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Avviso che è inutile cercare nella tabella del DM 5/02/1992 una percentuale di invalidità riferibile ad una specifica “malattia rara”; il legislatore ha previsto solo un certo numero di menomazioni più comuni; per le altre si usa un criterio analogico oppure si valutano i deficit funzionali conseguenti alla patologia da valutare. Ulteriori notizie su questo argomento alla fine di QUESTA PAGINA.

Decreto Ministeriale – Ministero della Sanità – 5 febbraio 1992

Prima parte: Modalità d’uso della nuova tabella d’invalidità –> vedi

(Nota del curatore del sito – Dott. Salvatore Nicolosi –> in questa sezione è da segnalare la metodica del calcolo della percentuale di invalidità in caso di più menomazioni: la somma delle percentuali non va fatta con il normale sistema matematico, ma con il cosiddetto “metodo a scalare”; in questo modo, se  sono riconosciute 2 menomazioni valutabili rispettivamente il 50% ed il 40%, la somma non sarà 90% ma 70%: 50 + il 40% di ciò che resta =>[50 + (50:100 x 40)]= 70. Per una terza o quarta menomazione si procede allo stesso modo, quindi aggiungendo la percentuale della differenza tra 100 e la percentuale già ottenuta precedentemente.)

Indicazioni per le valutazioni funzionali –> vedi

B) tabella delle percentuali di invalidità ordinata per apparati

 

cod.

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

min.

max.

fisso

6001 ANGINA PECTORIS STABILE 0 0 60
6002 ARITMIE GRAVI PACE-MAKER NON APPLICABILE 0 0 100
6409 CARDIOPATIA VALVOLARE AORTICA CON APPLICAZIONE DI PROTESI 0 0 25
6410 CARDIOPATIA VALVOLARE NON AORTICA CON APPLICAZIONE DI PROTESI 0 0 35
6414 STENOSI CONGENITA DELLA POLMONARE GRAVE (III CLASSE NYHA) 71 80 0
6415 STENOSI O COARTAZIONE AORTICA CONGENITA MODERATA (II CLASSE NYHA) 0 0 50
6416 STENOSI O COARTAZIONE AORTICA CONGENITA SERRATA (III CLASSE NYHA) 0 0 75
6441 MIOCARDIOPATIE O VALVULOPATIE CON INSUFFICIENZA CARDIACA LIEVE (I CLASSE NYHA) 21 30 0
6442 MIOCARDIOPATIE O VALVULOPATIE CON INSUFFICIENZA CARDIACA MODERATA (II CLASSE NYHA) 41 50 0
6443 MIOCARDIOPATIE O VALVULOPATIE CON INSUFFICIENZA CARDIACA GRAVE (III CLASSE NYHA) 71 80 0
6444 MIOCARDIOPATIE O VALVULOPATIE CON INSUFFICIENZA CARDIACA GRAVISSIMA (IV CLASSE NYHA) 0 0 100
6445 CORONAROPATIA LIEVE (I CLASSE NYHA) 11 20 0
6446 CORONAROPATIA MODERATA (II CLASSE NYHA) 41 50 0
6447 CORONAROPATIA GRAVE (III CLASSE NYHA) 71 80 0
6448 CORONAROPATIA GRAVISSIMA (IV CLASSE NYHA) 0 0 100
6453 STENOSI CONGENITA DELLA POLMONARE MODERATA (II CLASSE NYHA) 31 40 0
9201 CARDIOPATIE CON APPLICAZIONE DI PACE-MAKER A FREQUENZA FISSA 31 40 0
9202 CARDIOPATIE CON APPLICAZIONE DI PACE-MAKER A FREQUENZA VARIABILE SECONDO ESIGENZE FISIOLOGICHE 21 30 0
9328 TRAPIANTO CARDIACO IN ASSENZA DI COMPLICANZE 71 80 0

.

 

cod.

APPARATO RESPIRATORIO

min.

max.

fisso

6003 ASMA ALLERGICO ESTRINSECO 21 30 0
6004 ASMA INTRINSECO 0 0 35
6005 ENFISEMA LOBARE CONGENITO 0 0 11
6009 RINITE CRONICA ATROFICA 1 10 0
6010 RINITE CRONICA IPERTROFICA CON STENOSI BILATERALE 11 20 0
6011 RINITE CRONICA VASOMOTORIA O ALLERGICA 1 10 0
6012 SINUSITE CRONICA CON REPERTO RX SIGNIFICATIVAMENTE POSITIVO 0 0 15
6013 TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA LIEVE 11 20 0
6014 TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA MODERATA 41 50 0
6015 TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GRAVE 81 90 0
6016 TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA E DISPNEA A RIPOSO 0 0 100
6403 BILOBECTOMIA 0 0 61
6404 BRONCHIECTASIA ACQUISITA 0 0 35
6405 BRONCHIECTASIA CONGENITA 21 30 0
6406 BRONCHIECTASIA CONGENITA ASSOCIATA A MUCOVISCIDOSI 0 0 80
6407 BRONCHITE ASMATICA CRONICA 0 0 45
6413 CISTI BRONCOGENE O POLMONARI CONGENITE 31 40 0
6431 FIBROSI POLMONARE INTERSTIZIALE DIFFUSA IDIOPATICA 0 0 95
6449 IPOPLASIA O APLASIA POLMONARE CONGENITA MONOLATERALE 41 50 0
6455 MALATTIA POLMONARE OSTRUTTIVA CRONICA-PREVALENTE BRONCHITE 0 0 75
6456 MALATTIA POLMONARE OSTRUTTIVA CRONICA-PREVALENTE ENFISEMA 0 0 65
6468 PNEUMONECTOMIA 0 0 45
6469 PNEUMONECTOMIA CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA MEDIA 0 0 80
6470 PNEUMONECTOMIA CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GRAVE 0 0 100
9329 SARCOIDOSI IN TRATTAMENTO 0 0 41

.

 

cod.

APPARATO DIGERENTE

min.

max.

fisso

6101 EMORROIDI 0 0 10
6408 CALCOLOSI BILIARE SENZA COMPROMISSIONE DELLO STATO GENERALE 0 0 21
6411 CIRROSI EPATICA CON DISTURBI DELLA PERSONALITÀ (ENCEFALOPATIA EPATICA INTERMITTENTE) 0 0 95
6412 CIRROSI EPATICA CON IPERTENSIONE PORTALE 71 80 0
6417 COLECISTO-DIGIUNOSTOMIA ESITI 0 0 9
6418 COLITE ULCEROSA (III CLASSE) 41 50 0
6419 COLITE ULCEROSA (IV CLASSE) 61 70 0
6420 DIVERTICOLOSI DEL COLON (II CLASSE) 21 30 0
6421 DIVERTICOLOSI DEL COLON (III CLASSE) 41 50 0
6424 EPATITE CRONICA ATTIVA 0 0 51
6425 EPATITE CRONICA ATTIVA AUTOIMMUNE 0 0 70
6426 EPATITE CRONICA ATTIVA NELL’INFANZIA 71 80 0
6427 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ERNIA DIAFRAMMATICA CONGENITA 1 10 0
6428 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ATRESIA ESOFAGEA (II CLASSE) 21 30 0
6429 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ATRESIA ESOFAGEA (III CLASSE) 41 50 0
6432 FISTOLA ANO-RETTALE 0 0 10
6433 FISTOLA GASTRO-DIGIUNO COLICA (II CLASSE) 21 30 0
6434 FISTOLA GASTRO-DIGIUNO COLICA (III CLASSE) 41 50 0
6435 FISTOLA GASTRO-DIGIUNO COLICA (IV CLASSE) 61 70 0
6436 GASTROENTEROSTOMIA – NEOSTOMA FUNZIONANTE (II CLASSE) 21 30 0
6437 GASTROENTEROSTOMIA – NEOSTOMA FUNZIONANTE (III CLASSE) 0 0 41
6452 LOBECTOMIA EPATICA DESTRA 0 0 35
6454 ULCERA GASTRICA O DUODENALE (II CLASSE) 0 0 10
6455 ULCERA GASTRICA O DUODENALE (III CLASSE) 21 30 0
6458 MORBO DI CROHN (I CLASSE) 0 0 15
6459 MORBO DI CROHN (II CLASSE) 21 30 0
6460 MORBO DI CROHN (III CLASSE) 41 50 0
6461 MORBO DI CROHN (IV CLASSE) 61 70 0
6464 PANCREATITE CRONICA (I CLASSE) 0 0 10
6465 PANCREATITE CRONICA (II CLASSE) 21 30 0
6466 PANCREATITE CRONICA (III CLASSE) 41 50 0
6467 PANCREATITE CRONICA (IV CLASSE) 61 70 0
6471 PROCIDENZA DEL RETTO 0 0 8
6472 PROLASSO DEL RETTO 0 0 5
6484 SINDROME POSTPRANDIALE DA GASTRECTOMIA (I CLASSE) 0 0 10
6485 SINDROME POSTPRANDIALE DA GASTRECTOMIA (II CLASSE) 11 20 0
8201 ANO ILIACO SN. 0 0 41
8203 MEGACOLON – COLOSTOMIA (II CLASSE) 21 30 0
8204 MEGACOLON – COLOSTOMIA (III CLASSE) 41 50 0
8205 ESOFAGOSTOMIA CERVICALE E GASTROSTOMIA 0 0 80
9334 SINDROME DA MALASSORBIMENTO ENTEROGENO CON COMPROMESSO STATO GENERALE 41 50 0

.

 

cod.

APPARATO URINARIO

min.

max.

fisso

6201 STENOSI URETRALE (2 DILATAZIONI MENSILI) 0 0 25
6202 CISTECTOMIA CON DERIVAZIONE NEL SIGMA 41 50 0
6203 CISTITE CRONICA 11 20 0
6204 PROSTATITE CRONICA O IPERTROFIA PROSTATICA 11 20 0
6205 RITENZIONE URINARIA CRONICA CON CATETERE A PERMANENZA 0 0 46
6206 RITENZIONE URINARIA CRONICA CON CATETERISMO SALTUARIO 0 0 25
6207 RITENZIONE URINARIA CRONICA (PLURISETTIMANALE) 0 0 35
6208 MEGAVESCICA 0 0 30
6401 AGENESIA DI UN RENE NON COMPLICATA 0 0 21
6402 ANOMALIE NON COMPLICATE DELLA PELVI RENALE 0 0 21
6422 DUPLICITÀ OD ECTOPIA URETERALE BILATERALE 0 0 41
6423 DUPLICITÀ OD ECTOPIA URETERALE MONOLATERALE 0 0 15
6438 GLOMERULONEFRITE DA IMMUNOCOMPLESSI CON INSUFFICIENZA RENALE LIEVE 61 70 0
6439 GLOMERULONEFRITE EREDITARIA 0 0 100
6440 IDRONEFROSI BILATERALE 41 50 0
6450 IPOPLASIA RENALE BILATERALE 0 0 75
6451 IPOPLASIA SEGMENTARIA RENALE SENZA DISTURBI FUNZIONALI 0 0 15
6462 NEFRECTOMIA CON RENE SUPERSTITE INTEGRO 0 0 25
6463 NEFROLITIASI CON NECESSITÀ DI DIETA RIGIDA E DI ALMENO 2 CONTROLLI E/O TRATTAMENTI ANNUALI 21 30 0
6473 PTOSI RENALE BILATERALE NON COMPLICATA 0 0 15
6474 RENE A FERRO DI CAVALLO CON CALCOLOSI 0 0 45
6475 RENE A FERRO DI CAVALLO CON IDRONEFROSI 0 0 55
6476 RENE A FERRO DI CAVALLO NON COMPLICATO 11 20 0
6477 RENE ECTOPICO PELVICO 0 0 11
6478 TUMORE DI WILMS 0 0 95
6479 RENE MULTICISTICO UNILATERALE NON COMPLICATO 0 0 21
6480 RENE POLICISTICO BILATERALE 0 0 70
6481 SINDROME NEFROSICA CON INSUFFICIENZA RENALE GRAVE 81 90 0
6482 SINDROME NEFROSICA CON INSUFFICIENZA RENALE LIEVE 31 40 0
6483 PIELONEFRITE CRONICA 0 0 30
8202 CISTOSTOMIA CON CATETERE A PERMANENZA 61 70 0
8206 ESTROFIA DELLA VESCICA URINARIA 0 0 80
8207 FISTOLA URETRALE 0 0 15
8208 CISTECTOMIA CON DERIVAZIONE ESTERNA O CON NEOVESCICA E SCARSO CONTROLLO SFINTERICO 51 60 0
9203 ESITI DI NEFROPATIA IN TRATTAMENTO DIALITICO PERMANENTE 91 100 0
9330 TRAPIANTO RENALE 0 0 60

.

 

cod.

APPARATO ENDOCRINO

min.

max.

fisso

1004 IPOTIRODISMO GRAVE CON RITARDO MENTALE 0 0 100
7102 ACROMEGALIA SENZA RILEVANTI LIMITAZIONI FUNZIONALI 0 0 11
7104 NANISMO IPOFISARIO 0 0 50
7105 OBESITÀ – (INDICE DI MASSA CORPOREA COMPRESO TRA 35 E 40) CON COMPLICANZE ARTROSICHE 31 40 0
9305 ARTROPATIA GOTTOSA CON GRAVE IMPEGNO RENALE 91 100 0
9308 DIABETE INSIPIDO RENALE 0 0 46
9309 DIABETE MELLITO TIPO 1° O 2° CON COMPLICANZE MICRO MACROANGIOPATICHE CON MANIFESTAZIONI CLINICHE DI MEDIO GRADO (CLASSE III) 41 50 0
9310 DIABETE MELLITO INSULINO DIPENDENTE CON MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO E IPERLIPIDEMIA O CON CRISI IPOGLICEMICHE FREQUENTI NONOSTANTE TERAPIA (CLASSE III) 51 60 0
9311 DIABETE MELLITO COMPLICATO DA GRAVE NEFROPATIA E/O RETINOPATIA PROLIFERANTE, MACULOPATIA, EMORRAGIE VITREALI E/O ARTERIOPATIA OSTRUTTIVA (CLASSE IV) 91 100 0
9313 IPERCORTISOLISMO CON MANIFESTAZIONI CLINICHE CONCLAMATE 61 70 0
9314 IPERPARATIROIDISMO PRIMARIO 0 0 50
9315 IPOPARATIROIDISMO NON SUSCETTIBILE DI UTILE TRATTAMENTO 91 100 0
9316 IPOSURRENALISMO GRAVE 91 100 0

.

cod.

APPARATO LOCOMOTORE – ARTO INFERIORE

min.

max.

fisso

7202 ANCHILOSI DI ANCA IN BUONA POSIZIONE 0 0 41
7203 ANCHILOSI DI GINOCCHIO IN FLESSIONE SUPERIORE A 40° 0 0 75
7204 ANCHILOSI DI GINOCCHIO IN FLESSIONE TRA 35° E 40° 0 0 55
7205 ANCHILOSI DI GINOCCHIO RETTILINEA 21 30 0
7210 ANCHILOSI DI TIBIOTARSICA O SOTTOASTRAGALICA POSIZIONE SFAVOREVOLE 0 0 30
7211 ANCHILOSI METATARSICA 0 0 12
7214 ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI PIEDE SUPERIORE AL 70% 0 0 14
7217 RIGIDITÀ DI ANCA SUPERIORE AL 50% 0 0 35
7218 RIGIDITÀ O LASSITÀ DI GINOCCHIO SUPERIORE AL 50% 0 0 35
7220 ANCHILOSI SOTTOASTRAGALICA ISOLATA 0 0 11
7221 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI DI GINOCCHIO 0 0 30
7223 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI D’ANCA 31 40 0
7225 PIEDE PIATTO BILATERALE NON COMPLICATO 0 0 7
7226 PIEDE PIATTO MONOLATERALE NON COMPLICATO 0 0 4
7408 AMPUTAZIONE DI COSCIA 0 0 65
7409 AMPUTAZIONE DI GAMBA SENZA POSSIBILITÀ DI PROTESI 0 0 60
7410 AMPUTAZIONE DI GAMBA TERZO MEDIO PROTESIZZABILE 0 0 46
7411 AMPUTAZIONE DI GAMBA TERZO SUPERIORE 0 0 60
7412 AMPUTAZIONE DI GINOCCHIO 0 0 55
7415 AMPUTAZIONE TARSO-METATARSICA 0 0 46
7418 DISARTICOLAZIONE DI ANCA 0 0 85
7419 DISARTICOLAZIONE DI GINOCCHIO 0 0 65
7423 EMIPELVECTOMIA 0 0 100
7427 PERDITA DEI DUE ALLUCI 0 0 15
7428 PERDITA DEI DUE PIEDI 0 0 70
7431 PERDITA DI UN PIEDE 0 0 35

.

cod.

APPARATO LOCOMOTORE – ARTO SUPERIORE

min.

max.

fisso

7202 ANCHILOSI DELLE ARTICOLAZIONI DELLA MANO IN POSIZIONE FAVOREVOLE 0 0 35
7206 ANCHILOSI DI GOMITO IN POSIZIONE FAVOREVOLE 0 0 30
7207 ANCHILOSI DI POLSO IN FLESSIONE 0 0 30
7208 ANCHILOSI DI SPALLA IN POSIZIONE FAVOREVOLE 0 0 30
7209 ANCHILOSI DI SPALLA IN POSIZIONE SFAVOREVOLE 0 0 60
7212 ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI GOMITO SUPERIORE AL 70% 0 0 35
7213 ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI MANO SUPERIORE AL 70% 0 0 46
7215 ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI SPALLA SUPERIORE AL 70% IN POSIZIONE FAVOREVOLE 0 0 25
7216 ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI SPALLA SUPERIORE AL 70% IN POSIZIONE SFAVOREVOLE 0 0 45
7219 ANCHILOSI RADIOCARPICA 0 0 21
7222 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI DI GOMITO 0 0 14
7224 ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI SCAPOLO-OMERALE 0 0 25
7401 AMPUTAZIONE 1° DITO MANO 0 0 25
7402 AMPUTAZIONE 2° DITO MANO 0 0 18
7403 AMPUTAZIONE 3° DITO MANO 0 0 14
7404 AMPUTAZIONE 4° DITO MANO 0 0 8
7405 AMPUTAZIONE 5° DITO MANO 0 0 6
7406 AMPUTAZIONE DI AVAMBRACCIO 0 0 70
7407 AMPUTAZIONE DI BRACCIO 0 0 75
7413 AMPUTAZIONE DI SPALLA 0 0 80
7414 AMPUTAZIONE METACARPALE 0 0 70
7417 ASSENZA CONGENITA DELL’ARTO SUPERIORE 0 0 75
7420 DISARTICOLAZIONE DI GOMITO 0 0 75
7421 DISARTICOLAZIONE DI POLSO 0 0 75
7422 DISARTICOLAZIONE DI SCAPOLA 0 0 80
7424 PERDITA ANATOMICA O FUNZIONALE DELLE DUE MANI 0 0 100
7425 PERDITA ARTO TERZO SUPERIORE O MEDIO DI BRACCIO 0 0 65
7426 PERDITA AVAMBRACCIO TERZO MEDIO 0 0 55
7429 PERDITA DEI DUE POLLICI 0 0 60
7430 PERDITA DI TUTTE LE DITA DI UNA MANO 0 0 65
7432 PERDITA DI UNA MANO 0 0 65

.

cod.

APPARATO LOCOMOTORE – RACHIDE

min.

max.

fisso

7001 ANCHILOSI DI RACHIDE TOTALE 0 0 75
7002 ANCHILOSI O RIGIDITÀ COMPLETA DEL CAPO IN FLESSIONE O IPERESTENSIONE 61 70 0
7003 SCOLIOSI AD UNA CURVA SUPERIORE A 40° 31 40 0
7004 SPONDILOARTRITE ANCHILOPOIETICA 0 0 55
7005 SCHISI VERTEBRALE 0 0 6
7006 SCOLIOSI A PIÙ CURVE SUPERIORE A 60° 31 40 0
7007 SPONDILOLISI 0 0 7
7008 SPONDILOLISTESI 0 0 12
7009 ANCHILOSI RACHIDE DORSALE CON CIFOSI DI GRADO ELEVATO 21 30 0
7010 ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE 31 40 0
8101 AGENESIA SACRO-COCCIGEA 0 0 80
8102 AGENESIA SACRO-ILIACA 0 0 80

.

cod.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE

min.

max.

fisso

1001 ALZHEIMER CON DELIRI O DEPRESSIONE AD ESORDIO SENILE 0 0 100
1301 ACALCULIA 0 0 10
2001 EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI ANNUALI IN TRATTAMENTO 0 0 20
2002 EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI MENSILI IN TRATTAMENTO 0 0 40
2003 EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI PLURISETTIMANALI IN TRATTAMENTO 0 0 100
2004 EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI QUOTIDIANE 0 0 100
2005 EPILESSIA LOCALIZZATA CON CRISI ANNUALI IN TRATTAMENTO 0 0 10
2006 EPILESSIA LOCALIZZATA CON CRISI MENSILI IN TRATTAMENTO 0 0 41
2007 EPILESSIA LOCALIZZATA CON CRISI PLURISETTIMANALI O QUOTIDIANE IN TRATTAMENTO 91 100 0
2008 SINDROME CEREBELLARE 41 50 0
2009 SINDROME CEREBELLARE GRAVE 91 100 0
3001 AFASIA LIEVE 21 30 0
3002 AFASIA MEDIA 61 70 0
3003 AFASIA GRAVE 91 100 0
5029 SINDROME OCCIPITALE CON EMIANOPSIACONTROLATERALE 41 50 0
5030 SINDROME PARIETALE CON EMIANOPSIA A QUADRANTE 0 0 20
7302 EMIPARESI GRAVE O EMIPLEGIA ASSOCIATA A DISTURBI SFINTERICI 0 0 100
7303 EMIPARESI GRAVE O EMIPLEGIA (EMISOMADOMINANTE) 61 70 0
7304 EMIPARESI GRAVE O EMIPLEGIA (EMISOMA NON DOMINANTE) 51 60 0
7305 EMIPARESI (EMISOMA DOMINANTE) 41 50 0
7306 EMIPARESI (EMISOMA NON DOMINANTE) 31 40 0
7332 PARALISI CEREBRALE INFANTILE CON EMIPLEGIA O ATASSIA 91 100 0
7346 SINDROME EXTRAPIRAMIDALE PARKINSONIANA O COREIFORME O COREOATETOSICA GRAVE 91 100 0
7348 SINDROME EXTRAPIRAMIDALE PARKINSONIANA O COREIFORME O COREOATETOSICA 41 50 0
7349 SINDROME PARIETALE APRASSIA BILATERALE MANI 41 50 0
9007 MICROCEFALIA (CON ESCLUSIONE DI DEFICIT DI ALTRE FUNZIONI) 0 0 25
8014 IDROCEFALO DERIVATO 31 40 0

.

cod.

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

min.

max.

fisso

3004 LESIONE BILATERALE DEI NERVI CRANICI IX-X-XI E XII CON DEFICIT GRAVE DELLA DEGLUTIZIONE, FONAZIONE ED ARTICOLAZIONE DEL LINGUAGGIO 91 100 0
5110 PLEGIA DEI MUSCOLI OCULOMOTORI ESTRINSECI (III N. CRANICO) 21 30 0
5111 PLEGIA DEI MUSCOLI OCULOMOTORI ESTRINSECI (IV O VI N. CRANICO) 1 10 0
7103 MIELOMENINGOCELE LOMBARE 0 0 45
7301 ATROFIA MUSCOLARE CRONICA PROGRESSIVA  INFANTILE 0 0 95
7307 LESIONE DEL NERVO SOTTOSCAPOLARE (NON DOMINANTE) 1 10 0
7308 LESIONE DEL N. CIRCONFLESSO(DOMINANTE) 11 20 0
7309 LESIONE DEL N. CIRCONFLESSO(NON DOMINANTE) 1 10 0
7310 LESIONE DEL N. CRURALE 0 0 25
7311 LESIONE DEL N. MEDIANO AL BRACCIO(DOMINANTE) 31 40 0
7312 LESIONE DEL N. MEDIANO AL BRACCIO(NON DOMINANTE) 21 30 0
7313 LESIONE DEL N. MEDIANO AL POLSO(DOMINANTE) 11 20 0
7314 LESIONE DEL N. MEDIANO AL POLSO(NON DOMINANTE) 1 10 0
7315 LESIONE DEL N. MUSCOLO CUTANEO(DOMINANTE) 11 20 0
7316 LESIONE DEL N. MUSCOLO CUTANEO(NON DOMINANTE) 1 10 0
7317 LESIONE DEL N. RADIALE SOPRA LA BRANCA TRICIPITALE (DOMINANTE) 31 40 0
7318 LESIONE DEL N. RADIALE SOPRA LA BRANCA TRICIPITALE (NON DOMINANTE) 21 30 0
7319 LESIONE DEL N. RADIALE SOTTO LA BRANCA TRICIPITALE (DOMINANTE) 21 30 0
7320 LESIONE DEL N. RADIALE SOTTO LA BRANCA TRICIPITALE (NON DOMINANTE) 11 20 0
7321 LESIONE DEL N. SCIATICO (TRONCO COMUNE) 21 30 0
7322 LESIONE DEL N. SCIATICO POPLITEO ESTERNO 0 0 25
7323 LESIONE DEL N. SOTTOSCAPOLARE (DOMINANTE) 11 20 0
7324 LESIONE DEL N. ULNARE AL BRACCIO (DOMINANTE) 21 30 0
7325 LESIONE DEL N. ULNARE AL BRACCIO(NON DOMINANTE) 11 20 0
7326 LESIONE DEL N. ULNARE AL POLSO (DOMINANTE) 11 20 0
7327 LESIONE DEL N. ULNARE AL POLSO(NON DOMINANTE) 1 10 0
7328 LESIONE RADICOLARE – TIPO DEJERINE KLUMPKE (DOMINANTE) 51 60 0
7329 LESIONE RADICOLARE – TIPO DEJERINE KLUMPKE (NON DOMINANTE) 41 50 0
7330 LESIONE RADICOLARE – TIPO ERB-DUCHENNE (DOMINANTE) 41 50 0
7331 LESIONE RADICOLARE – TIPO ERB-DUCHENNE (NON DOMINANTE) 31 40 0
7333 PARAPARESI CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O PARAPLEGIA ASSOCIATA O NON A DISTURBI SFINTERICI 0 0 100
7334 PARAPARESI CON DEFICIT DI FORZA LIEVE 31 40 0
7335 PARAPARESI CON DEFICIT DI FORZA MEDIO 51 60 0
7336 PARESI DELL’ARTO INFERIORE CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O PLEGIA 41 50 0
7337 PARESI DELL’ARTO INFERIORE CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O PLEGIA ASSOCIATA AD INCONTINENZA SFINTERICA 71 80 0
7338 PARESI DELL’ARTO INFERIORE CON DEFICIT DI FORZA LIEVE 11 20 0
7339 PARESI DELL’ARTO INFERIORE CON DEFICIT DI FORZA MEDIO 21 30 0
7340 PARESI DELL’ARTO SUPERIORE DOMINANTE CON DEFICIT DI FORZA LIEVE 21 30 0
7341 PARESI DELL’ARTO SUPERIORE DOMINANTE CON DEFICIT DI FORZA MEDIO 41 50 0
7342 PARESI DELL’ARTO SUPERIORE DOMINANTE CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O PLEGIA 61 70 0
7343 PARESI DELL’ARTO SUPERIORE NON DOMINANTE CON DEFICIT DI FORZA LIEVE 21 30 0
7344 PARESI DELL’ARTO SUPERIORE NON DOMINANTE CON DEFICIT DI FORZA MEDIO 31 40 0
7345 PARESI DELL’ARTO SUPERIORE NON DOMINANTE CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O PLEGIA 51 60 0
7350 TETRAPARESI CON DEFICIT DI FORZA MEDIO 71 80 0
7351 TETRAPARESI CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O TETRAPLEGIA CON ASSOCIAZIONE O NON A INCONTINENZA SFINTERICA 0 0 100
9101 SINDROME DELLA CAUDA EQUINA COMPLETA CON DISTURBI SFINTERICI E ANESTESIA A SELLA 61 70 0

.

cod.

APPARATO PSICHICO

min.

max.

fisso

1002 DEMENZA INIZIALE 61 70 0
1003 DEMENZA GRAVE 0 0 100
1005 INSUFFICIENZA MENTALE LIEVE 41 50 0
1006 INSUFFICIENZA MENTALE MEDIA 61 70 0
1007 INSUFFICIENZA MENTALE GRAVE 91 100 0
1101 ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI ISOLATI E LIEVI DISTURBI DELLA MEMORIA 11 20 0
1102 ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI DISTURBI DI MEMORIA DI MEDIA ENTITÀ 21 30 0
1103 ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI GRAVI DISTURBI DELLA MEMORIA 41 50 0
1201 NEVROSI FOBICA OSSESSIVA E/O IPOCONDRIACA DI MEDIA ENTITÀ 21 30 0
1202 NEVROSI FOBICA OSSESSIVA LIEVE 0 0 15
1203 NEVROSI FOBICA OSSESSIVA GRAVE 41 50 0
1204 PSICOSI OSSESSIVA 71 80 0
1205 NEVROSI ISTERICA LIEVE 0 0 15
1206 NEVROSI ISTERICA GRAVE 41 50 0
1207 SINDROME DELIRANTE CRONICA GRAVE CON NECESSITÀ TERAPIA CONTINUA 0 0 100
1208 SINDROME SCHIZOFRENICA CRONICA CON RIDUZIONE DELLA SFERA ISTINTIVO-AFFETTIVA E DIMINUZIONE DELLA ATTIVITÀ PRAGMATICA 31 40 0
1209 SINDROME SCHIZOFRENICA CRONICA GRAVE CON AUTISMO DELIRIO O PROFONDA DISORGANIZZAZIONE DELLA VITA SOCIALE 0 0 100
1210 SINDROME SCHIZOFRENICA CONICA CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E DELLE RELAZIONI SOCIALI E LIMITATA CONSERVAZIONE DELLE CAPACITÀ INTELLETTUALI 71 80 0
1211 SINDROME DELIRANTE CRONICA 71 80 0
2201 DISTURBI CICLOTIMICI CON CRISI SUBENTRANTI O FORME CRONICHE GRAVI CON NECESSITÀ DI TERAPIA CONTINUA 0 0 100
2202 DISTURBI CICLOTIMICI CHE CONSENTONO UNA LIMITATA ATTIVITÀ PROFESSIONALE E SOCIALE 0 0 36
2203 DISTURBI CICLOTIMICI CON RIPERCUSSIONI SULLA VITA SOCIALE 51 60 0
2204 SINDROME DEPRESSIVA ENDOREATTIVA LIEVE 0 0 10
2205 SINDROME DEPRESSIVA ENDOREATTIVA MEDIA 0 0 25
2206 SINDROME DEPRESSIVA ENDOREATTIVA GRAVE 31 40 0
2207 NEVROSI ANSIOSA 0 0 15
2208 SINDROME DEPRESSIVA ENDOGENA LIEVE 0 0 30
2209 SINDROME DEPRESSIVA ENDOGENA MEDIA 41 50 0
2210 SINDROME DEPRESSIVA ENDOGENA GRAVE 71 80 0
2301 ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO DI MEDIA ENTITÀ 21 30 0
2302 ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI GRAVI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 41 50 0
2303 ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI ISOLATI E LIEVI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 11 20 0

.

cod.

APPARATO UDITIVO

min.

max.

fisso

4001 ACUFENI PERMANENTI O SUB CONTINUI DI FORTE INTENSITÀ E INSORTI DA PIÙ DI TRE ANNI 0 0 2
4002 LESIONE DEI DUE PADIGLIONI AURICOLARI CHE RENDE INAPPLICABILE LA PROTESI ACUSTICA QUANDO NECESSARIA 0 0 21
4003 LESIONE DI UN PADIGLIONE AURICOLARE CHE RENDE INAPPLICABILE LA PROTESI ACUSTICA QUANDO NECESSARIA 0 0 13
4004 PERDITA UDITIVA BILATERALE SUPERIORE A 275 dB SULL’ORECCHIO MIGLIORE 0 0 65
4005 PERDITE UDITIVE MONO E BILATERALI PARI O INFERIORI A 275 dB (PUNTEGGIO DA 0 A 59 COME DA TABELLA ALLEGATA) (*) 0 0 0
4006 RECRUITMENT BILATERALE STRUMENTALMENTE ACCERTATO 0 0 5
4007 SOGLIA UDITIVA A FORTE PENDENZA BILATERALE CON DIFFERENZA DI SOGLIA SUPERIORE A 40 dB FRA DUE FREQUENZE CONTIGUE 0 0 5
4008 SORDOMUTISMO O SORDITÀ PRELINGUALE DA PERDITA UDITIVA GRAVE BILATERALE CON EVIDENTI FONOLOGOPATIE AUDIOGENE 0 0 80
4009 STENOSI SERRATA IRREVERSIBILE BILATERALE DEL CONDOTTO UDITIVO ESTERNO CHE RENDE INAPPLICABILE LA PROTESI ACUSTICA QUANDO RICHIESTA LA PROTESIZZAZIONE PER VIA AEREA 0 0 16
4010 STENOSI SERRATA IRREVERSIBILE MONOLATERALE DEL CONDOTTO UDITIVO ESTERNO CHE RENDE INAPPLICABILE LA PROTESI ACUSTICA QUANDO RICHIESTA LA PROTESIZZAZIONE PER VIA AEREA 0 0 11
4012 TIMPANOPATIA CRONICA BILATERALE CHE RENDE INAPPLICABILE LA PROTESI ACUSTICA QUANDO RICHIESTA LA PROTESIZZAZIONE PER VIA AEREA 0 0 30
4013 TIMPANOPATIA CRONICA MONOLATERALE CHE RENDE INAPPLICABILE LA PROTESI ACUSTICA QUANDO RICHIESTA LA PROTESIZZAZIONE PER VIA AEREA 0 0 15
4201 OTITE CRONICA BILATERALE A TIMPANO APERTO CON OTORREA PERSISTENTE 0 0 20
4202 OTITE CRONICA MONOLATERALE A TIMPANO APERTO CON OTORREA PERSISTENTE 0 0 10
4203 STENOSI SERRATA IRREVERSIBILE BILATERALE DEL CONDOTTO UDITIVO ESTERNO 0 0 11
4204 STENOSI SERRATA IRREVERSIBILE MONOLATERALE DEL CONDOTTO UDITIVO ESTERNO 0 0 7

.

 

70-80

0

                         

85-95

1

4.5

                       

100-110

2

6

9

                     

115-125

3

7

10

13.5

                   

130-140

4.5

8

11

15

18

                 

145-155

6

9

12

16

19

22.5

               

160-170

7

10

13.5

17

20

24

27

             

175-185

8

11

15

18

21

25

28

31.5

           

190-200

9

12

16

19

22.5

26

29

33

36          

205-215

10

13.5

17

20

24

27

30

34

37

40.5

       

220-230

11

15

18

21

25

28

31.5

35

38

42

45

     

235-245

12

16

19

22.5

26

29

33

36

39

43

46

49.5

   

250-260

13.5

17

20

24

27

30

34

37

40.5

44

47

51

54

 

265-275

15

18

21

25

28

31.5

35

38

42

45

48

52

55

58.5

  70-80 85-95 100-110 115-125 130-140 145-155 160-170 175-185 190-200 205-215 220-230 235-245 250-260 265-275

 

Ascissa: ORECCHIO MIGLIORE (somma delle perdite uditive in dB per le frequenze 500-1000-2000Hz)

 

Ordinata: ORECCHIO PEGGIORE (somma delle perdite uditive inn dB per le frequenze 500-1000-2000 Hz)

.

 

cod.

APPARATO VESTIBOLARE

min.

max.

fisso

4101 SINDROME VESTIBOLARE CENTRALE 11 20 0
4102 SINDROME VESTIBOLARE DEFICITARIA BILATERALE 31 40 0
4103 SINDROME VESTIBOLARE DEFICITARIA UNILATERALE BEN COMPENSATA 0 0 6
4104 SINDROME VESTIBOLARE DEFICITARIA UNILATERALE MAL COMPENSATA 21 30 0
4105 VERTIGINE BEN SISTEMATIZZATA 1 10 0
4106 VERTIGINE DI POSIZIONE E NISTAGMO DI POSIZIONE (VERTIGINE OTOLITICA POSIZIONALE) 11 20 0
4107 VERTIGINI IN GRANDI CRISI PAROSSISTICHE 31 40 0

.

cod.

APPARATO VISIVO

min.

max.

fisso

5001 ANOFTALMO CON POSSIBILITÀ DI APPLICARE PROTESI ESTETICA 0 0 30
5002 ANOFTALMO SENZA POSSIBILITÀ DI APPLICARE PROTESI ESTETICA 31 40 0
5003 CATARATTA (CONGENITA – TRAUMATICA – SENILE) SENZA RIDUZIONE DEL VISUS INTERVENTO CHIRURGICO POSSIBILE 0 0 5
5004 CECITÀ BINOCULARE 0 0 100
5005 CECITÀ MONOCULARE 0 0 30
5006 CECITÀ MONOCULARE CON VISUS DELL’OCCHIO CONTROLATERALE SUP. 1/20 – INF. 3/50 81 90 0
5007 CECITÀ MONOCULARE – VISUS CONTROLATERALE SUP. 3/50 INF. 1/10 CON RIDUZIONE DEL CAMPO VISIVO DI 30° 71 80 0
5008 CECITÀ MONOCULARE – VISUS NELL’OCCHIO CONTROLATERALE INF. 1/20 91 100 0
5009 CHERATOCONO – POSSIBILITÀ DI CORREZIONE CON OCCHIALI O LENTI CORNEALI 0 0 5
5010 DIPLOPIA IN POSIZIONE PRIMARIA 0 0 25
5011 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN ALTO 0 0 5
5012 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN BASSO 0 0 20
5013 DIPLOPIA NELLO SGUARDO LATERALE 0 0 10
5014 DISCROMATOPSIA CONGENITA O ACQUISITA 1 10 0
5015 EMIANOPSIA BINASALE 0 0 20
5016 EMIANOPSIA BITEMPORALE 0 0 60
5017 EMIANOPSIA INFERIORE 0 0 41
5018 EMIANOPSIA NASALE 0 0 10
5019 EMIANOPSIA OMONIMA 0 0 40
5020 EMIANOPSIA SUPERIORE 0 0 10
5021 EMIANOPSIE MONOCULARI CONSERVAZIONE DEL VISUS CENTRALE 0 0 20
5022 EMIANOPSIE MONOCULARI SENZA CONSERVAZIONE DEL VISUS CENTRALE 0 0 60
5023 MALATTIE DEL VITREO CON VISUS INFERIORE A 5/10 0 0 10
5024 QUADRANTOPSIE – SUPERIORE O INFERIORE 0 0 10
5025 RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO FRA 10° E 30° DAL PUNTO DI FISSAZIONE DI UN SOLO OCCHIO 0 0 10
5026 RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO FRA 10° E 30° IN ENTRAMBI GLI OCCHI 31 40 0
5027 RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO INFERIORE A 10° IN UN SOLO OCCHIO 0 0 15
5028 RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO INFERIORE A 10° IN ENTRAMBI GLI OCCHI 0 0 80
5031 PERDITE DEL VISUS MONO E BINOCULARI (PUNTEGGIO COME DA TABELLA ALLEGATA) (*) 0 0 0
5101 COLOBOMA 0 0 5
5102 CORIORETINITE – ESITI CICATRIZIALI SENZA RIDUZIONE DEL VISUS O CAMPIMETRICA 0 0 5
5103 DISTACCO DI RETINA – OPERATO CON RECUPERO DELLA FUNZIONE 0 0 5
5104 ECTROPION PALPEBRALE 0 0 8
5105 ENTROPION PALPEBRALE 1 10 0
5106 GLAUCOMA ACQUISITO 11 20 0
5107 GLAUCOMA CONGENITO 0 0 10
5108 OCCHIO SECCO 1 10 0
5109 PARALISI DEL M. ORBICOLARE 1 10 0
8005 EPIFORA 1 10 0

.

Tabella per la valutazione dei deficit visivi binoculari

(la percentuale si ottiene dall’incrocio del visus residuo in entrambi gli occhi)

VISUS 9/10 8/10 7/10 6/10 5/10 4/10 3/10 2/10 1/10 1/20 MENO DI 1/20
9/10 a 8/10 0 2 3 5 7 10 15 20
7/10 a 6/10 2 3 5 7 10 15 20 30
5/10 a 4/10 3 5 7 10 15 20 30 40
3/10 5 7 10 15 20 30 40 60
2/10 7 10 15 20 30 40 60 70
1/10 10 15 20 30 40 60 70 80
1/20 15 20 30 40 60 70 80 100
MENO DI 1/20 20 30 40 60 70 80 100 100

.

cod.

APPARATO OLFATTORIO

min.

max.

fisso

6801 ANOSMIA 0 0 20
6802 IPOSMIA A CARATTERE CRONICO 1 10 0

.

Cod.

APPARATO FISIOGNOMICO

min.

max.

fisso

8004 CICATRICI DETURPANTI VISO 0 0 11
8008 MUTILAZIONE GRAVE DEL NASO 11 20 0
8010 SCALPO SUBTOTALE 0 0 21
8011 SCALPO TOTALE 0 0 35
8012 PERDITA O GRAVISSIMA DEFORMAZIONE DEI DUE PADIGLIONI AURICOLARI SENZACOMPROMISSIONE UDITIVA 0 0 25
8013 PERDITA O GRAVISSIMA DEFORMAZIONE DI UN PADIGLIONE AURICOLARE SENZA COMPROMISSIONE UDITIVA 0 0 11

.

cod.

APPARATO FONATORIO

min.

max.

fisso

3101 AFONIA COMPLETA E PERMANENTE CON IMPEDITO CONTATTO VERBALE 0 0 45
3102 CORDECTOMIA MONOLATERALE 0 0 30
3103 DISFONIA CRONICA LIEVE 1 10 0
3104 DISFONIA CRONICA MEDIA 11 20 0
3105 DISFONIA CRONICA GRAVE 21 30 0
3106 PERDITA TOTALE DELLA LINGUA 71 80 0
3107 EMILARINGECTOMIA 0 0 35
3108 LARINGECTOMIA TOTALE 0 0 75
3109 LARINGECTOMIA TOTALE CON TRACHEOSTOMIA DEFINITIVA 0 0 80

.

cod.

APPARATO STOMATOGNATICO

min.

max.

fisso

6701 ANODONTIA 0 0 23
6702 EDENTULISMO PARZIALE LATERO POSTERIORE BILATERALE NON PROTESIZZABILE 11 20 0
6703 EDENTULISMO TOTALE NON PROTESIZZABILE 21 30 0
6704 EDENTULISMO TOTALE PROTESIZZABILE 11 20 0
6705 LUSSAZIONE ABITUALE DELLA ARTICOLAZIONE
TEMPORO-MANDIBOLARE
11 20 0
6706 MACROGLOSSIA 0 0 10
6707 MALOCCLUSIONE GLOBALE 11 20 0
8001 AGENESIA MASCELLARE SUP. O INF. 0 0 41
8002 CHEILOGNATOPALATOSCHISI (GOLA LUPINA) 0 0 80
8003 CHEILOSCHISI (LABBRO LEPORINO) 0 0 10
8009 OLOPRESENCEFALIA O SINDR. DI BINDER 0 0 100

.

cod.

APPARATO RIPRODUTTIVO

min.

max.

fisso

6601 ANORCHIDIA 0 0 20
6602 CRIPTORCHIDIA 0 0 5
6003 ISTERECTOMIA TOTALE IN ETÀ FERTILE 0 0 25
6604 SALPINGECTOMIA BILATERALE IN ETÀ FERTILE 0 0 35
8006 MAMMECTOMIA 0 0 34

.

cod.

PATOLOGIA CONGENITA O MALFORMATIVA

min.

max.

fisso

1008 SINDROME DI HARTNUP 0 0 95
1009 TRISOMIA 21 CON RITARDO MENTALE GRAVE 0 0 100
6430 FIBROSI CISTICA DEL PANCREAS CON PNEUMOPATIA CRONICA 0 0 100
9304 SINDROME DI KLINEFELTER 0 0 25
9324 SINDROME DI TURNER 0 0 41
9336 TRISOMIA 18 – SINDROME DI EDWARDS 0 0 100
9337 TRISOMIA 21 0 0 75

.

cod.

PATOLOGIA IMMUNITARIA

min.

max.

fisso

9302 ANEMIA EMOLITICA AUTOIMMUNE 0 0 41
9303 ARTRITE REUMATOIDE CON CRONICIZZAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI 0 0 50
9312 GAMMAPATIA MONOCLONALE BENIGNA 0 0 25
9319 LINFOMI LINFOBLASTICI (NON HODGKIN) 0 0 60
9320 LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO SENZA GRAVE IMPEGNO VISCERALE 41 50 0
9331 IMMUNODEFICIENZA SECONDARIA ASINTOMATICA CON LINFOCITI CD4 + >500/MMCC 0 0 15
9332 IMMUNODEFICIENZA SECONDARIA ASINTOMATICA CON LINFOCITI CD4 + <500/MMCC 41 50 0
9333 IMMUNODEFICIENZA SECONDARIA CONCLAMATA CON EVIDENZA DI INFEZIONI OPPORTUNISTICHE O TUMORICORRELATI 91 100 0

.

cod.

PATOLOGIA NEOPLASTICA

min.

max.

fisso

9322 NEOPLASIE A PROGNOSI FAVOREVOLE CON MODESTA COMPROMISSIONE FUNZIONALE 0 0 11
9323 NEOPLASIE A PROGNOSI FAVOREVOLE CON GRAVE COMPROMISSIONE FUNZIONALE 0 0 70
9325 NEOPLASIE A PROGNOSI INFAUSTA O PROBABILMENTE SFAVOREVOLE NONOSTANTE ASPORTAZIONE CHIRURGICA 0 0 100

.

cod.

PATOLOGIA SISTEMICA

min.

max.

fisso

7101 ACONDROPLASIA 0 0 60
9306 DERMATOMIOSITE O POLIMIOSITE 0 0 35
9307 DIABETE GLUCO-FOSFO-AMINICO (SINDR. DI FANCONI) 0 0 60
9317 MORBO DI COOLEY (THALASSEMIA MAJOR) 0 0 90
9326 SCLERODERMIA CON LIEVE COMPROMISSIONEVISCERALE 41 50 0
9327 POLIARTERITE NODOSA SENZA GRAVE COMPROMISSIONE VISCERALE 41 50 0

.



119 commenti su “Tabella Invalidità (DM 05/02/1992)”

  1. Buongiorno dott Nicolosi Richiesta per invalidità che percentuale potrei avere?
    Sono una signora di 59 anni le mie patologie sono:
    Insufficienza mitralica grado moderato con prolasso, lieve rigurgito aortica .
    Segni di artropatia interfalangea diffusa con iniziali tensione erosiva sub-CV ondrake.Rizoatrosi, Segni di ulna negativa bilateralmente
    Ridotta lordosi cervicale,spondilo-unco-artrosi cervicale con spazi discali conservati,
    Scoliosi dorsale a corto raggio sinistro convessa
    Accentuazioni cifosi dorsale, artrosi dorsale con iniziali pro idteofitiche marginali. Ridotti spazi discali dorsali.
    Spondiloartrosi e artrosi interapositaria rachide lombare con sclerosi limitanti somatiche.
    Osteoporosi risultante da Moc.
    Leucopenia, reflusso gastro esofageo, emorroidi e ragade anale, varicocele pelvico bilaterale, insufficienza venosa cronica arti. Grazie per risposta

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Per casi semplici, con singole patologie, a volte può essere possibile formulare una valutazione approssimativa, ma il suo caso è complesso e a distanza, in assenza di visita medico legale diretta e di consultazione della documentazione, qualunque numero sarebbe inaffidabile e frutto di un esercizio professionale scorretto.
      Saluti

  2. Emanuela
    Ho 57 anni di età, lavoro da oltre 30 anni davanti il computer per più di 9 ore al giorno, e mi è stata riscontrata un’opacità del cristallino. E’ possibile chiedere un’inabilità al servizio prestato fino ad oggi, la possibilità di una giusta causa per un possibile pre-pensionamento o un’indennità di invalidità al lavoro?

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      per opacità del cristallino si intende, disolito, una cataratta.
      E’ una condizione patologica di gravità variabile, da lievissima a grave, ed è comunque suscettibile di correzione chirurgica, salvo per la presenza di specifiche controindicazioni all’intervento.
      Solo per la sua presenza non si ha diritto praticamente a nulla; si deve valutare tutto in rapporto alla gravità, quindi al deficit visivo conseguente, e alla possibilità di correzione chirurgica.
      In atto quindi, per lo meno con le notizie che mi ha fornito, non sussistono i requisiti per alcun beneficio pervidenziale.

      Saluti

  3. Buongiorno. Ho 64 anni, lavoro ancora, e soffro da almeno 50 anni di “Emicrania episodica ad alta frequenza” che per me è Devastante e non mi permette di vivere una vita normale sia di lavoro che sociale e familiare. Sto facendo la terapia dei Farmaci Monoclonali, una puntura al mese, da 5 mesi, ma ad oggi senza esito. A volte si pensa di non farcela più e di farla finita. Inoltre soffro di “Cardiopatia Ipertensiva”.
    Ho passato la visita per invalidità nel mese di febbraio 2022 e mi hanno dato il 40% di invalidità civile e riconosciuta la 104/92 (art. 3 comma 1).
    Di fatto non ho avuto nessuna agevolazione.
    Volevo sapere se posso fare ricorso nella speranza che la Emicrania ad alta frequenza possa essere definita grave disabilità.
    Esistono per caso sentenze o normative o altro che possono aiutarmi?
    Confidando in una risposta vi invio Cordialità
    Grazie.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      La cefalea non è inserita nella tabelle dell’invalidità civile e neppure l’INPS ha mai emesso linee guida per la valutazione delle cefalee.
      Nel lontano 2006, con la circolare n. 30 del 14 dicembre la Regione Lombardia ha emesso delle “indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile“, dando istruzioni apposite alle commissioni per l’accertamento dell’Invalidità Civile.
      Un altro documento simile è stato inviato dalla regione Valle D’Aosta nel 2010: “Indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile”, in sostanza con indicazioni sovrapponibili a quelle della regione Lombardia del 2006.
      Può leggere un mio commento dell’epoca in questa pagina e scaricare i documenti: https://medisoc.it/cefalea-ed-invalidita-civile/.
      Proseguendo, in effetti successivamente vi sono stati riconoscimenti anche in altre regioni, ma la percentuale massima riconoscibile era e resta il 46% per le forme molto gravi
      Possibile pure il riconoscimento della legge 104, comma 1, art. 3, quindi NON handicap in condizione di gravità e avere questi benefici:
      – spese sanitarie: il disabile o il familiare che l’abbia fiscalmente a carico possono portare in deduzione dal reddito complessivo ai fini fiscali: le spese mediche generiche (es. acquisto di medicinali o per prestazioni del MMG); detrazione IRPF del 19% sulle prestazioni mediche specialistiche per la parte eccedente € 129,11;
      – riduzione del 50% sul canone mensile di telefonia fissa, beneficio legate a soglie di reddito;
      – accessi a centri socio-riabilitativi ed educativi diurni

      In un quesito posteriore mi chiede perchè non avevo risposto, visto che sono trascorsi 14 giorni. Tenga presente che quello del blogger non è il mio lavoro. Il mio lavoro è quello di medico di medicina di base,: in questo periodo tantissimo lavoro clinico e un grande carico burocratico. Ho veramente poco tempo.

      Saluti

  4. Buongiorno avrei bisogno di un consiglio ho il 31/05/2021 una visita collegiale a Mestre per inabilità è stata la mia azienda a farmi fare la richiesta, io ho paura. Sono già invalida 61% nel gennaio 2018 per Morbo di Parkinson dal 2015 anchilosi spalle e con tendinosi del sottoscapolaere e sovraspinoso, tiroidite di hashimoto e lombalgia da protusione multipla.
    Io ho fatto domanda di aggravamento perché in tre anni sono molto peggiorata sia dal punto di vista motorio faccio fatica a camminare mi blocco, mi viene un crampo doloroso sotto il piede spasmo e non cammino. Ho un’incontinenza mista grave, un sindrome d’ansia generalizzata mista a stato depressivo endoreattivo, sono allergica ai pollini e uso corrono puf e antistaminico, ora ho avuto una crisi anafilattica per puntura vespa, mi hanno iniziato la vaccinazione ed ho l’adrenalina.
    Sono caduta più di una volta e mi sono rotta il tendine scafoulnato e la cartilagine.Ultima Rm cervicale per dolore e rigidità grave della cervicale nei movimenti laterali ed anche ma meno in flesso estensione. Dice osteofiti becchi tra c6c7 e c5 c6 due ernie che comprimono il sacco lievemente ed un dolore al movimento.
    Dolore notturno per parkinson forte emicrania la risonanza cerebrale e tronco rispetto a quella del 2015 dice che vi sono lesioni sostanza bianca per angiologia da considerare le cause e le conseguenze.
    Ecco volevo sapere se me lo può dire perché l’INPS non mi ha ancora convocato ed invece Mestre che speravo dopo la visita inps in un mese e mezzo già in una settimana ho appuntamento senza possibilità di trovare un medico di fiducia.
    Grazie mi può rispondere Monica

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Nella mia zona le Commissioni per Invalidità nel 2020 non hanno funzionato per 6 mesi a causa della pandemia è quindi si è creato un grossissimo arretrato nella convocazione dei richiedenti; in questo momento tra la domanda e la convocazione a visita passano circa 7 mesi, tranne per i pazienti con patologie oncologiche per il quale esiste una procedura pià rapida.
      Invece l’INPS, per le pratiche di invalidità/inabilità contributiva ha continuato a lavorare e le convocazioni sono al massimo ad 1 mese dalla domanda, spesso parecchio di meno.
      Suppongo che anche a Mestre sia accaduta la stessa cosa
      saluti

  5. Salve, mi è stato diagnosticato un’aterazione spondilosiche a carico dei metameri lombari con esuberante osteofitosi e una riduzione dei spazi intersomatici L2 L3 -, L3-L4,L5, S1. Lo psichiatra del cim sindrome ansiosa depressiva, sindrome di depersonalizzazione, disturbo ansioso generalizzato, personalità passivo-aggressiva, volevo sapere se ho diritto alla pensione, e come verrebbe valutata la percentuale con queste patologie?
    distinti saluti, Samu

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      A distanza è veramente difficile dare un parere sul grado di invalidità provocato da questo tipo di patologie.
      Consideri infatti che la patologia vertebrale viene valutata soprattutto per la sua incidenza funzionale, più che per il quadro radiologico, e la patologia psichiatrica in rapporto alla gravità ed all’eventuale compenso fatrmacologico.
      Molto grossolanamente, credo che sia difficile che possa raggiungere il minimo richiesto per la pensione di assistenza, il 74%.
      Ma solo un medico in carne ed ossa che possa valutare il suo caso direttamente può dare un parere affidabile.

      Saluti

  6. Salve ho una ernia per la seconda volta Recidiva e volevo sapere se ho diritto a dei punti di invalidità grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Do per scontato che lei parli di ernia del disco intervertebrale.
      L’ernia, di per sé, non è valutabile in invalidità civile, lo possono essere le conseguenze dell’ernia. Ma a distanza è veramente impossibile fare una valutazione affidabile.

      Saluti

  7. Salve, 3 anni fa mi hanno riscontrato una piastrinopenia grave (piastrine 25.000) e difese immunitarie basse. Da allora ho effettuato tutte le analisi possibili per trovarne la causa e una cura in più centri ma nessuno è riuscito. Mi hanno fatto delle immunoglobuline ma le piastrine si sono alzate solo per 2/3 mesi. La mia situazione rientra in una patologia permanente? Posso richiedere aiuto allo Stato? Visto che ogni anno spendo dai 400 ai 500 € tra visite e analisi. Grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Sicuramente ha notato, scorrendo la tabella di questa pagina, che le piastrinopenie non sono presenti.
      Pur tuttavia sono considerate patologie invalidanti e quindi si dovrebbe utilizzare il criterio analogico, ma certamente la previsione è molto aleatoria.
      Una indicazione utile può essere reperita nell’opuscolo “linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti”, una tabella ampliativa, ad uso specifico delle Commissioni INPS e priva di forza di legge, ma sicuramente utilizzata dalla maggioranza delle commissioni d’invalidità.
      In questa tabella si legge:
      287.3 4 PORPORE TROMBOCITOPENICHE MEDIE CON PIASTRINE 20.000-40.000/mm3 CON SCARSA RISPOSTA ALLA TERAPIA: 41 50%
      287.3 5 PORPORE TROMBOCITOPENICHE GRAVI CON PIASTRINE 10.000/20.000/mm3 CON BUONA RISPOSTA ALLA TERAPIA: 51 60%
      287.3 6 PORPORE TROMBOCITOPENICHE GRAVI CON PIASTRINE 10.000-20.000/mm3 CON SCARSA RISPOSTA ALLA TERAPIA: 61 74%
      287.3 7 PORPORE TROMBOCITOPENICHE GRAVISSIME CON PIASTRINE < 10.000/mm3: 75 100%. Secondo queste indicazioni, lei rientrerebbe in una fascia di invalidità tra il 41% e il 50%. Per tale motivo, e considerando che per avere l'assegno di invalidità civile serve essere riconosciuti invalidi almeno al 74%, secondo queste indicazioni tabellari non avrebbe diritto ai benefici economici. Ho però premesso che si tratta di indicazioni che non hanno "forza di legge"; una specifica Commissione potrebbe ritenere queste indicazioni non corrette e quindi fare scelte differenti. Io, al suo posto, comunque proverei a presentare l'istanza; utile potrebbe essere una consulenza preventiva da parte di un medico specialista o esperto in medicina legale della sua città. Saluti

  8. Buonasera, mi é stata riconosciuta nel 2010, in Commissione di prima istanza, una invalidità civile permanente del 67% per :
    cod.8006,cod.2206, disturbo d’ansia generalizzato in terapia con oxacarbezapina e paroxetina.
    La certificazione riportava inoltre Disturbo bipolare associato ad ansia generalizzata, ma la commissione non lo ha riconosciuto.
    Ad oggi ho la stessa diagnosi cioè Disturbo Bipolare associato a Disturbo d’Ansia Generalizzata. E’ però aumentata la posologia della oxacarbazepina (900 mg/die), mentre rimangono invariati gli altri due farmaci paroxetina 20 mg/die e alprazolam 1,5 mg/die.
    La terapia è continua.
    Volevo sapere se con questa variazione, posso fare una seconda domanda per un riconoscimento maggiore d’invalidità.
    P:SA: al controllo ospedaliero risulta una protesi mammaria ruotata e si consiglia la rimozione e un nuovo inserimento.Questo però non credo incida sul nuovo quadro oggetto di valutazione.
    Grazie in anticipo
    Paola Renzetti

    1. Volevo rettificare il codice che non è 2206, ma 2205.
      Inoltre per quanto riguarda il cod 8006 hanno scritto : esiti di adenectomia mammaria bilaterale con sostituzione protesica in soggetto ad alto rischio familiare.
      Mi scuso per non essere stata chiara.
      Grazie di nuovo

    2. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Io riproverei ma la certificazione neuropsichiatrica dovrebbe riportare, oltre alla diagnosi, anche una descrizione del quadro clinico, anche sommaria.
      La semplice diagnosi non permette il riconoscimento di una percentuale elevata, stante che per il disturbo bipolare sono previste percentuali comprese tra il 36% e il 100% in rapporto alla sua gravità. Se nella certificazione non vi sono indicazioni, oltre alla diagnosi, la commissione “è costretta” a inserire la patologia nella parte bassa delle valutazioni.

      Saluti

  9. buongiorno dr. per cortesia vorrei soltanto sapere quale sara il mio indice nella tabella di invalidità, in quanto sono stata operata di anchilosi lombare strumentata L3-L5, mi riferisco al indice cod 7001 o 7010, comunque non posso piu lavorare, al inizio pensavo che stano scherzando poi acasa anche per piccoli lavoretti si risente e come, aspetto la sua risposta. grazie.

  10. Maria Teresa TORRISI

    LA SCLEROSI MULTIPLA come può essere valutata dal DM 5 FEBBRAIO 1992 A LIVELLO DI % Invalidità? Non trovo la patologia!!! Come è possibile?

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Possibilissimo perchè nel DM 05/02/1992 (appunto 1992) non è presente questa patologia.
      La valutazione viene fatta (dovrebbe essere fatta) considerando i deficit neuro-muscolari ed utilizzando il criterio analogico, cioè si cerca di individuare in tabella qualcosa che, da un punto di vista funzionale, può essere somigliante.

      In alternativa, o in aggiunta, si può usare la tabella che qualche anno fa’ l’INPS tento di proporre come nuova tabella, che però fu bloccata in Commissione Parlamentare e che è stata poi riproposta come “linee guida per l’accertamento degli stati invalidanti” ad uso delle Commissioni INPS. Quindi non è una tabella con forza di legge ma una indicazione riesce a darla.
      Può essere visionata/scaricata da questa pagina: http://www.medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-casi-particolari/
      La pagina si trova su un altro mio blog, speculare rispetto a questo ma con contenuti molto più ampi ed aggiornati.

      Saluti

  11. Buonasera Dott. Nicolosi,
    Nel Novembre 2014 mi è stato asportato il testicolo sinistro per un seminoma e mi è stata riconosciuto il 75 % di invalidità con rivedibilita’ dopo un anno.
    Nella prossima settimana avrò la visita di rivedibilita’ presso l inps e volevo chiederLe quale percentuale potrebbero riconoscermi ad un anno dall intervento chirurgico e senza complicazioni documentabili.

    Grazie mille.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Alla sua domanda non è possibile rispondere con certezza.
      Secondo certe linee guida INPS dovrebbero ridurre al 68%, ma non è automatico e neppure prevedibile.
      In alcune sedi INPS tendono a mantenere il 75% per un paio di anni ma nella sua città non saprei.

      Saluti

  12. Salve dottore mio padre ha fatto richiesto per la pensione di invalidità per la quale è necessario avere il 74% di invalidità. Ha le seguenti patologie:
    3 ernie al disco
    calcoli alla cistifellea
    2 infarti con angioplastica (con applicazione di stent)
    neuropatia mielinica assonale alle gambe
    recente visita cardiologica ha constatato un peggioramento della condizione cardiaca (ingrossamento del cuore) ed è quindi in attesa per operazione di applicazione di un defibrillatore biventricolare come fortemente consigliato dalla visita medica.
    Quale potrebbe essere la percentuale di invalidità conferita? non è facile inquadrare le patologie nelle tabelle 1992: per quanto riguarda i problemi cardiaci forse potrebbe essere o MIOCARDIOPATIE O VALVULOPATIE CON INSUFFICIENZA CARDIACA GRAVE o CORONAROPATIA GRAVE (oppure la stessa patologia in versione moderata, se valutata a ribasso: grave sarebbe 71-80%, moderata 41-50%).
    I calcoli alla cistifellea potrebbero essere equiparati a CALCOLOSI BILIARE SENZA COMPROMISSIONE DELLO STATO GENERALE (21%), mentre la neuropatia e le ernie al disco non so in che categorie potrebbe essere inserite. Quale potrebbe essere la percentuale stimata?
    Grazie mille!

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Non è mai così lineare.
      La valutazione della patologia cardiologica va fatta considerando la classe funzionale NYHA, non sulla scorta della valutazione clinica.
      Come indicato nella sezione “SECONDA PARTE (DM 05/02/1992) Indicazioni per la valutazione dei deficit funzionali” dello stesso DM 05/02/1992, si ha:
      Le insufficienze cardiache sono state valutate facendo riferimento alla classificazione funzionale definita dalla New York Heart Association nel 1964, secondo la quale si distinguono in quattro classi di deficit:

      I CLASSE – la persona è portatrice di una malattia cardiaca che non influisce sulla sua attività fisica ordinaria.
      II CLASSE – la malattia determina una lieve limitazione della attività fisica ordinaria ed il soggetto può svolgere una attività fisica di lieve entità.
      III CLASSE – la malattia determina una marcata limitazione di ogni attività fisica ed il soggetto può svolgere solo una attività fisica sedentaria
      IV CLASSE – il soggetto può presentare anche a riposo affaticamento, dispnea, palpitazioni, cianosi e dolore di tipo anginoso.

      Questo tipo di inquadramento viene fatto dal cardiologo, ma anche la Commissione può dire la sua. Individuata la classe funzionale, si individua la percentuale d’invalidità da assegnara.

      Per la calcolosi della colecisti è come ha scritto lei.

      Circa le rnie discali lombari e la neuropatia conseguente, nei casi medi vengono inquadrate nell’ambito delle limitazioni funzionali della colonna lombare con il codice 7010.

      Saluti

  13. Salve, pochi giorni fa , esattamente 18 gg, ho avuto 2 interventi alla colonna vertebrale, nel giro di 10 gg, al secondo intervento ho anche avuto perdita di liquor , anche dopo intervento, questo mi porta ad avere sempre mal di testa atroci se sto in piedi , la mia domanda è: Posso fare richiesta di invalidità x queste problematiche, ah ho anche un deficit braccio\mano sin. Vorrei avere mansioni a lavoro più leggere considerando che sono collaboratrice scolastica.grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Lei può operare secondo due modalità comtemporaneamente.
      Può chiedere di essere sottoposta a visita dal medico competente della scuola per essere adibita a mansioni che non provochino sforzo al rachide (idonea con limitazioni) (in genere la scuola non ha un “medico competente” ma si affida ad una commissione USL).
      Può presentare istanza per invalidità civile e legge 104/92 e poi far valere il verbale, se utile ai suoi fini, al dirigente scolastico che a sua volta eventualmente dovrebbe attivare la procedura che le dicevo prima.
      La seconda modalità e più lunga, in quanto per l’accertamento dell’invalidità e l’arrivo del verbale si attendono diversi mesi, ma può essere di “riserva” se alla prima non si è ottenuta una risposta soddisfacente.

      Saluti
      Dott. Salvatore Nicolosi

  14. Buongiorno, volevo chiederle che percentuale mi spetterebbe con questa diagnosi presentata all inps:soggetto di 63 anni tiroidectomia totale per gozzo colloideo micro-mediofollicolare multinodulare.ernia discale c5-c6 a severa incidenza funzionale, ernia discale l5-s1 a modesta incidena funzionale.In attesa la saluto.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Quella che lei mi ha postato sembrerebbe una tipica diagnosi da verbale d’invalidità.

      Purtroppo non posso risponderle secondo i suoi desideri in quanto una valutazione della percentuale d’invalidità non può essere effettuata in questo modo: a distanza, senza visionare la documentazione medica e soprattutto senza visitare il paziente.

      Saluti

      1. Grazie per la risposta..volevo chiedetle se questa diagnosi può concortere per uma Buona percentuale oppure non ci sono le condizione per ottenere l’assegno d’invalidita.

        1. Salvatore Nicolosi

          Buonasera.
          Il problema nasce dalla terminologia.
          L’ernia discale cervicale, da un punto di vista medico-legale, è a severa incidenza funzionale se provoca una marcata neuropatia agli arti superiori ed in questo caso viene valutata l’entità del danno neurologico … che deve essere documentato. Quindi non posso darle un’indicazione certa, ma il metro di riferimento è la paresi degli arti superiori.
          Se per “severa incidenza funzionale” si intende che provoca rigidità del collo e dolore, le commissioni tendono a valutare al ribasso.
          Questa è l’unica patologia che potrebbe essere significativa da un punto di vista percentualistico per ciò che riguarda l’invalidità civile
          Il gozzo e la patologia lombare sembrano poco significativi, almeno “ad occhio”.
          Saluti

  15. Gentile dottore, mia suocera ha un’invalidità riconosciuta al 100% per artropia post chirurgica ginocchio con limitazione articolare cod 7205, cardiomiopatia ipertensiva cod 6441, neoplasia prognosi sfavorevole già trattata chirurgicamente cod 9325. È possibile avere benefici legge 104 art 3 comma3?
    Grazie per le sue consulenze,
    K.t.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera. Più che consulenze, qualche consiglio; per una consulenza vera e propria, affidabile, è indispensabile visitare il paziente, sempre!
      Nel suo caso specifico, non è facile stabilire se sussistono i requisiti perchè sua suacera sia riconosciuta soggetto con handicap in condizione di gravità (art. 3, comma 3 legge 104/92).
      Vedendo i codici inseriti, sembra che il problema più importante sia la neoplasia. In questi casi le commmissioni non hanno atteggiamenti univoci e quindi è difficie a distanza dare un parere. In genere viene tenuto conto della sede del tumore, della stadiazione del tumore, della distanza dall’intervento, della presenza o assenza di metastasi, documentate o sospette, della eventuale terapia medica che si sta effettuando (chemioterapia ad esempio), degli esiti funzionali dell’intervento chirurgico.
      Premesso questo, non sono in grado di dare una risposta affidabile in assenza di valutazione di tutta la documentazione medica in suo possesso.
      In alcuni casi la situazione patologica è semplice e lineare; nel suo caso le variabili da considerare sono parecchie, anzi troppe per permettermi un parere a distanza.

      Saluti
      Dott. Salvatore Nicolosi

  16. Salve dott. Nicolosi le volevo dire che la spirometria semplice esce nella norma ma io quando salgo le scale ho salite ho il respiro come se ho fatto una corsa e sto curando lo broncospasmo e i poblemi alle gambe sono nati nel 2013 dopo che mi e venuto come una scossa di corrente in testa e mi si e addormentata tutta la parte dx poi mi anno ricoverato per tia e poi dimesso con ipostenia e parestesia arto dx solo che oggi i dolori sobo passati pure a sx con bruciore al piede…grazie per la sua risp.

  17. Gentile dottore . Vorrei un parere ho fatto la visita a l inps e mi e stato riconosciuto il 50% .ho subito due interventi di ernie cervicali c3 c4 e c 5 c6 e asteofitosi sono stato ricoverato per una emipostenia dx con dimissioni di parestesia e ipostenia arto dx che a distanza di due anni mi a colpito pure la gamba sx e nn riesco a camminare per perdita di forza e sono in attesa visita neurologica, ho un enfisema ai due polmoni piu 2 noduli da 5. operato di ernia jatale e sono in attesa per intervento sinusite cronica…la ringrazio per in suo parere.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      Ad “occhio”, potrebbe essere stato valutato al ribasso, ma in casi simili una valutazione affidabile può essere fatta solo sottoponendo il paziente a visita medico legale e visionando integralmente la documentazione.
      Infatti la valutazione viene effettuata anche in rapporto alla gravità delle infermità e nel suo caso specifico occorre valutare l’intensità dell’ipostenia e del deficit deambulatorio che sicuramente rappresentano le infermità più importanti.
      Il suo caso può essere inquadrato in questa indicazioni tabellari, almeno per il problema deambulatorio:
      7333 PARAPARESI CON DEFICIT DI FORZA GRAVE O PARAPLEGIA ASSOCIATA O NON A DISTURBI SFINTERICI 100%
      7334 PARAPARESI CON DEFICIT DI FORZA LIEVE 31%-40%
      7335 PARAPARESI CON DEFICIT DI FORZA MEDIO 51%-60%

      In sostanza può essere individuata una qualunque percentuale compresa tra 31% e 100% in rapporto alla gravità e questo può essere valutato solo con visita “dal vivo”.
      Per ciò che riguarda l’enfisema polmonare, ciò che è veramente valutabile è il deficit ventilatorio, cioè la eventuale riduzione della funzionalità dei polmoni. In questo caso l’esame da effettuare è la spirometria, eventualmente anche con la DLCO (misurazione della diffusione alveolo capillare) che non so se lei ha fatto o se, pur avendolo fatto, ha documentato una capacità ventilatoria non molto alterata o addirittura normale.
      Le altre 2 infermità sono sicuramente meno importanti quanto a percentuale riconoscibile.

      Le posso solo consigliare di recarsi presso un patronato ben organizzato per valutare la possibilità di un ricorso giudiziario; il medico consulente del patronato, che dovrà valutare se sussistono i requisiti per il ricorso giudiziario, potrà consigliarla opportunamente in quanto avrà a disposizione la documentazione, e soprattutto lei, per farsi un’idea delle effettive difficoltà deambulatorie.

      Saluti
      Dott. Salvatore Nicolosi

  18. Salve gent.mo Dottor Nicolosi! Scrivo per chiederle qual’è secondo lei il grado di invalidità che mi spetta e se ovviamente ci sono le condizioni per essere dichiarato invalido. Sono in attesa di visita di revisione dell’invalidità, che mi è stata riconosciuta dopo aver avuto il linfoma, la percentuale era del 100%, ho già effettuato invece la revisione dell’handicap e ho già ricevuto il verbale, mi è stato confermato l’handicap senza revisione.
    Riporto qui tutta la mia situazione clinica:
    Relazione della Reumatologa: Si certifica che il Sig. Nicola è affetto da grave spondiloartrosi cervicale secondaria. Storia clinica: Nel 2000, all’età di 10 anni, diagnosi di Istiocitosi X presso l’Ospedale S. Orsola di Bologna. Le indagini di diagnostica per immagini evidenziano lesione osteolitica della V cervicale. Effettua chemioterapia a base di Vinblastina, in associazione a terapia corticosteroidea a dosaggio immunosopressivo che porta remissione della malattia. Comorbidità: Pregressa esofagite per cui necessita di terapia a base di inibitori di pompa protonica. 2013 diagnosi di Linfoma di Hodgkin, trattato con chemioterapia (schema ABVD), attualmente in remissione completa, in follow-up.
    Attualmente il sig. Nicola lamenta deficit di forza dell’arto superiore sn, sintomatologia dolorosa in regione cervicale e deltoidea sn. All’esame obiettivo è presente importante limitazione nei movimenti di rotazione e inclinazione del capo, dolorabilità evocata alla palpazione del muscolo trapezio a sn, deficit di abduzione dell’arto superiore sn. L’esame RX e Rm della colonna cervicale effettuati di recente mostrano vertebra a blocco c4-c5-c6 e discopatia c6/c7, spondilouncoartrosi e artrosi interapofisaria, scoliosi destro-convessa e rotazione assiale dei metameri. E’ in programma una valutazione fisiatrica per effettuare rieducazione funzionale e recupero della motilità. Non vi è dubbio che i gravi esiti della patologia cervicale sofferta in età infantile interferiscano, a causa della sintomatologia dolorosa e delle limitazioni meccaniche, con le normali attività della vita quotidiana riducendo le capacità funzionali del sig. Nicola. Non vi è dubbio inoltre che le importanti comorbidità influenzano la condizione fisica e psichica del sig. Nicola, e la qualità della vita.

    Relazione fisiatra: Rachide rigido nei movimenti globali flessione, estensione e rotazione sn limitate per oltre 2/3 del Rom, rotazione dx e lateroflessione limitate per 1/4, algia alla mobilizzazione attiva e passiva, lieve epispinalgia digito pressoria, marcata contrattura della muscolatura paravertebrale e dei trapezi maggiore a sn, test di spurling negativo. limitazione funzionale antalgica della spalla dx prevalentemente nei movimenti di anteroflessione ed abduzione ai grandi estremi, arco di movimento doloroso a 90°, Test Jobe + per dolore e iposenia, Extrarotation – Lag – Sign+, Segno di Neer +.

    Attualmente assumo i seguenti farmaci: Lucen 40mg per l’esofagite, Exinef per i dolori reumatici, Natecal 1 cp dopo pranzo per l’osteopenia.

    Attendo un suo riscontro, sempre se le è possibile darmelo senza recarle disturbo.
    Distinti saluti
    Nicola P.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      La sue in effetti è una domanda la cui risposta è difficilmente affidabile; Niente disturbo, ma solo difficoltà dovuto alla distanza, nonostante lei abbia dato una serie di notizie piuttosto complete.

      Cercherò di darle una valutazione, ma con riserva di affidabilità.

      In relazione alla problematica cervicale, la patologia che in tabella può essere di riferimento è: ” 7002 – ANCHILOSI O RIGIDITÀ COMPLETA DEL CAPO IN FLESSIONE O IPERESTENSIONE” con percentuale riconoscibile compresa tra il 61% e il 70%. Nel suo caso specifico, considerando una riduzione dei movimenti globalmente di circa la metà, la valutazione della commissione potrebbe andare tra il 30% e il 40%.
      La spalla, pur avendo problematiche dolorose importanti, passivamente sembra che abbia una riduzione dei movimenti probabilmente di circa 1/4; considerando la menomazione “7215 – ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI SPALLA SUPERIORE AL 70% IN POSIZIONE FAVOREVOLE” per il quale è prevista un’invalidità del 25%, credo che non si possa andare oltre l’11%.

      Circa il linfoma, non posso in effetti dare una valutazione, in quanto per i tumori, si va dall’11% al 100%, in rapporto a prognosi, trattamento, esiti funzionali, etc. IN realtà però nella tabella esiste la voce “9319 – LINFOMI LINFOBLASTICI (NON HODGKIN)”, non esattamente quindi la stessa cosa, ma usando il criterio analogico potrebbe essere quello il riferimento. Molte commissioni però preferiscono fare valutazione standard considerandolo come una leucemia, quindi valutando il massimo possibile nell’immediato, poi riducendo negli anni successivi, a volte al di sotto il 74%, a volte al di sopra. Su questo tipo di valutazione poi, se è l’INPS a fare la revisione, pesa la tabella delle linee guida INPS per la valutazione del’invalidità civile (la trova in QUESTA pagina) in cui sono presenti le voci:
      LINFOMA DI HODGKIN STADI I e II IN REMISSIONE COMPLETA ==> 11%-30%
      LINFOMA DI HODGKIN STADI III e IV IN REMISSIONE COMPLETA ==> 31%-50%.

      Come vede non è semplice.
      Per la somma con metodica a scalare poi, usando i valori minimi che ho indicato si ottiene una percentuale di circa il 45%, usando i valori massimi si ottiene il 75%, come vede una forbice molto ampia.

      Saluti.

      1. Gentilissimo Dottor Nicolosi, la ringrazio per il tempo dedicatomi.. Attendo il verbale della commissione, poi si vedrà il da farsi.. Grazie Buone feste e buon lavoro Nicola

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      E’ vero, mi ero dimenticato, ma forse è stato un lapsus freudiano.
      La sindrome delle apnee notturne non è tabellata e quindi la commissione deve usare il criterio analogico che lascia sicuramente spazio a incertezza valutativa.
      Non esiste in realtà una indicazione ufficiale, ma nemmeno ufficiosa.
      Da ciò che si “sente” in giro, secondo le regioni e le commissioni, si va da 20% a 40% nelle forme molto severe non ben compensate dalla CPAP.
      Io non mi azzardo a fare previsioni.

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  19. Salve sono roberto ed ho 38 anni chiedo GENTILMENTE un parere sulle mie patologie e se con queste ho la possibilità di usufruire della pensione d’invalidità civile:Sono stato operato al cuore per ” COMUNICAZIONE INTERATRIALE”,HO UN TIMPANO FORATO CON OTITE CRONICA,SOFFRO DI APNEE NOTTURNE GRAVI “58 AD UN’ORA”,MI HANNO RISCONTRATO CON DELLE RADIOGRAFIE ALLA SCHIENA IL PROBLEMA L1, L5, L4che sinceramente non ho capito ancora cosa significano,e L’ULTIMO ANELLO CHE COLLEGA L’OSSO SACRO SCHIACCIATO,con dei dolori schienali micidiali,cosa ne pensa un GRAZIE ANTICIPATO

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Impossibile risponderle con precisione in quanto la documentazione deve essere visionata integralmente e il paziente deve essere visitato.
      Per farle capire però posso darle delle indicazioni.
      L’intervento chirurgico per correzione di “COMUNICAZIONE INTERATRIALE” di per se non è invalidante, in quanto è servito a ripristinare una migliore funzione cardiaca; può essere invalidante l’esito, cioè ciò che è residuato all’intervento, ad esempio una dilatazione delle cavità cardiache, una riduzione della funzione di pompa cardiaca, una alterazione valvolare, etc. In questo caso gli esami strumentali, tipo ecocardiogramma, può essere utile a documentare la cardiopatia reisiduata all’intervento.
      L’otite cronica monolaterale con timpano aperto è valutabile solo il 10% e da sola non è valutabile in quanto inferiore all’11%; in questo caso anche una lieve ipoacusia (menomazioni concorrenti) può fare raggiungere il minimo dell’11% (quindi serve esame audiometrico).
      Sul problema della colonna non posso assolutamente fare una valutazione precisa. Le posso solo far notare che l’anchilosi di rachide lombare, cioè il blocco completo o quasi della zona vertebrale lombare, è valutabile il 31-40%. Se esiste un residuo di movimento della colonna, questa percentuale si riduce proporzionalmente.
      Come vede non è facile neppure visitando il paziente, figuriamoci a distanza.

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  20. Buongiorno,
    mi è stata diagnosticata : Sclerosi multipla in trattamento farmacologico. Codice DM 5/2/92. 7335 .Codice ICD9. La Commissione medica mi ha riconosciuto : Invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34 al 73 per cento ( art.2 e 13 L. 118/71 e art. 9 DL 509/88. Percentuale: 70 per cento. Disabilità rilevate: 08 – Neurologiche. Chiedo se ho benefici sul luogo di lavoro ( sono insegnante) e quali conseguenze per la patente.Grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Art. 21 della legge 104/92:
      21. Precedenza nell’assegnazione di sede.
      1. La persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 10 agosto 1950, n. 648, assunta presso gli enti pubblici come vincitrice di concorso o ad altro titolo, ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.
      2. I soggetti di cui al comma 1 hanno la precedenza in sede di trasferimento a domanda.

      Però serve essere riconosciuti soggetti con handicap, quindi occorre presentare, se non l’ha già fatto, l’istanza per la legge 104/92. Se ha fatto caso, l’articolo 21 parla solo di “persona handicappata”, quindi eventualmente basta anche il riconoscimento di soggetto con handicap art. 3, comma 1.

      Per ciò che riguarda la patente, dipende …
      Intendo dire che se dovesse essere chiamato a visita presso la Commissione Medica per le patenti di guida, verrebbe valutato il deficit neurologico attuale e la sua compatibilità con una guida priva di pericoli per il conducente o altri. Se venisse comunque riconosciuta la compatibilità sicuramente però verrebbe indicata revisione una in tempi più brevi rispetto agli usuali 10 anni, 2-3 anni credo.

  21. Buongiorno, avrei cortesemente bisogno di avere un’idea riguardo la possibilità di avere un’invalidità per i problemi che ora descrivo:

    1. eptite c cronica attiva genotipo 1b carica virale 2.750.000.

    2. 3 ernie cervicali
    3. Iperplasia endometriale ( da quando avevo 38 anni sono sottoposta alla somministrazione giornaliera di ormoni tramite Mirena, una spirale medicata, l’alternativa era togliere l’utero )

    Ho 47 anni.
    Mille grazie sin d’ora, non sono pratica di queste cose e non so proprio come fare per capire se ho diritto a qualcosa oppure no.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.

      In realtà non sono in grado di fare una valutazione corretta a distanza, ma posso darle alcune informazioni.

      L’epatite cronica attiva è valutata, nella tabella del DM 05/02/1992, il 51%, ma in realtà si riferisce ad una condizione con elevazione delle transaminasi, alterazioni del protidogramma, alterazione ecostrutturali significativa, etc. Altrimenti la percentuale riconoscibile può tranquillamente essere più bassa, anche parecchio; in ogni caso la carica viremica non ci dice nulla.

      Per le ernie cervicali ciò che conta non è la loro presenza ma l’incidenza funzionale sulla capacità lavorativa; saltuari dolori al collo e/o stati vertiginosi in pratica non vengono neppure presi in considerazione.

      L’iperplasia endometriale è considerata una condizione a richio per neoplasie e contemporaneamente può provocare dismenorrea con perdite ematiche anche abbondanti. Non esiste nella tabella questa menomazione ma comunque il rischio di insorgenza di neoplasia non viene valutato percentualisticamente, la dismenorrea abbastanza poco e comunque solo se provoca riconosciute e marcate anemie.

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  22. Buongiorno,

    desidero sapere se mi conviene richiedere l’invalidità civile e soprattutto, quali benefici otterrei.

    1) operato per rottura tendine d’achille (sett. 2013)
    2) operato per protesi totale anca sinistra (aprile 2014)
    3) apnee notturne
    4) portatore di occhiali (x vista)
    5) protesi dentarie con nr. 8 denti in ceramica.
    6) iperteso

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      vediamo con ordine:
      1) operato per rottura tendine d’achille (sett. 2013) ==> non importa che ci sia stata un’operazione, quel che conta è la mobilità del piede; si tratta di menomazione non valutabile in assenza di visita medico-legale
      2) operato per protesi totale anca sinistra (aprile 2014) ==> come da tabella, 31-40%
      3) apnee notturne ==> patologia di entità lieve, media, grave? Non valutabile se non si visiona tutta la documentazione relativa a questa patologia
      4) portatore di occhiali (x vista) ==> non importa che si portino occhiali; ciò che conta è il residuo visivo dopo correzione con lenti; ad esempio io porto vetri da 5 diottrie, in media, ma con gli occhiali vedo 10/10 e quindi la mia invalidità è zero percento;
      5) protesi dentarie con nr. 8 denti in ceramica ==> zero percento
      6) iperteso ==> una ipertensione semplice è valutabile al massimo l’11%.

      In conclusione ritengo che la percentuale riconoscibile non sarebbe elevata, ma comunque, per una valutazione affidabile, è indispensabile sempre visitare il paziente e visionare tutta la documentazione medica; via internet è impossibile.

      Circa i benefici ottenibili alle varie percentuali, può consultare QUESTA pagina.
      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  23. Buonasera dottore vorrei un suo parere per quanto riguarda mio marito. lui ha tutte due i piedi piatti e il suo lavoro di magazziniere lo tiene in piedi nove ore al giorno. Scarica e carica camion. Alla sera ha dolore e piedi gonfi. Inoltre è iperteso , 52 anni di età, porta gli occhiali ed ha anche gli occhi secchi, inoltre ha la chiusura delle arcate dentarie deviata. Potrebbe chiedere ed ottenere assegno ordinario di invalidità ? Grazie in anticipo.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.

      Non credo ci siano i requisiti.
      La valutazione viene fatta considerando le capacità lavorative specifiche, cioè l’incidenza funzionale delle sue patologie sulle occupazioni confacenti alle sue attitudini.
      1) Ll piattismo dei piedi è comunque valutato abbastanza “poco”, tranne in casi estremi; oltretutto probabilmente era già presente prima di iniziare a lavorare, e pertanto di regola non viene valutato;
      2) l’ipertensione arteriosa in pratica non viene neppure valutata in quanto si ritiene che la sua incidenza sulle capacità lavorative non sia significativa;
      3) portare gli occhiali non incide sulle capacità lavorative, soprattutto in un lavoro come quello di suo marito; in ogni caso non conta la necessità di correzione con occhiali, ma il visus “corretto” cioè come si vede dopo che si indossano gli occhiali;
      4) l’occhio secco, che può essere opportunamente trattato con appositi colliri, non incide su questo tipo di attività lavorativa.
      5) anche la “chiusura delle arcate dentarie deviata” non incide su questo tipo di attività lavorativa.

      Sono spiacente di disilluderla, ma se vuole potrà chiedere un parere ad un medico esperto in medicina legale della sua città.

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  24. ps dimenticavo sono affetto anche da : PANIPOPITUITARISMO ; ed da ipotiroidismo ; non so se valgono pure per la % d’invalidita’ ….
    PS
    ed inoltre , so che non centra nulla ma sono stato operato anche 3 volte per craniofaringioma … ed ho effettuato anche diverse sedute di gamma knife …
    con queste patologie posso riuscire ad ottenere il 100% ??? GRAZIE ANCORA !

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      A quanto capisco, in realtà la maggior parte dei problemi sono esiti dell’intervento di craniofaringioma.
      Il diabete insipido e l’ipotiroidismo dovrebbero essere correlati al panipopituitarismo, così come il deficit campimetrico dovrebbe essere correlato al pregresso craniofaringioma o agli esiti chirurgici e/o radioterapici.

      Le possibilità sono buone, soprattutto se l’ultimo intervento è recente, ma dovrà documentare molto bene gli esiti descritti.

      Saluti

      1. ok ! grazie tante ! gentilissimo ! buona serata ! ps cmq si l’ultimo intervento è stato nel novembre 2012 , con la GAMMA KNIFE ; che ahime’ essendo vicino al chiasma ottici mi ha provocato delle alterazioni alla vista …
        visto che è stati irradiato il craniofaringioma che si trova tra il chiasma ottico e l’ipofisi ! 🙁
        cmq tutto sommato tt bene … cmq ancora tante grazie e buona serata ! 😉

  25. BUONGIORNO , mi potreste aiutare a capire la percentuale di invalidità che mi toccherebbe ??? ed il calcolo da fare , per queste patologie , di cui sono affetto ??? GRAZIEEEEE

    ALLORA I DEFICIT SONO :

    APPARATO ENDOCRINO
    9308 DIABETE INSIPIDO RENALE 46% (FISSO)

    APPARATO URINARIO
    6479 RENE MULTICISTICO 21% (FISSO)

    APPARATO VISIVO
    5011 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN ALTO 5% (FISSO)

    5031 PERDITE DEL VISUS MONO E BINOCULARI
    (PUNTEGGIO COME DA TABELLA) 3%

    5026 RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO (min.31% – max.40%)
    RESIDUO FRA 10° E 30°
    IN ENTRAMBI GLI OCCHI

  26. Dati anamnestici: PRECEDENTI RICONOSCIMENTI : ANAMNESI : RICONOSCIMENTO I.C.
    PERCENTUALE 55% IN DATA 09/05/2011 PER DISTURBO SCHIZOFRENICO CON UMORE disturbo del comportamento
    DEPRESSO ED ANSIA, DISTURBO DA SONNAMBULISMO, LIEVE IPERCIFOSI DORSALE IN INIZIALE
    SPONDILOARTROSI, INIZIALE MENISCOSI GINOCCHIO DX SEGUITO DAL CSM DAL 2000 CON
    DISCONTINUITA’, DEFLESSIONE DEL TONO TIMICO CON NOTE MALINCONICHE, SENTIMENTI DI
    INADEGUATEZZA. FIBROMIALGIA. PRECEDENTE ESPERIENZA LAVORATIVA COME OPERAIO.
    ATTUALMENTE IN CORSO CONTRATTO TRIMESTRALE COME ADDETTO PULIZIE. POSSIEDE
    PATENTE DI GUIDA.
    Esame obiettivo: BUONE CONDIZIONI GENERALI. PESO KG 110, ALTEZZA CM 184. LUCIDO,
    ORIENTATO T-S. TONO UMORE DEFLESSO. PP E DEAMBULAZIONE AUTONOMI.
    Accertamenti disposti:
    Documentazione acquisita: REL. CSM DEL 6/3/13, RX GINOCCHIA DEL 16/1/13, EEC DEL 4/12, REL.
    REUMATOLOGICA DEL 02/13, RX L-S DEL 01/2013
    Parere dell’esperto:

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.

      Cominciamo con la “lieve ipercifosi dorsale con iniziale spondilartrosi”: non è valutabile in quanto è sicuramente invalidante in misura inferiore all’11%; anche la “lieve meniscosi” non raggiunge dignità di patologia invalidante in modo significativo.
      La fibromialgia non è presente in tabella e molte commissioni tendono a non valutarla.
      Per ciò che riguarda il “disturbo schizofrenico …” e correlati, in questi casi viene effettuata una valutazione complessiva sulla scorta della gravità dei sintomi, dell’efficienza della terapia e della frequenza di riacutizzazioni; credo che la Commissione lo abbia inserito in una fascia compresa tra il codice 1208, con percentuale del 31-40%, e il codice 1210 con percentuale del 71/80%.
      Non sono in grado di affermare se questa valutazione è errata o corretta.
      Le valutazioni a distanza sono difficili e spesso scorrette. Meglio far visionare la documentazione ad un medico-legale.

      Saluti
      Dott. Salvatore Nicolosi

  27. Salve dottore, vorrei sapere cosa riconosce la legge, (104 ed invalidità civile) ai soggetti affetti da pattern di Brugada, o peggio ancora da coloro affetti da Sindrome di Brugada.

    Cordiali saluti

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Per ciò che riguarda l’invalidità civile, occorre preliminarmente dire che questa patologia non esiste nella tabella, quindi si utilizza il criterio analogico, cioè un criterio che in fondo lascia parecchio spazio a personalismi valutativi.
      Personalmente non ho mai assistito soggetti con S. di Brugada, ma le indicazioni che possono essere ritrovate su qualche testo (rare), indicano percentuali comprese tra il 10% e il 45% in rapporto ad anamnesi personale positiva per episodi critici, alla loro eventuale gravità e ripetitività e a secondo se è stato impiantato ICD. Per la verità sul web si trovano anche percentuali più alte, ma forse era stata accopiata anche una sindrome depressiva reattiva ed altre infermità minori.
      Per ciò che riguarda la legge 104/92, all’articolo 3 comma 3 si legge che il soggetto con handicap grave è colui che si trova in una condizione patologica tale da … rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione”.
      La S. di Brugada mette a rischio la vita del paziente, ma difficilmente si può affermare che rende necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale.

      Saluti.

  28. sono una donna 35 anni e sofro di diabeto uso pastick e uso pastichi per teroied .possa essere valutata la mia invalidita civil ? io sono casalingua

    1. Salvatore Nicolosi

      Una percentuale di invalidità sicuramente verrebbe concessa, ma una valutazione anche approssimativa può essere fatta solo visionando tutta la documentazione specialistica.

      Saluti

      Dott. Salvatore Nicolosi

        1. Salvatore Nicolosi

          Nuovamente buonasera.
          In genere i patronati, soprattutto i più grossi, hanno delle convenzioni con medici esperti o specialisti in medicina legale che potranno dare un consiglio; non sono sicuro che sia gratuito, dipende da città e città e dal patronato, ma eventualmente le tariffe sono molto più calmierate.

          Saluti

  29. Salve volevo sapere con una miopia elevata e diabete mellito tipo 2 si puo essere iscritte nelle categorie protette e se si ha diritto ad una percentuale di invalidità.
    Al 2007 la miopia era questa
    occhio dx sf -11 50 / cil -125/ asse 175
    occhio sx sf -9 50 / cil -175 / asse 180
    questi i dati sul responso dell’oculista, non faccio un controllo dal 2007
    età 45 anni
    grazie
    Luciano

    1. Salvatore Nicolosi

      Buongiorno.
      Come ho già risposto precedentemente ad altri, la patologia oculistica non viene valutata secondo la necessità o l’intensità di correzione necessaria, ma secondo il visus residuo dopo opportuna correzione con lenti, non importa se i classici occhiali o lenti a contatto. La tabella dell’invalidità, quella in questa pagina, indica percentuali valutative sulla scorta del “visus corretto”, a cui eventualmente si può aggiungere qualcos’altro se coesistono altre patologie dell’occhio, ad esempio il glaucoma. Nel suo caso lei non indica questa essenziale informazione, quindi, se la visione con le lenti è buona, la percentuale ottenibile potrebbe essere 0% (zero percento) o comunque inferiore all’11% e quindi non significativa. Ricordo ancora che le menomazioni non in cocorrenza con altre sullo stesso organo o apparato che non raggiungono la percentuale dell’11%, non entrano a far parte dell’invalidità complessiva.

      Per ciò che riguarda il diabete, anche in questo caso mi è impossibile fare una valutazione, nemmeno approssimativa.
      Il diabete mellito infatti è una patologia la cui percentuale di invalidità riconoscibile dipende da parecchi fattori: compenso o scompenso, presenza di complicanze oculistiche (retinopatia diabetica), presenza di complicanze neurologiche (neuropatia diabetica), complicanze renali (proteinuria, insufficienza renale), micro e macroa-angiopatia, etc.
      Per tale motivo è teoricamente valutabile tra il 5% e il 100%.

      Per avere una valutazione corretta è opportuno che lei faccia visionare la sua documentazione ad un medico in carne ed ossa esperto in medicina legale.
      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

      1. Ho letto la sua risposta molto chiara e come da consiglio mi rivolgerò ad un medico esperto di medicina legale.
        Grazie e cordiali saluti
        Luciano.

        chiedo scusa per aver risposto sul post errato

  30. Buongiorno
    sono stato operato nel ’95, con esito incerto, nel ’09 con esame istologico di xantoastrocitoma pleomorfo, ed ora aprile ’13 sembra che si sia ripresentato, sto in attesa di effettuare una spect cerebrale e sto in cura per l’epilessia. Non so se facendo la domanda di invalidità civile che percentuale potrei avere e quali sarebbero gli eventuali pro e contro della stessa ( specialmente per la patente B). Restando in attesa di una risposta la saluto.

    1. Buongiorno.
      Se c’è una recidiva, con necessità di ulteriore intervento chirurgico, potrebbe ottenere una percentuale maggiore dell’80%, naturalmente documentando tutto puntigliosamente.
      In genere non esistono “contro” al riconoscimento di una percentuale di invalidità, anche perchè è lei che eventualmente dovrebbe farne valere il peso, se vuole e se le conviene.
      Per ciò che riguarda la patente B, dipende. In effetti in alcune città vengono monitorate tutte quelle invalidità che “potrebbero” essere incompatibili con la conduzione di un’autovettura, e questo, se mi permette, ha una funzione importante di salvaguardia della sicurezza sia del conducente che degli altri automobilisti.
      Ad un mio assistito è accaduto di essere chiamato a visita dal servizio di Medicina Legale dell’USL perchè nel verbale era segnalata una importante neuropatia agli arti inferiori che poteva interferire con il corretto uso dei pedali.
      In via teorica quindi, se nel verbale dovesse essere inserita una infermità teoricamente incompatibile con la guida, potrebbe essere chiamato a visita di controllo, ma non sono in grado di dare certezze, nè nel senso di rassicurarla, nè nel crearle una preoccupazione.

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi

  31. Buonasera,
    mi sono state diagnosticate le seguenti patologie: anacusia dell\’orecchio dx; oculorinite allergica e asma bronchiale allergica; prolasso delle valvole mitrale, aortica, tricuspidale di grado lieve; esofagite da reflusso.
    Lei crede che ci siano le condizioni per ottenere una invalidità civile superiore al 45%?
    La ringrazio, cordiali saluti

    1. Buongiorno.
      Via internet è difficile rispondere con certezza, anche perchè, al di la di queste scarne informazioni, occorrerebbe visionare attentamente la documentazione medica specialisticae visitare il paziente.
      Comunque proviamo a fare un calcolo moooolto approssimativo (le “o” in più non sono un errore).
      1) La sordità monolaterale è valutabile il 15%;
      2) la patologia cardiologica, indicata come “lieve”, è sicuramente inquadrabile nella classe funzionale NYHA pià bassa, quindi la prima, quindi la percentuale prevista è 21-30%;
      3) l’asma allergico “estrinseco”, cioè provocato da allergeni esterni all’organismo, è valutabile il 21-30% (ma bisogna produrre prove allergiche e prove funzionali respiratorie che dimostrino la reversibilità farmacologica dell’ostruzione bronchiale – il medico di famiglia saprà eventualmente valutare la documentazione in questo senso);
      4) l’esofagite da reflusso non è considerata invalidante.
      Quindi alla fine, utilizzando il cosiddetto calcolo “a scalare”, previsto dalla normativa, si dovrebbe ottenere una percentuale compresa tra il 46% e il 55%.
      Naturalmente questo calcolo è molto grossolano e non tiene conto di eventuali carenze documentali. Utile fare valutare la documentazione da un medico esperto in medicina legale.

      Saluti.
      Salvatore Nicolosi

      1. Ho letto la sua risposta molto chiara e come da consiglio mi rivolgerò ad un medico esperto di medicina legale.
        Grazie e cordiali saluti
        Luciano.

  32. Buongiorno,
    nel 2006 a seguito di un infortunio sul lavoro mi è ststa riconosciuta dall”inail un’invalidità lavorativa del 27% per “esiti di trauma perforante con cataratta traumatica in occhio dx v.n.1/10 e v.c.2-3/10,pseudoafachia monoculare con esiti di glaucoma secondario,disturbo post-traumatico da stress cronico”.Inoltre sono affetto da “colesterolemia ereditaria” riconosciuta dall’ ASL.Che percentuale di invalidità civile mi spetta?
    Grazie.

    1. Buonasera.
      Non siamo molto al di la, considerando che
      1) per la cecità completa in un occhio viene riconosciuta una percentuale del 30%;
      2)l’ipercolesterolemia non è considerata invalidante in quanto non incide sulle capacità lavorative,
      3) il disturbo post-traumatico da stress non è presente nella tabella e quindi verrebbe valutato eventualmente, forse, come una forma depressiva, ma solo se esistono certificazioni neuropsichiatriche adeguate; quella INAIL è meglio non utilizzarla.
      Una percentuale globale precisa non posso indicarla, sarebbe scorretto in quanto si deve sempre visitare il paziente, ma sicuramente il 50% non può essere superato (abbondando).
      Saluti.
      Salvatore Nicolosi.

  33. buonasera io è da 4 anni che ho il morbo di crohn, curato con cortisone e mesalazina , ho anche la spondiloartrite sieronegativa,ovaie policistiche, rachidi ed emorroidi.ho avuto ed ho ancora oggi problemia svolgere qualsiasi attività infatti per un paio di mesi ho fatto fisioterapia, magnetoterapia,ma davano solo un piccolo sollievo.io volevo sapere siccome ho fatto 2 anni fa la visità per l’invalidità con tutta la documentazione medica e certificati dai medici, e mi hanno respinto scrivendomi che non ho niente anzi per il crohn mi hanno messo categoria infettiva, cosa che non è.volevo sapere è possibile che non devono riconoscere almeno la malattia ovvero il morbo di crohn, io sto molto male, dolori alle articolazioni a volte insopportabili, ho 2 figli piccoli e tante volte non riesco neanche a prnderli in braccio, anzi l’ultimo arrivato oltre che desiderato è stato consigliato sia dal reumatologo che dal chirurgo di avere una gravidanza perchè mi aiutava, anche perchè con i farmaci che dovevo prendere non potevo al momento fare figli.spero che mi dia una risposta lei.cordiali saluti la ringrazio

    1. Buonasera.
      Mi dispiace per la sua situazione, ma, perdoni la franchezza che spero serva a capire meglio, a volte i pazienti hanno una percezione assolutamente falsa della documentazione in loro possesso e pensano che raccontando le loro problematiche di salute la commissione valuti favorevolmente.
      La commissione per l’accertamento dell’invalidità ha il compito di valutare secondo le indicazioni contenute nella tabella del Decreto Ministeriale 05/02/1992 e comunque nulla viene riconosciuto se non adeguatamente documentato da certificazioni specialistiche, meglio se di strutture pubbliche.
      Inoltre la stessa malattia viene valutata con percentuali diverse in rapporto alla gravità della stessa; per capirci, il diabete ad esempio può essere valutato dal 5%, in caso di forme controllate con solo dieta, al 100% nelle forme gravi, scompensate, con complicanze severe tipo retinopatia angiopatia, insufficienza renale , etc.
      Torniamo alle sue malattie.
      Il Morbo di Crohn è una patologia prevista dalla tabella con percentuale variabile dal 15% al 70%; la percentuale viene decisa sulla scorta delle eventuali complicanze, quindi malassorbimento, anemia, etc., e inquadrandola in una classe funzionale di gravità:

      I CLASSE – la malattia determina alterazioni lievi della funzione tali da provocare disturbi dolorosi saltuari, trattamento medicamentoso non continuativo e stabilizzazione del peso corporeo convenzionale (rilevato dalle tabelle facenti riferimento al sesso ed alla statura) su valori ottimali. In caso di trattamento chirurgico non debbono essere residuati disturbi funzionali o disordini del transito.

      II CLASSE – la malattia determina alterazioni funzionali causa di disturbi dolorosi non continui, trattamento medicamentoso non continuativo, perdita del peso sino al 10% del valore convenzionale, saltuari disordini del transito intestinale.

      III CLASSE – si ha alterazione grave della funzione digestiva, con disturbi dolorosi molto frequenti, trattamento medicamentoso continuato e dieta costante; perdita del peso tra il 10 ed il 20% del valore convenzionale, eventuale anemia e presenza di apprezzabili disordini del transito. Apprezzabili le ripercussioni socio-lavorative.

      IV CLASSE – alterazioni gravissime della funzione digestiva, con disturbi dolorosi e trattamento medicamentoso continuativo ma non completamente efficace, perdita di peso superiore al 20% del convenzionale, anemia, gravi e costanti disordini del transito intestinale. Significative le limitazioni in ambito socio-lavorativo.
      ———————————————–
      Quindi la documentazione specialistica deve puntare a permettere alla commissione una valutazione elevata.
      Per ciò che riguarda l’artrite sieronegativa, premesso che in via teorica potrebbe far parte delle complicanze non intestinali del morbo di Crohn, anche in questo caso occorre produrre documentazione specialistica adeguata e seriata (cioè non un solo certificato specilistico ma 3-4).
      Alla fine il consiglio è di produrre documentazione specialistica adeguata (comunque veritiera) per permettere alla commissione un sereno giudizio favorevole.
      Naturalmente occorre produrre una nuova domanda.
      Spero di aver chiarito qualche dubbio.
      Saluti.
      Salvatore NIcolosi
      Innanzitutto

      1. buongiorno dottore ho capito quello che mi vuole dire io volevo chiederle per quanto riguarda la categoria del morbo di crohn oltre al giudizio della commissione può essere utile una relazione del mio chirurgo della mia situazione,le spiego quando feci io la visita il chirurgo non m i feci nessuna relazione in quanto secondo lui c’era scritto tutto nella cartella clinica. poi per quanto riguarda la spondiloartrite dovrei farmi fare una relazione dal reumatologo oltre al certificato? le chiedo tutte queste informazioni dato che ora dovrei fare nuovamente tutte le visite colonscopia,visita dal reumatologo per poi presentare nuovamente la domanda.spero che sono stata chiara grazie mille anticipatamente.

        1. Si, certamente; se il chirurgo e lo specialista reumatologo faranno una relazione sulle sue reali condizioni, la commissione dovrebbe essere messa in grado di giudicare più favorevolmente e più correttamente.
          Saluti
          S. N.

  34. Buonasera,ho subito un’operazione a causa di una lesione totale del tendine brachiale del braccio non dominante,vorrei sapere quale è il punteggio per la tabella dell’invalidita’ civile. grazie Alessandro da Genova

    1. Buonasera.
      Impossibile rispondere se non si procede a visita.
      Intendo dire che la valutazione non viene fatta sulla scorta della patologia in se, ma sulla scorta del deficit funzionale conseguente; ad esempio si valuta l’eventuale riduzione dei movimenti del gomito e/o della spalla e/o della mano.
      Ma comunque non può trattarsi di percentuale molto elevata, visto che “l’anchilosi o rigidità di gomito superiore al 70°” è valutata solo il 35%.
      Suppongo, anzi spero, che il gomito non sia in una condizione così compromessa.
      Saluti
      S. Nicolosi

  35. Buongiorno,
    sono affetto da Amiloidosi ad interessamento renale e Sindrome da Iper Igd.devo stare costantemente sotto controllo. ho lavorato per 15 giorni come postino e ho dovuto interrompere perchè finito in ospedale per aumento valori. Ho chiesto al mio medico se nel frattempo potessi fare un pò di palestra e ha risposto di no.
    Racconto tutto questo perchè mi sento leggermente in crisi. Che speranza ho di aver riconosciuto uno stato di assistenza per questa invalidità.
    Chiedo scusa x il quasi sfogo e aspetto risposta.
    Saluti.

    1. Buonasera.
      L’unica possibilità è il riconoscimento dell’invalidità civile.
      Questa potrebbe servire per 2 motivi:
      1) se la percentuale riconosciuta è maggiore del 46% si ha diritto all’iscrizione nelle liste della massima occupazione come disabile; le aziende, assumendo un disabile, hanno dei benefici previdenziali, cioè pagano meno contributi. Dipende poi dalla realtà territoriale specifica; in alcune regioni diventa più facile trovare lavoro, in altre no; certamente il lavoratore dovrà fare i conti con le difficoltà provocate dalla propria malattia, ma occorre stringere i denti e sperare di non avere il colpo di sfortuna descritto.
      2) se l’invalidità riconosciuta è maggiore del 74% spetta un assegno mensile di circa 160 €, sempre che non si superano i limiti di reddito (cosa che peraltro ci farebbe felici)

      Nel caso specifico devo dire che la Commissione che dovrebbe giudicare la percentuale di invalidità potrebbe avere delle difficoltà valutative, in quanto la sindrome da iper IgD è abbastanza rara e l’amiloidosi provoca problematiche differenti da soggetto a soggetto; inoltre entrambe le malattie non sono presenti nella tabella dell’invalidità, quindi si deve procedere con criterio “analogico”, un sistema che certamente lascia spazio a valutazioni personalistiche non sempre francamente adeguate.
      Un aiuto specialistico potrebbe essere utile: un medico-legale.
      Qualche consiglio utile si trova nelle pagine indicate a questo link (se non è stato già fatto): http://medicinasociale.siracusae.it/invalidita-civile/
      Sauti e ancora a disposizione per chiarimenti
      S. Nicolosi

  36. Ho presentato domanda di revisione per 104 e invalidita’ civile. Risultato:mi hanno tolto la 104 e abbassato la percentuale di invalidita’ civile dal 50 al 40%. Come si spiega che non abbiano almeno riconfermato la percentuale di invalidita’ e addirittura abbiano avuto ripensamenti sulla 104? Forse dopo 10 anni le mie condizioni sono migliorate invece che peggiorare? Che fare?

    1. Buonasera.
      Non è il primo che vedo o di cui ho notizia, e probabilmente non sarà l’ultimo, anche perché in questo periodo noto una maggiore severità delle Commissioni nel valutare le patologie, spesso anche in modo ingiusto.
      Qualche volta la motivazione è da ricercare nella presentazione di una insufficiente documentazione specialistica (ovviamente non so se è il suo caso) o nella presentazione di documentazione troppo “datata”.
      Qualche volta la Commissione valuta in modo differente rispetto alla precedente perchè si tratta di patologie non presenti in tabella e quindi c’è spazio per valutazioni personalistiche.

      In ogni caso le possibilità in genere sono 2:
      1) il ricorso giudiziario; non esiste un ricorso amministrativo, ma si può ricorrere al Giudice del Lavoro; si tratta quindi di una causa che però si svolge con una metodologia particolare, in genere più veloce che può essere intentata entro 6 mesi dalla comunicazione del verbale;
      2) una domanda di aggravamento; l’aggravamento però deve essere dimostrato con documentazione specialistica di struttura pubblica successiva alla data della visita di invalidità precedente.

      Entrambe hanno delle difficoltà da superare.

      Consiglio di chiedere una consulenza ad un medico legale, magari di un Patronato che a volte è gratuita.

      Saluti.

  37. buongiorno mi scusi io sono nata con la sindrome di Klippel-Trénaunay,ho fatto richiesta di invalidità perchè ho provato a lavorare (ho 23 anni),sono cuoca,ma ho notato che mi uscivano ulcere cutanee sull polpaccio,di cui una sono 2 anni che combatto per chiuderla.La domanda non è stata accolta perche è una malatia rara,ho trovato su wikipedia un codice esenzione per la mia malatia è SSN RN1510,come posso far ricorso?mi spiego mi hanno detto di guardare se l asl riconosce la mia malatia ma io non me ne capisco molto e hai medici che l ho chiesto facendo anche visite specialistiche sono stati vaghi,spero che mi possa aiutare a trovare il mio codice se esistente.Oppure un consiglio su cosa posso fare,la ringrazio per il tempo x me speso.

    1. Buonasera.
      Il riconoscimento della malattia rara è una cosa, l’invalidità civile è un’altra.
      Il riconoscimento della condizione di soggetto affetto da malattia rara da diritto ad esenzione dal Tiket per le prestazioni inerenti la patologia e a questo dovrebbe provvedere la USL dopo aver valutato la documentazione specialistica (il codice RN 1510 è corretto).
      L’invalidità civile invece viene valutata secondo le indicazioni della tabella del DM 05/02/1992, mai aggiornata, in cui non esistono indicazioni percentualistiche per nessuna delle malattie rare, spesso neppure per malattie che rare non sono.
      In questi casi la Commissione valutante ricorre al cosiddetto criterio analogico, cioè cerca una somiglianza tra la patologia del richiedente e quelle inserite in tabella; altre volte invece utilizza un criterio “funzionale”, cioè cerca di valutare il deficit funzionale provocato dalla malattia non tabellata, anche in questo caso comunque cercando infermità “somiglianti”
      Per questo c’è un grande spazio per valutazioni “personalistiche”, che non sempre rendono giustizia delle difficoltà del richiedente. Non posso sapere perchè la domanda non è stata accolta, ma l’unico consiglio che posso dare, se non sono trascorsi 180 giorni dal ricevimento del verbale, è di rivolgersi ad un patronato “serio” per tentare un ricorso giudiziario, cioè far causa all’INPS. Il patronato, se serio come raccomando, metterà a disposizione gratuitamente un medico-legale che valutarà la sua documentazione medica e le sue patologie e potrà consigliare correttamente su quanto è opportuno e utile fare.
      Se i 180 giorni utili per la presentazione del ricorso sono già trascorsi, allora si può solo tentare una domanda di “aggravamento” che però deve essere dimostrato. Anche in questo caso un medico-legale potrà consigliare opportunamente.
      Saluti e ancora a disposizione per ulteriori chiarimenti.
      Nikol (alias S. Nicolosi)

  38. Buonasera, nel dicembre del 2010(all’età di 26 anni) sono stato operato di tiroidectomia totale per Carcinoma papillare LD1, carcinoma papillare LD2-3, carcinoma papillare LS1. Leggendo la tabella non ho trovato nessuna voce che riguardi la tiroidectomia totale, mi sa dire in base alla sua esperienza che invalidità mi spetterebbe?
    Nel ringraziarla porgo distinti saluti

    1. Buonasera.
      Il suo caso rientra in realtà in una casistica un po differente, trattandosi di un soggetto che piuttosto recentemente ha subito una tiroidectomia per una neoplasia maligna della tiroide.
      Su questo campo purtroppo c’è una certa variabilità valutativa che dipende dall’orientamento delle singole Commissioni e, perchè no, dalla sensibilità dei componenti alle tematiche oncologiche.
      Posso solo dirle che l’orientamento predominante, per lo meno dalle mie parti, è quello di una percentuale maggiore del 68%, ma spesso, viene superato il 74% (se non si è temporalmente molto lontani dall’intervento chirurgico). Naturalmente questa valutazione piuttosto elevata è concessa ma con revisione annuale, tanto che dopo 4-5 anni, se non insorgono nuove manifestazioni, viene ridotta al di sotto del 68% (50-60%).
      Saluti ed auguri

      1. Quindi se ho ben capito la Commissione medica che mi valuterà dovrà usare come metodo di valutazione le voci presenti per la Patologia Neoplastica? anche se tale neoplasia non è più presente a seguito dell’operazione.
        La ringrazio per le risposte celeri.
        simone

        1. Si, è proprio così. Per definizione, nel quinquennio successivo all’intervento chirurgico il paziente è considerato affetto da malattia neoplastica, anche se bisogna considerare che la prognosi può essere differente in rapporto al tipo di tumore, e questo è un’altro dei fattori che incide sulla valutazione percentualistica.
          Saluti

  39. Salve,
    ho 28 anni, sono stata operata circa 4 anni fa per un melanoma maligno con conseguente ampliamento e linfonodo sentinella.
    per fortuna è tutto negativo e faccio dei controlli semestrali.
    Ho richiesto a febbraio invalidità+104 e mi hanno riiconosciuto l’invalidità al 50% senza 104, secondo lei posso fare ricorso?
    ho delle possibilità per l’assegno ordinario di invalidità?
    Grazie, Claudia

    1. Buonasera.
      Non credo che un eventuale ricorso, che per giunta può essere solo giudiziario, potrebbe essere accolto. Infatti dopo 4 anni si può ritenere che si tratti di una patologia probabilmente guarita (anche se non “certamente” guarita). Al massimo la percentuale riconoscibile potrebbe essere il 68%, tanto quanto è utile per ottenere l’esenzione dai ticket sulle prestazioni specialistiche e di diagnostica. Ma in giudizio se non c’è un beneficio economico, la causa viene considerata irricevibile e il giudice potrebbe respingere comunque l’istanza.
      Per ciò che riguarda l’assegno ordinario di invalidità, a meno che ci sia una reale e grave incidenza sulla possibilità di compiere le ordinarie mansioni lavorative, l’istanza viene respinta. La normativa, più esattamente, richiede una “perdita di oltre i 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini”. Da come è stato descritto il quadro clinico, anche se mi manca il dato lavorativo e la zona anatomica dove è stato effettuato l’intervento, ritengo che l’istanza probabilmente verrebbe respinta.
      Saluti.

  40. buonasera, io ho diverse patologie croniche;tra le quali sarcoidosi al secondo stadio,prostatite cronica, reflusso gastroesofageo con ernia iatale. Mi hanno dato il 46% di invalidità ma sulla tabella di invalidità ho visto che la sarcoidosi ha come punteggio di invalidità il 41% e la prostatite ha un punteggio tra l’11 e il 20% mentre il reflusso gastroesofageo non è inserito in tabella. Ho inoltre un problema del quale i medici non riescono a decifrare la causa ho l’ematocrito sempre molto alto, sono stato sottoposto a salasso-terapia ma senza grossi risultati.. In base alle mie patologie lei pensa che posso fare un ricorso e sperare di avere un punteggio più alto del 46% dell’invalidità ?
    saluti Nicolò.

    1. Buonasera.
      Come purtroppo accade spesso, la risposta non è semplice.

      Nella tabella è effettivamente presente la “sarcoidosi in trattamento” come voce per il quale viene concesso il 41% di invalidità; ma è una voce “non voce”, nel senso che è applicabile ad un paziente il quale non ha importanti manifestazioni funzionali e che reagisce bene alla terapia.
      In effetti la sarcoidosi “polmonare” al I stadio risponde generalmente bene alla terapia, al II stadio meno bene, ma frequentemente in modo soddisfacente.
      In ogni caso, poichè la sarcoidosi è una patologia multisistemica, quindi non solo polmonare, è possibile che esistano delle problematiche funzionali anche a carico di altri organi. In questo caso generalmente le commissioni tengono conto (o dovrebbero tenere conto) di queste infermità applicando ulteriori voci della tabella.
      Anche nel caso dell’interessamento polmonare comunque è importante una valutazione funzionale con spirometria ed eventualmente DLCO per documentare il deficit ventilatorio.
      Per ciò che riguarda il problema ematologico, serve una diagnosi, altrimenti la commisione non sarà in grado di giudicare correttamente e, nel dubbio, concederà per questa infermità una percentuale insignificante.

      Dopo queste sicuramente insufficienti precisazioni, devo dire che da come è esposto il caso non c’è possibilità di andare molto oltre rispetto al 46%.
      La possibilità comunque di ottenere una percentuale significativamente maggiore tramite un “ricorso” o più correttamente, di una “istanza di aggravamento” passa attraverso una corretta preparazione della documentazione sanitaria specialistica da produrre alla Commissione durante la visita.
      Quindi spirometria e DLCO e certificazione specialistica di struttura pubblica in grado di documentare, anche da un punto di vista funzionale se possibile, i danni provocati dalla malattia.

      Saluti.

  41. Buonasera, nel 2007 (all’età di 25 anni) mi è stato diagnosticato un enfisema bolloso panlobulare bilaterale. Mi è stato eseguito il controllo per Alfa 1-AT, risulta nella norma.
    So che questo tipo di malattia è cronica e soprattutto debilitante con gli anni (se non si arresta).
    Posso richiedere l’invalidità? Quale percentuale potrebbe venire riconosciuta?

    1. Buonasera.
      Innanzi tutto … speriamo che non evolva.
      Come avrai notato, nella meledetta-benedetta tabella del DM questa patologia non c’è. La commissione quindi dovrebbe giudicare con un criterio di analogia, ma più frequentemente, in casi simili, tiene conto delle condizioni funzionali respiratorie.
      L’invalidità per le patologie polmonari, in via teorica, può sempre essere richiesta, ma prima è indispensabile effettuare gli esami di funzionalità respiratoria, quindi spirometria, diffusione alveolo-capillare (DLCO) ed eventualmente, se utile a giudizio dello specialista pneumologo, emogasanalisi.
      Dopo, con la documentazione in mano, può essere fatta una serena valutazione. Se nonostante la patologia le condizioni funzionali sono normali (può accedere), allora sicuramente verresti giudicato “non invalido”.
      A maggiore gravità, da un punto di vista funzionale, corrisponde maggiore percentuale.
      La Commissione potrebbe comunque valutare la patologia come assimilabile al codice 6413 “CISTI BRONCOGENE O POLMONARI CONGENITE”, 31-40%, troppo poco per essere utile.
      Devo però dirti che, a meno di un deficit ventilatorio classificabile come più che moderato, difficilmente potrai arrivare perfino al 46%, il minimo necessario per l’iscrizione nelle liste della massima occupazione.
      Saluti.
      S. Nicolosi

  42. Buongiorno, all’età di circa 13 anni mi è stata diagnosticata una agenesia dei laterali incisi (sia dx che sinistra). A 18 anni, dopo avere preparato l’arcata superiore mi è stato inserito un impianto da lato dx ed eseguito un ponte (per mancanza di spazio) dal lato sx, che tutt’oggi ho. Il risultato non è soddisfacente e vorrei quindi risottopormi alla visita di altri medici. Vorrei però sapere se in ogni caso questa menomazione possa dar vita all’attribuzione di punti invalidanti, lo scopo non è richiedere un’assegno ma avere la possibilità di scaricare tramite la mia assicurazione le spese mediche da sostenere per rieseguire gli impianti attuali. Cordiali Saluti. Silvana

    1. Buonasera.
      Le chiedo scusa, ma il quesito non mi è chiaro.
      In particolare non capisco cosa intende per “avere la possibilità di scaricare tramite la mia assicurazione le spese mediche da sostenere“.
      Potrebbe specificare meglio?
      Ancora buona serata e “a risentirci”.
      Nikol

    1. Buongiorno.
      La Tiroidite di Hashimoto non è tabellata e pertanto occorre andare per via analogica e quindi c’è spazio per l’opinabilità.
      Nella tabella, l’unico riferimento a patologie della tiroide è il cod. 1004 relativo agli ipotiroidismi congeniti con ritardo mentale, certamente non applicabile al caso specifico.
      In ogni caso, se è compensata farmacologicamente con terapia sostitutiva, non credo che possa essere indicata una percentuale maggiore del 20%, da sola insufficiente ad ottenere qualunque beneficio.
      Saluti

  43. Buongiorno
    un mio familiare e’ affetto da Febbre Mediterranea Familiare, una malattia genetica rara,non compresa nell’elenco delle percentuali invalidita’. Che percentuale d’invalidita’ potrebbe ottenere e in quale codice di patologia puo’ essere inquadrato?
    Le sarei grato se potessi avere piu informazioni in questione. Grazie.

    1. Buonasera.
      Verissimo! Come per moltissime malattie, nell’obsoleta tabella del DM 05/02/1992 non c’è alcuna indicazione riguardante la Febbre Mediterranea Familiare.
      Occorre procedere con criterio analogico.
      Nel caso specifico, poiché la tabella da indicazioni su percentuali di riduzione di capacità lavorativa generica, occorre precisare e documentare le problematiche provocate dalla malattia.
      Un primo criterio valutativo può essere individuato nell’ultima voce della tabella: poliarterite nodosa senza grave impegno funzionale” con percentuale compresa tra il 41 ed il 50%.
      Ma la F.M.F. è caratterizzata
      1) da un susseguirsi di attacchi ricorrenti di febbre e sierosite con cadenza che può variare da una volta alla settimana fino ad 1 volta all’anno
      2) da possibile insorgenza di insufficienza renale provocata dall’amiloidosi;
      3) da artralgie, anch’esse ricorrenti, a volte con residue lesioni permanenti.
      4) da lesioni cutanee, etc.
      Non mi dilungo perché una buona descrizione può essere visionata in questa pagina: http://www.febbriperiodiche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9:febbre-mediterranea-familiare&catid=14:le-patologie&Itemid=114
      In sostanza la percentuale può tranquillamente essere anche molto più elevata del 50% se la “compromissione viscerale” è più che lieve e se la frequenza dell’attacco ricorrente è elevata.
      Occorre però documentare tutto con idonea certificazione specialistica.
      Saluti e a disposizione per chiarimenti. Nikol.

  44. Buonasera.
    Mia figlia ora diciannovenne, è cardiopatica e per questo ha subito due interventi per la sostituzione della valvola mitralica; inoltre è affetta fin dalla nascita da esostosi multipla, per tanto le sono stati asportati quattro esostosi agli arti inferiori.
    Essendo lei da minorenne invalida al 100%, ora che è passata alla maggiore età, è stata sottoposta alla visita di prassi, ma gli è stata accertata un’invalidità del 40% per entrambe le patologie: essendo parecchio sconcertata da questo risultato, mi chiedo come sia possibile tutto ciò (dato che per l’appunto sono due patologie riconosciute gravi e invalidanti).
    Tengo inoltre a sottolineare che io stessa sono affetta dalla patologia di esostosi multipla, eppure mi è stata riconosciuta 25 anni fa una percentuale del 47%.

    1. Buongiorno.
      1) più correttamente, ai minori non si applicano le percentuali di invalidità, ma si riconosce, eventualmente, la sussistenza della “difficoltà persistente a svolgere i compiti e le funzioni della propria età”, un criterio abbastanza generico;
      2) quando si passa alla maggiore età si “resetta” tutto, tanto per usare un termine informatico; cioè occorre documentare, altre alla sussistenza delle infermità, anche la conseguente incidenza funzionale sulla scorta del criterio su cui sono state elaborate le tabelle, cioè quello della perdita di capacità lavorativa generica. Quindi se, ad esempio, gli interventi chirurgici sono stati risolutivi e, in atto, non sussistono segni clinici e/o strumentali di alterazione della funzione valvolare o dilatazione cardiaca oppure … etc. si tratta di una cardiopatiaa in prima classe funzionale con invalidità compresa tra il 21% ed il 30%.
      Per ciò che riguarda l’esostosi multipla, si tratta di una patologia di gravità variabile ed anche in questo caso si valuta l’incidenza funzionale “attuale”, non l’anamnestica asportazione delle esostosi. La documentazione (RX, visite ortopediche e o fisiatriche, TAC), era aggiornata ed esauriente?
      3) un errore che riscontro spesso da parte di coloro che si presentano a visita per la concessione dell’invalidità è la carenza documentale; viene presentata documentazione ormai datata, pensando che per certe patologie non sia possibile valutare in maniera difforme dal passato, ma ciò non è vero. Le commissioni necessitano di riscontro documentale specialistico.
      4) Nel caso specifico quindi, piuttosto che sui precedenti interventi chirurgici, occorreva documentare l’attuale.

      Alla fine, tirando le somme, può essere accaduto che la documentazione era insufficiente oppure che la Commissione abbia mal valutato, cosa non impossibile.

      P.S. ad un paziente di mia conoscenza con esostosi multipla e gravi deformazioni alle ossa degli arti superiori ed inferiori con conseguenti turbe deambulatorie è stata riconsciuta una invalidità del 75%, a dimostrazione che per una stessa patologia possono essere riconosciute percentuali diverse in relazione alla diversa incidenza funzionale
      Saluti.
      Nikol

  45. AIROLDI ALESSANDRA

    Buon giorno nel 2005 ho subito un intervento di gastrectomia totale in adenoca T2 N1 e mi e’ stata riconosciuta una invalidita’ del 91 % Nel maggio 2011 dopo revisione d’ufficio la percentuale di invalidita’ e’ stata diminuita al 50%.Questa percentuale e’ corretta??’ Visto che nel frattempo lo stomaco non mi e’ ricresciuto.

    1. Buona sera.
      Non è così semplice; il fine della tabella è quella di indicare una percentuale di riduzione di capacità lavorativa generica e spesso ciò non dipende dal danno anatomico, ma dal danno funzionale che nei soggetti diversi può cambiare, nonostante la malattia di base sia la stessa.
      Così, per molte delle infermità della tabella viene indicata una ulteriore precisazione, la cosiddetta “classe funzionale”, che va dalla prima alla quarta.
      Se osserva attentamente la tabella nella sezione “apparato digerente”, vedrà che in parecchie voci è indicata la classe funzionale; tranne pochissime eccezioni per una patologia in prima classe viene indicata una percentuale del 10%, per la seconda l’11-20%, per la terza il 41-50% e per la quarta il 61-70%. Le classi funzionali, a loro volta, possono essere rilevate da un’altra sezione del DM 05/02/1992, quella delle “Indicazioni per le valutazioni funzionali”, a questo link ==> http://medicinasociale.siracusae.it/dm-5292-parte-prima/ .
      In ogni caso, si tratta di percentuali non superiori al 70%, e ciò in casi in cui le alterazioni della funzione digestiva sono molto gravi.
      Nel 2005 le è stata riconosciuta una percentuale molto più elevata perchè, molto probabilmente, è stata riconosciuta anche una componente percentualistica derivata dalla patologia neoplastica, la cui evoluzione non poteva essere prevista con certezza.
      Saluti.
      Nikol

  46. Grazie per la chiarezza nell’esposizione, io ero stato molto confusionario.
    Attualmente mi è stata riconosciuta una invalidità civile del 67% ed un assegno di invalidità INPS, con decorrenza dal 1-1-2011. Tra tre anni quando sarò rivalutato dall’INPS, e quindi presenterò per la prima volta la documentazione sul mieloma, non corro il rischio di avere la Pensione di inabilità INPS? E’ un rischio che non vorrei correre.
    Grazie di tutto, Antonio.

    1. L’INPS non concede nulla che non venga espressamente chiesto.
      Alla scadenza triennale dell’Assegno INPS dovrà presentare domanda di rinnovo esclusivamente dell’assegno di Invalidità, evitando di fare inserire nella domanda formule del tipo “Pensione di Inabilità ed in subordine Assegno di INvalidità”.
      E poi, la “politica” dell’INPS è quella di favorire il permanere del soggetto nel mondo lavorativo: nessuno insisterà se il richiedente preferisce continuare a lavorare.
      Saluti
      Nikol

  47. Gentile Nikol, ho 48 anni e sono stato sottoposto 2 anni fa ad intervento di proctocolectomia totale con creazione di pouch a J per una MCI che poi è stata diagnosticata come colite inteterminata.
    Dopo qualche mese il medico ha scoperto qualcosa nell’elettroforesi che non andava sospettando una gammapatia. Dopo essermi sottoposto a prelievo osteomidollare ho fatto la visita INPS. Mi è stato riconosciuto un assegno di invalidità, quindi con invalidità superiore al 74%. Dopo alcune settimane ho fatto la visita ematologica e mi è stato comunicato che sono affeto da un Mieloma Multiplo asintomatico, con una infiltrazione di plasmacellule del 14%. Ora cosa fare? Se ripresento la domanda mi viene riconosciuta la pensione di invalidità o rimane tutto invariato? Non so proprio cosa fare, visto che faccio un lavoro (dipendente) che non vorrei lasciare. Grazie di tutto, Antonio.

    1. Buongiorno.
      Occorre differenziare:
      1) l’Assegno di invalidità INPS che spetta ai lavoratori dipendenti privati che a causa delle loro infermità hanno avuto una riduzione di capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini superiore ai 2/3,
      2) la Pensione di Inabilità INPS che spetta ai lavoratori dipendenti che si trovano nell’impossibilità di svolgere qualunque attività lavorativa,
      3) l’Assegno mensile di invalidità civile che spetta a tutti i soggetti con invalidità superiore al 74% e che non superano il limite reddituale previsto per legge (attualmente nel 2010 € 4.470,70)
      .4) la pensione agli invalidi civili totali che spetta a tutti i soggetti dichiarati invalidi civili al 100% e che non superano il limite reddituale previsto per legge (attualmente nel 2010 € 15.154,24)

      Nel caso1. l’Assegno è compatibile con l’attività lavorativa, indipendentemente dal reddito, e viene concesso per 3 anni, dopo il quale si deve riproporre la domanda.
      nel caso 2. la Pensione è concessa “per sempre”, ma in senso lato in quanto l’INPS la può revisionare e sospendere e, soprattutto, è incompatibile con l’attività lavorativa; in un soggetto giovane è concessa con molta difficoltà e comunque, nel suo caso, mi sento di sconsigliare anche il tentativo: meglio mantenere il posto di lavoro.
      Nel suo caso non mi è chiaro se parliamo di invalidità civile o invalidità “contributiva” INPS (uso questo termine per differenziare, anche se non è proprio corretto).
      Se si tratta di invalidità civile ed il suo reddito personale nel 2010 è stato inferiore a € 15.154,24, può tentare di ottenere l’invalidità civile totale 100% che è compatibile con l’attività lavorativa, ma ATTENZIONE: non sono pochi i casi di soggetti che hanno presentato domanda per ottenere un aggravamento dell’invalidità civile ed invece hanno ottenuto una riduzione.
      Occorre valutare con attenzione la documentazione in possesso e documentare, rispetto alla visita precedente, un significativo aggravamento delle infermità oppure la persistenza delle precedenti e l’insorgeza di altre patologie invalidanti.
      Meglio fare valutare il caso e la documentazione ad un medico in carne ed ossa, meglio se esperto in problematiche medico-legali, che saprà consigliare per il meglio.
      Saluti.
      Nikol

  48. BARONE MARIA GIUSEPPINA

    la mia malattia è (ARTERITE A CALLULE GIGANTI) non L’ho trovata nell’elenco delle percentuali invalidita’,ne sarei grata se potessi avere piu informazioni in questione. Ho fatto la domanda ma mi è stato riconosciuto il 34% ( dire poco è il minimo) . Come mi è stato spiegato dai miei medici che sono in cura che non c’è guarigione ma che possono tenerla sotto controllo con dei farmaci (cortisonici e immunosoppressori ) con le varie sintomatologie conosciute che possono causare( fegato, occhi, ostioporosi ecc. ecc.ecc) . Puttroppo sulle malattie rare non vine fatta abbastanza ricerca ,e quindi si rimane alle vecchie cure di 50 anni fa .Spero che nella commissione dei medici sia presente anche uno specialista della malattia da giudicare .Grazie per avermi dato questa possibilità . Ve ne sarei grata di una Vostra risposta .distinti saluti M.Giuseppina

    1. Cara amica, raramente la valutazione medico-legale del grado di invalidità viene fatta con un criterio prognostico; cioè la valutazione riflette lo stato invalidante al momento della visita da parte della Commissione. Inoltre per nessuna delle malattie rare è prevista una precisa indicazione nella tabella. Premesso questo, quindi nel tuo caso sorgono alcune difficoltà valutative:

      1) la Commissione non ha un riferimento preciso e dovrà valutare con un criterio che viene chiamato “analogico”, cioè si cerca nella tabella un’infermità che in qualche modo possa essere assimilata; nel caso specifico potrebbe essere stata utilizzata come riferimento proprio l’ultima voce della tabella (9327 POLIARTERITE NODOSA SENZA GRAVE COMPROMISSIONE VISCERALE) che prevede un grado di invalidità del 41-50%; visto però che si tratta solo di una indicazione, la Commissione trae da questa tabella solo indicazioni di massima;

      2) in realtà il problema è nella ” … COMPROMISSIONE VISCERALE”; cioè occorre dimostrare, oltre alla patologia, anche le alterazioni funzionali provocate dalla patologia stessa, quindi se esiste un problema visivo –> visita oculistica con visus corretto ed esame campimetrico, se esiste un deficit uditivo –> esame audiometrico, se esiste una neuropatia agli arti –> visita neurologica + ENG ed EMG arti, se esiste un interessamento cardiaco (che non ti auguro) –> visita cardiologica con ECG ed Ecocardiografia; … e così via; insomma occorre documentare in maniera analitica quali sono le alterazioni funzionali provocate dalla patologia.

      3) le menomazioni funzionali devono essere “permanenti”, cioè non devono essere episodiche o transitorie;

      4) se la terapia stessa provoca disturbi o disabilità occorre fare certificare dallo specialista che segue quali sono gli effetti collaterali e la loro gravità.

      5) l’onere della prova è a carico del richiedente, quindi la Commissione può richiedere accertamenti ulteriori, ma non è obbligata;

      6) il ricorso amministrativo nell’invalidità civile non esiste; esiste solo la possibilità del ricorso giudiziario oppure si deve proporre una nuova domanda con richiesta di aggravamento, che però si deve documentare.

      Indicazioni simili a queste, ma generiche, le ho postate nell’articolo che ho inserito tra i “post in evidenza”: “malattie rare, invalidità civile e legge 104″.

      Come avrai capito, ogni caso è diverso dagli altri e per porre una valutazione corretta si deve visionare la documentazione medica; se continui a ritenere, dalla lettura di queste poche mie righe, di essere stata valutata non correttamente, ti consiglio di rivolgerti ad un medico specialista nel ramo medico-legale.

      A tua disposizione per ulteriori raguagli, Ti auguro buona giornata.

      Nikol

  49. buona sera, soffro di alta miopia -16, -19. In più sono affetta da catarratta congenita, glaucoma ad angolo aperto e coroidosisottoretinica con cicatrice che ha ridotto il visus. A CHE % AVREI DIRITTO. GRAZIE

  50. La buona e corretta prassi medico-legale, in casi analoghi è VISITARE il paziente e visionare con MOLTA attenzione la documentazione specialistica prodotta.
    Le variabili valutative sono infatti molteplici e sarebbe scorretto rispondere ad una simile domanda con un si o con un no.
    La risposta corretta, in tutta sincerità, è: non lo so.
    Consiglio di fare valutare la situazione ad un medico-legale in carne ed ossa che potrà più correttamente consigliare; spesso anche i patronati mettono a disposizione un loro medico per questo tipo di consulenza.
    Saluti.
    Nikol

  51. Buongiorno vorrei sapere che possibilità ho che mi aumentano l’ ivalidità civile io attualmente ho il 46 per cento dovuto a interventi alle ginocchia dx e sn di osteotomie su entrambi poi nel 2007 ho scoperto di avere epatite cronica c attiva più la sindrome di sjogren sindrome sicca .Ho gia effettuato per l epatite la terapia con interferone e rivarbina con scarsi risultati avendo il genotipo1 b difficilmente da debellare in più effettuato BIOPSIA EPATICA che evidenzia il tutto.In attesa di una vosta risposta vi ringrazio.

  52. Buongiorno, chiedo scusa per la lunga attesa, ma non sono riuscito ad avere tempo per sedermi alla tastiera.
    A beneficio di tutti, ricordo che per coartazione aortica si intende una stenosi, cioè un “restringimento” localizzato dell’arco dell’aorta, generalmente a valle delle arterie che provvedono all’irrorazione degli arti superiori. Al fine di permettere una pressione di irrorazione sufficiente agli organi irrorati da arterie che nascono “a valle” della stenosi, viene aumentata la pressione nel distretto arterioso “a monte”; l’ipertensione è quindi “secondaria” e fa parte del quadro clinico della coartazione aortica.
    Il prolasso della valvola mitralica può essere lieve, moderato, severo: bisognerebbe specificare.
    In ogni caso, nella tabella del DM 05/02/1992, cioè quella di questa pagina, la “coartazione aortica” è presente, con i codici 6415 e 6416:
    STENOSI O COARTAZIONE AORTICA CONGENITA MODERATA (II CLASSE NYHA): 50%
    STENOSI O COARTAZIONE AORTICA CONGENITA SERRATA (III CLASSE NYHA): 75%.

    La valutazione quindi si fa sulla scorta dei termini “moderata” e “serrata” e sulla classe funzionale NYHA:

    II CLASSE – la malattia determina una lieve limitazione della attività fisica ordinaria ed il soggetto può svolgere una attività fisica di lieve entità;

    III CLASSE – la malattia determina una marcata limitazione di ogni attività fisica ed il soggetto può svolgere solo una attività fisica sedentaria.

    Non sempre la cardiopatia è nettamente di II o III classe, ed in questo caso si propone una valutazione intermendia.
    La valvulopatia mitralica in questo caso può assumere un valore di “aggravante”.
    Ai quesiti quindi si può così rispondere:
    1) SI, può essere concessa l’invalidità, indipendentemente dall’età;
    2) occorre fare compilare un certificato “on line” per invalidità civile (dal medico di famiglia o comunque da un medico dotato di PIN INPS), inoltrare la domanda tramite un Patronato, quindi produrre la documentazione specialistica adeguata in sede di visita da parte della Commissione d’Invalidità;
    3) è vostra facoltà farvi assistere da un medico esperto o specialista in Medicina Legale durante la visita;
    4) la percentuale di invalidità concedibile dovrebbe ssere compresa tra il 50% e il 75%; non posso essere più preciso perchè si dovrebbe sempre visionare tutta la documentazione e visitare il paziente;
    5) i benefici ottenibili possono essere individuati nella pagina “i benefici” del menù “INVALIDITA’ CIVILE” in alto a destra.

    Saluti e auguri
    Nikol

  53. Buongiorno,
    a mia moglie (38 anni) affetta da ipertensione, è stata diagnosticata una coartazione aortica importante (da 44 mmhg a 10 mmhg) con prolasso della valvola mitralica. Si pensa che la coartazione sia congenita. Attualmente siamo in attesa di una decisione da parte del cardiologo circa il da farsi.
    Con questo tipo di patologia, pur avendo solo 38 anni, ha diritto all’invalidità ? In caso affermativo, a chi bisogna rivolgersi per gestire questo tipo di richiesta e con quali certificazioni ? Inoltre, come verrebbe valutata la percentuale e che benefici potrebbe avere in ambito lavorativo ?
    Grazie in anticipo.
    Saluti,
    Gianni.

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