In conclusione non posso dare una risposta sufficientemente precisa circa l’opportunità di presentare una domanda di aggravamento ma spero di averle fatto capire dove si può arrivare.

          Saluti e a disposizione per eventuali precisazioni.

          Dott. Salvatore Nicolosi

          1. Grazie mille per la gentile risposta, egr. dr. Nicolosi,
            chiedo però venia, vorrei ulteriormente chiederle:
            anche se nel certificato che ho adesso c’è scritto che la limitazione funzionale del tronco è di grado “grave”, presentando la domanda probabilmente non otterrei proprio nessun punteggio?
            O crede che un 20% lo potrei anche avere?

            Grazie ancora

            1. Salvatore Nicolosi

              Il probabilmente lo lascerei perdere. Ottenere il 30% per la sua patologia vertebrale non è impossibile ma non è certo.
              Se documenterà “bene” perchè c’è questa grave limitazione funzionale dei movimenti del tronco allora la commissione valuterà adeguatamente.
              Ripeto che serve il 30% e non il 20% perchè si tratta di un meccanismo di somma “a scalare”; ad esempio, 30% + 30% non fa 60% ma 51%.
              Saluti.
              Dott. S. Nicolosi (sempre ulteriormente a disposizione)

              1. Sa cos’è gent. dr. Nicolosi, è che avevo un potenziale “asso” nella manica (che ho scoperto solo due giorni fa consultando tutte le tabelle per tutte le patologie, e che ho dimenticato di scriverlo nel mio secondo intervento) e stupidamente me lo stavo lasciando scappare.
                Io oltre il 25% fisso della prima patologia ho anche una sinusite cronica certificata con rx e non avevo mai pensato (ne nessuno me l’aveva mai detto) che può essere considerata per l’invalidità civile.
                Alla luce di tutto questo, se non dico una stupidagine, credo che a questo punto forse (se mi viene calcolata anche la sinusite) un 20 punti per la mia patolgogia vertebrale potrebbero bastare ma, visionando la tabella dei puteggi d’invalidità noto che ho viene riconosciuto il cod. 7010 (dal 31 al 40%) o nulla, dunque la mia preoccupazione è che potrei avere nulla (quello che sto cercando di dire è che trovo ingiusto che non ci sia una via di mezzo che permetta almeno di ottenere 20).

                Ad ogni modo, riguardo il “se documenterà bene”, vuol dire che mi converrebbe fare una tac e poi presenterla alla commissione?

                Grazie ancora davvero.

                1. Salvatore Nicolosi

                  Le percentuali “dal .. al ..” si riferiscono alla malattia indicata ma la tabella ha un numero di patologie troppo piccolo per coprire tutte le possibilità e pertanto si ricorre al criterio “analogico” e ciò e previsto e viene correntemente attuato; si cerca di individuare una patologia attinente a quella in diagnosi e si tengono come riferimento quelle percentuali, anche riducendole adeguatamente. Quindi, se viene riconosciuta una patologia con codice 7010, utilizzando il criterio analogico, nulla vieta che si possa assegnare il 15% o il 20% o 25% e via discorrendo.

                  Per ciò che riguarda la dimostrazione della patologia vertebrale, non posso dirle a distanza quale indagine è più opportuna e/o utile per documentare la causa della disfunzione; dovrà opportunamente chiedere consiglio al suo ortopedico o al medico curante.

                  Dott. S. Nicolosi

        2. Salve,
          spero di essere sul sito giusto per poter chiedere alcune informazioni.
          mia mamma ha già un’invalidità al 60%, in quanto è stata operata 10 anni fa ad un’ernia cervicale ed in più dopo un anno le hanno ricostruito un tendine sottoscapolare e nel 2010 ha subito un’angioplastica al cuore in quanto aveva entrambe le coronarie ostruite e è cardiopatica(angina pectoris instabile).
          Ad oggi sono sorti altri problemi, ipotiroidismo in quanto la tiroide si è seccata; 3 ernie discali, scoliosi, ginocchia con gonalgia, nel 2012 si è rotta un piede, che non si è sistemato perché ha molta artrosi.
          Mia mamma continua comunque a lavorare, pur facendo un lavoro molto pesante ed essendo sempre al freddo.
          Io vorrei sapere se secondo lei, il 60% è la percentuale adeguata???
          Si potrebbe procedere per l’aggravamento??

          1. Salvatore Nicolosi

            Buonasera.
            Potrebbe essere il sito giusto, ma non è semplice dare una valutazione a distanza, in quanto occorre sempre valutare sia il paziente, visitandolo, sia la documentazione in suo possesso.
            A titolo di esempio, una cardiopatia ischemica trattata con angioplastica potrebbe essere valutata dal 30% al 100%, in rapporto alla eventuale presenza di ischemia residua inducibile dallo sforzo o di una riduzione della capacità di pompa del cuore.
            Anche per la spalla è lo stesso: un intervento chirurgico può avere migliorato o addirittura risolto il problema, e quindi la percentuale riconoscibile sarebbe zero percento, ma potrebbe invece essere andata non bene e quindi la spalla essere addirittura bloccata. No diverso è il discorso per le ernie cervicali e per l’artrosi la cui gravità è variabile e quindi variabile è la percentuale riconoscibile.

            In sostanza in nessun sito serio (o che spera di esserlo) potrà trovare una risposta certa alla sua domanda. Un medico legale in carne ed ossa (o esperto in medicina legale) è l’unico che può dare un parere affidabile.

            Saluti.
            Dott. Salvatore Nicolosi

        3. Buonasera.Mi chiamo Elena Giulia. Sono affetta da sclerosi multipla dall’anno 2009. Mi avevano dato 67% di invalidità e collocamento mirato (tutto sommato stavo abbastanza bene… ) . A distanza di 4 anni la situazione è molto peggiorata, tanto che deambulo con l’ausilio del bastone. Ho scoperto di avere stenosi ad entrambe le giugulari e due ernie discali. La commissione è passata dal 67% al 70% di invalidità Riduzione delle capacità lavorative dal 34% al 73%, art 2 e 13 della L. 118/71 e art9 DL 509/88. L.104 comma 1 art.3. Dalle poche informazioni che ho, credo che i benefici di queste leggi siano davvero pochi per il mio caso. Alzare la percentuale solo del 3% l’ho trovato una presa in giro. Non posso nemmeno guidare. Perchè non hanno considerato e sommato le stenosi e le ernie? Mi consiglia di fare ricorso?

          1. Salvatore Nicolosi

            Buongiorno.
            In effetti non c’è alcuna differenza pratica tra 67% e 70% in invalidità civile. Inoltre i benefici ottenibili con il comma 1, art. 3 della legge 104/92 sono minimi.
            Un ricorso giudiziario è certamente possibile, ma non sono in grado di consigliare correttamente a distanza; il paziente deve sempre essere visitato e la documentazione consultata attentamente.
            In ogni caso un ricorso giudiziario deve opportunamente essere inoltrato con l’assistenza di un medico esperto o specialista in medicina legale; i grossi patronati (in questo momento mi vengono in mente INCA, EPASA, ANMIL, ITAL, INAS, ANMIC, ma non sono gli unici) in genere mettono a disposizione un proprio consulente che darà un parere gratuitamente e poi potrà seguire il caso a tariffe molto calmierate.
            Saluti

        4. Salve,ho una invalidità civile dell’85%. Sono iscritto alle liste L.68 perchè da 2 mesi l’azienda per cui ho lavorato per 11 anni mi ha licenziato per superamento del periodo di comporto.
          Ho una residua capacità lavorativa del 10%.
          Ho 16 anni e 2 mesi di contribuzione versata.
          Ovviamente usufruisco della legge 104.
          Adesso per un anno percepirò la mini aspi essendo stato licenziato.
          Sto prendendo attualmente anche l’assegno Inps.
          Per farla breve,a cosa posso pensare di fare domanda?
          Solo alla semplice pensione di invalidità civile? La stessa è compatibile con l’erogazione dell’assegno Inps? O dovrò rinunciarvi?
          E vero che essendo la mini aspi un’erogazione Inps(non l’ho ancora iniziata a percepire) non è cumulabile con l’assegno che prendo tutt’ora e sono costretto a scegliere?
          Ovviamente ho scelto per la disoccupazione essendo l’importo pari al 75% degli ultimi stipendi.
          Grazie per le cortesi risposte.

          1. Salvatore Nicolosi

            Buonasera.
            In effetti l’unico ulteriore beneficio a cui si può pensare è l’invalidità civile, tenendo però presente che esistono dei limiti di reddito relativi all’anno precedente, per cui potrebbe non essere sufficiente l’85% (vedi QUI per i requisiti reddituali per percepire l’assegno di invalidità civile). In questo caso si può valutare se con il 100%, ottenibile con opportuna domanda di aggravamento e se naturalmente ne esistono i presupposti, i limiti di reddito sarebbero rispettati.
            L’invalidità civile è compatibile con l’assegno INPS, ma anche in questo caso c’è il problema dei limiti reddituali.

            E’ vero che occorre scegliere tra ASPI ed assegno di invalidità.

            Saluti

        5. mio padre di quasi 50 anni ha eseguito un eco 2d – doppler, dal cui esito si evince quanto segue \”lieve prolasso del lembo anteriore della mitrale con minima insufficienza valvolare\”. Ha sostenuto anche la prova da sforzo con qualche difficoltà. Il cardiologo gli ha esposto la possibilità di un aggravamento e di un possibile intervento. Ci sarebbero i presupposti per l\’avvio di una domanda di invalidità? quale potrebbe essere la percentuale riconoscibile per questa patologia? GRAZIE

          1. Salvatore Nicolosi

            Buonasera.
            I termini “lieve” e “minima” sono indicativi di patologia a scarso impegno funzionale.
            Sulla prova da sforzo dovrebbe precisare meglio in quanto si dovrebbe capire se non è riuscito per esaurimento muscolare o per comparsa di segni ECG di patologia ischemica o altro.
            Ma tutto sommato, la descritta infermità verrebbe classificata in I o, al massimo, in II classe funzionale NYHA.
            Se osserva la tabella di riferimento, potrà notare che la percentuale ottenibile per una patologa cardiaca in I classe funzionale NYHA è il 21-30%, per una patologia cardiaca in II classe NYHA è il 41-50%.
            Per ottenere il beneficio economico occorre almeno il 74%.
            Sull’opportunità di presentare un’istanza può benissimo giudicare lei.

            Un’altra cosa da precisare è che la possibilità di un successivo aggravamento non influenza la percentuale assegnabile; le infermità devono essere presenti, non futuribili o possibili.

            Saluti.

            Dott. Salvatore Nicolosi

        6. Mio padre ha 69 anni ed ha presentato domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile all’Inps. Il quadro generale, come da certificazione medica e visite specialistiche, è così composto: nefrectomia sx(intervento eseguito nel 1991) ed esiti di pielocalicotomia dx per litiasi; cardiopatia ipertensiva con insufficienza aortica lieve-moderata; lieve insufficienza mitro-tricuspidale; bpco; gotta cronica; artrosi mutidistretuale, rachide in toto ginocchio dx e sx, mano dx e sx.
          Chiedo di sapere quale percentuale d’invalidità potrebbe essere riconosciuta dalla Commissione medica Inps e se li potrebbe spettare eventualmente l’indennità di accompagnamento.

          1. Buongiorno.
            Lei ha postato una domanda quasi identica su due pagine diverse; rispondo solo in questa, nell’altra mettero il link a questa pagina.

            Innanzi tutto, avendo superato al momento della domanda il 65mo anno di età, indipendentemente dalla percentuale riconoscibile o riconosciuta, non ha diritto a corresposione di un assegno, ma solo a benefici di tipo sanitario, ad esempio esenzione dal tiket e fornitura gratuita di ortesi.

            Inoltre, avendo superato l’età lavorativa, teoricamente le tabelle del DM 05/02/1992 non sono applicabili; la valutazione quindi si riferisce alla riduzione della capacità di compiere le ordinarie attività, lieve, media o grave.

            La Commissione quindi fa una valutazione globale, che tiene conto non solo della diagnosi, ma anche del deficit funzionale. L’infermità denominata “artrosi pluridistrettuale” ad esempio è valutabile dal 10% al 100%, dipende dalla gravità dei processi artrosici, dall’incidenza sulla deambulazione di una gonartrosi, etc. Una BPCO viene valutata anch’essa diversamente in rapporto al deficit ventilatorio e/o se richiede ossigenoterapia.

            In sostanza a questo tipo di quesiti si può rispondere solo visitando direttamente il paziente.

            Per ciò che riguarda l’indennità di accompagnamento i criteri sono stringenti e prescindono dal numero di infermità: non in grado di deambulare senza l’aiuto PERMANENTE di in accompgnatore, oppure non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (direi meglio gli atti fondamentali della vita).
            Saluti
            S.N.

        7. salve,sono un ragazzo di 22 anni sono stato operato all’ernia del disco.Ho subito 3 interventi co-ablazione l5-S1,inserimento di disco gel nel disco vertebrale e discectomia endoscopica oltre a questo ho anche la rettilineizzazione della colonna e attualmente ho ancora l’ernia mediana.Ho fatto una visita da un’ortopedico e mi ha detto che ho un’instabilita’ discale L5-S1.IL medico del lavoro della ditta per cui lavoro(faccio l’idraulico) mi ha detto che mi danno l’invalidita’ dal 50% in su.E vero oppure e’ una cavolata?aspetto una risposta il prima possibile grazie

          1. Buonasera, più probabilmente dal 46% in su, ma non credo “molto” più su; ma l’utilità di presentare una domanda di invalidità civile dipende dagli obiettivi, e questo spero ti sia chiaro leggendo questa pagina; se vuoi presentare la domanda, in sede di visita produci tutta la documentazione, possibilmente recente, meglio se di struttura pubblica; se c’è una sintomatologia a tipo sciatalgia, utile effettuare Elettromiografia (EMG) agli arti inferiori.
            Saluti

          1. Il quesito, che avevi posto prima nella sezione INAIL, era in una sezione errata, ed era era sostanzialmente identico, quindi la risposta non poteva essere diversa da quall’altra.
            Posso solo aggiungere che non esiste un ricorso amministrativo, ma solo un ricorso giudiziario.
            Con la nuova normativa, che è entrata in vigore il 1° gennaio, l’iter è molto più rapido, per lo meno teoricamente perchè ancora nessun giudizio ha avuto il tempo di andare a conclusione; dovrebbero bastare 4, al massimo 5 mesi. Ma per questo devi comunque consultare un avvocato e un medico legale che potrà valutare la fattibilità; un patronato sertio e ben organizzato potrà darti una consulenza in questo senso.
            L’altra possibilità è fare domanda di aggravamento, ma occorre dimostrare che la patologia ha subito un peggioramento rispetto alla domanda precedente.
            Ancora saluti.
            Nikol

        8. (speriamo sia questa la sezione giusta) Ho bisogno di capire perche’ dopo una visita d’invalidita’ fatta ad agosto dell’anno scorso (2011) e con successivo esito della commissione,con un’epatite B cronica attiva mi hanno dato il 35% d’invalidita’(A4),premettendo che l’ho contratta a 10 anni ed ora ne ho 41,ed i valori delle transaminasi sono sempre il doppio a volte il triplo.
          Ma nelle tabelle l’epatite cronica attiva non da’ diritto ad un 51%?C’e’ possibilita’ di fare ricorso?
          A me interesserebbe solo entrare nelle categorie protette avendo cosi una possibilita’ in piu’ per trovare lavoro vista la mia situazione di disoccupazione.
          Grazie per una Vostra risposta

          1. Rispondo anche in questa sezione, ad uso di eventuali altri che dovessere avere dubbi simili (la domanda è stata posta in due diverse sezioni … poco male).
            Buonasera.
            Non è semplice.
            Nella tabella, per alcune patologie, sono indicate varie classi di gravità, con percentuale via via crescente secondo la gravità.
            Per altre patologie, nonostante possano essere di diversa gravità, è indicata una percentuale fissa e l’epatite cronica attiva è fra queste.
            Indubbiamente però la gravità non è uguale nei vari soggetti, potendosi avere pazienti con elevati livelli di attività, quindi transaminasi elevate, viremia elevata, ecc., e pazienti con forme lievi, quasi silenti.
            Quindi è invalso l’uso di operare una sorta di gradualità nella valutazione di questo tipo di patologie, tanto che è possibile, in forme più gravi, ottenere percentuali maggiori del 51%.
            Il 51% rappresenta una valutazione per forme di tipo moderato, potremmo dire di media gravità.
            La Commissione, tenendo conto della documentazione prodotta quindi valuta in maniera solo “apparentemente” slegata dalla percentuale indicata in tabella, eventualmente nei casi lievi indicando percentuali inferiori.
            Nel suo caso specifico, per dare una risposta più precisa, si dovrebbe valutare la documentazione prodotta in sede di visita presso la Commissione, quindi indici di citolisi (le transaminasi), eventuale esame ecografico, la viremia, biopsia epatica se effettuata, certificazioni specialistiche, ricoveri, etc.
            Questo può essere fatto solo da un medico in carne ed ossa, esperto in medicina legale, che valuti la documentazione.
            Saluti.
            Nikol

          2. Ciao, mi trovo nella tua stessa identica situazione. 35% di invalidità civile per HBV Cronica attiva, dopo che ben 2 commissioni (ASL e INPS) mi avevano dato il 46%, l’ultima commissione definitiva senza nemmeno vedermi, mi ha abbassato la percentuale. Su quale basi non si sa. Io ho 32 anni, ho tale patologia dalla nascita e, a causa di incompetenze mediche, mi è stata scoperta solo a 22 anni. Dopo diverse terapie con interferone (che hanno funzionato solo quando mi iniettavo il farmaco) transaminasi e viremia hanno ripreso ad innalzarsi. Da diversi anni seguo una terapia antivirale con Baraclude. Ho consegnato tutto: documentazioni di referti di anni e anni di transaminasi alle stelle, biopsia epatica con 8 di grading, viremia alta da sempre, marcatori epatici ovviamente positivi, e loro cosa hanno preso in considerazione? Solo le ultime analisi in cui le transaminasi sono nella norma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE grazie al farmaco che prendo. Se non lo prendessi la malattia sarebbe ben visibile. Non capiscono che CRONICITA’ vuol dire essere affetti da una determinata patalogia vitanaturaldurante. Cosa pretendono per darci ciò che ci spetta, che smettiamo di curarci????? Non capiscono che le cure per tenere a bada la malattia sono comunque pesanti e che portano numerosi effetti collaterali che sono inconciliabili con un’attività lavorativa che non ci assicuri un’adeguata tutela. Siamo nelle mani di nessuno. A questo punto non tabellatela con il 51% perché così un soggetto evita proprio di perder tempo a compilare domande per invalidità che non danno il risultato che ci si aspettava, oppure specificate, nelle tabelle, che il 51% lo date solo a chi è completamente itterico perché la malattia è in stato avanzato. In questi giorni parlerò con qualche legale per farmi consigliare sul da farsi. Il tuo intervento è un poco vecchio, non so se mai leggerai la mia risposta. Nel caso in cui tu lo facessi, mi piacerebbe se entrassimo in contatto per parlarne meglio. Ciao caro amico!

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