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SOTTOSEZIONE “TABELLE MEDICO-LEGALI”

Pagina da cui si accede ad alcune tabelle valutative  medico-legali, quindi non tutte, ma comunque le più usate in vari ambiti.


NUOVA Tabella percentuali invalidità civile (DM 05/02/1992)

VECCHIA Tabella percentuali invalidità (D. L. 25 luglio 1980, n. 282)

Tabelle valutazione infermità secondo il DPR 30/12/1981 Num.  834 (equo indennizzo e causa di servizio)

INAIL – Tabella danno biologico (DM 12/07/2000)

INAIL – Nuova tabella delle malattie professionali

INAIL – Malattie per le quali è obbligatoria la denuncia

INAIL – Tabella dei coefficienti

tabella danno in RESPONSABILITA’ CIVILE (menomazioni da 1 a 9 punti percentuali)

Valutazione del danno estetico in responsabilità civile

Tabella ANIA


16 commenti su “TABELLE MEDICO-LEGALI”

  1. buonasera dottore,
    vorrei sottoporle la mia risonanza magnetica per capire se posso provare ad ottenere qualche punto di invalidità. ho 45 anni e da diverso tempo ho questo tipo di situazione con dolori spesso molto intensi.
    la rm cervicale documenta alterazioni degenerative delle unità disco-somatiche nel tratto compreso tra c4 e c7,con disidratazione discale, note di osteofitosi e di osteocondrosi; discopatie ad estrusione mediana- paramediana agli stessi livelli, reperto maggiormente evidente inc5-c6, con tendenza all’obliterazione dello spazio perimidollare anteriore.
    assenza di sicure lesioni nel contesto della corda midollare.
    lo studio RM del rachide dorsale documenta ipercifosi con regolare altezza ed allineamento dei somi vertebrali. normale rappresentazione della spongiosi ossea.
    angioma in D11. D8-D9 salienza discale postero -mediana.
    protusioni discali posteriori ad ampio raggio in D5-D6, D6-D7, D7-D8.
    Assenza di lesioni nel contesto della corda midollare con limiti suddetti.
    La Rm lombare documento ridotto grado di lordosi. minima prominenza discalepreforaminale sx L4-L5.
    La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Non è così che si valuta in invalidità civile.
      Non basta un esame di diagnostica per immagini per fare una valutazione, e neppure le Commissioni d’invalidità possono fare così.
      Quello che conta è la “funzione”, cioè la limitazione della funzionalità delle articolazioni o del distretto corporeo interessato dalla menomazione dimostrata con l’esame di diagnostica per immagini.
      Per questo dovrebbe farsi redigere una certificazione con “valutazione funzionale” da parte di un ortopedico o un fisiatra, rigorosamente di struttura pubblica (nonprivato convenzionato).

      Saluti

  2. Gentilissimo dott. Nicolosi, le scrivo per sapere gentilmente la mia percentuale di invalidità.
    L’inps mi ha dato il 67%, per queste mie patologie: cardiopatia ischemica PTCA+stent (NYHA II);
    artrodesi vertebrale cervicale C5 C6;
    lesione ischemica pontina con sindrome vertiginosa;
    sindrome nevrosi.
    Desideravo sapere da lei quale fosse realmente la mia percentuale di invalidità.
    La ringrazio infinitamente.
    Cordiali saluti.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      La valutazione medico-legale di una percentuale d’invalidità non può essere così semplicisticamente effettuata.
      Per lo meno si dovrebbe visitare la persona e visionare tutta la documentazione medica.
      Saluti

  3. Salve Dottore,
    dal 2006 ho un invalidità al 48% con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ad 1/3 ed inferiore al 74%
    -diagnosi “episodi ricorrenti di lombosciatalgia in paz. già operato di erniectomia e discectomia”.
    Attualmente lavoro part-time con percentuale contrattuale del 55% e assunto a tempo indeterminato dal 06/2007. Soffro da molto di pressione alta che cerco di controllare con un alimentazione povera di sale, ma ultimamente la cosa sta peggiorando e mi crea vari disturbi tra i quali forti emicranie con violenti capogiri tali da non poter mantenere un equilibrio stabile. Con il medico di base sto avviando l’iter con Inps con la speranza che con l’invalidità pregressa vada ad aumentare la percentuale in modo tale da richiedere un beneficio economico. Vorrei un parere/consiglio su come debba comportarmi in questa situazione. Anticipatamente La ringrazio.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Credo che avrà delle difficoltà.
      Innanzi tutto il minimo per avere riconosciuto un beneficio economico in invalidità civile, il cosiddeto Assegno di Assistenza, è necessario essere riconosciuti invalidi in misura uguale o superiore al 74%, ma con precisi limiti reddituali che potrà visionare in QUESTA pagina; se lavora, anche con un part-time, difficilmente non supera il limite indicato che, aggiungo, è al lordo.
      Inoltre, per arrivare dal 48% al 74%, considerando che le somme tra le percentuali delle diverse malattie non sono aritmetiche, ma riduttive, serve che venga riconosciuta, per le altre patologie, una percentuale superiore al 50%.
      L’ipertensione semplice non viene valutata in misura superiore all’11%, le emicranie spesso non vengono valutate, tranne se non si è frequentato per un tampo piuttosto lungo un centro per le cefalee che possa dimostrare che si tratta di una patologia reale e non fittizia e comunque non con percentuali elevate.

      Saluti

  4. buona sera gent. dott
    sono un uomo di 45 anniche a subito nell arco di 8 anni due interventi di ernia lombare 1 intervento l5s1 2 intervento l4l5 sinistro.senza alcun beneficio i dolori sono sempre uguali di cui le chiedevo se posso fare domanda di invalidità io e se posso avere qualche beneficio economico da premettere che mi trovo 27 anni contributivi distinti saluti

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Se ha almeno 3 anni di contributi negli ultimo 5 anni potrebbe fare istanza di concessione di Assegno Ordinario d’Invalidità.
      Ma naturalmente, come potrà leggere nella pagine che le segnalo in appresso, dipende anche dal lavoro che lei svolge o può teoricamente svolgere, in quanto deve essere giudicato con riduzione di 2/3 di capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini.
      Per informazioni vada su QUESTA pagina.
      Saluti

  5. Salve dottore o un ernia cervicale 2 ernie lombali con sciatalgia un ernia allo iato ed epatite c cronica . Quale sarebbe la mia percentuale di invalidità

  6. Cremaschi emanuele

    Salve,
    Premetto da picollo mio papà ha fatto un incidente in cui io sono andato in coma una settimana e ho riportato un trauma cranico con lesione all’emisfero temporale sinistro.
    Dopo di che da piccolo dovevo prendere il Gardenale per un po’ dopo ho finito la cura,nel lontano 1993 iniziarono le crisi di epilessia temporale e fui messo in cura con il tegretol 200mg x3 volte al giorno.adesso è un po’di tempo che non le prendo più perché non venivano le crisi la mia domanda è l’invalidità posso richiederla ugualmente anche se non sono più in cura?
    Grazie.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      L’epilessia ha una valutazione in rapporto alla frequenza delle crisi.
      Quindi è valutabile dal 20% (2001 EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI ANNUALI IN TRATTAMENTO ) al 100% nel caso delle crisi a cadenza plurisettimanale.
      Nel suo caso, se la patologia è solo quella, molto probabilmente lei verrebbe giudicato “non invalido”.

      Saluti

  7. Buongiorno Egregio Dottore,
    sono un sottufficiale dei CC. in congedo.
    Da poco sono stato sottoposto a visita Medico Legale presso la C.M.O. dell’Ospedale Militare di La Spezia, per: “discopatia L4-L5 e L5-S1; Ernia foraminale L5-S1 sx. con conflitto della radice L5 corrispondente” e sto attendendo l’esito di tale visita.
    Secondo lei, essendo che nelle tabelle di cui al D.P.R. 30.12.81, n. 834 non sono presenti tali patologie per cui penso procedano per analogia, che categoria mi potrebbe venire attribuita?
    Inoltre per tali patologie si potrebbe procedere per analogia con la tabella del D.M. 05.02.92 per la quale come ho potuto leggere per le ernie del disco lombare viene fatto riferimento all’anchilosi di rachide lombare?
    Grazie per la sua risposta.
    Cordiali saluti.

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Non è affatto automatico inserire le sue patologie in una delle categorie della tabella A.
      Il criterio analogico è un campo minato, in cui i personalismi interpretativi sono praticamente obbligatori.
      “Potrebbero” considerare questa indicazione della IV categoria: ” … 13) Le paralisi periferiche che comportino disturbi notevoli della zona innervata …”, procedendo però “al ribasso” in rapporto all’effettivo deficit, ma è solo una mia idea.

      In qualche caso disperato, quando effettivamente non si trova nulla come riferimento, si tendono ad usare altre tabelle, tra cui anche quella del DM 05/02/1992 in quanto secondo la sentenza della Corte dei Conti 12/3/1960, n. 53710, le varie categorie sono state equiparate all’invalidità civile secondo queste percentuali di invalidità:
      1° categoria ==> 100-80%
      2° categoria ==> 80-75%
      3° categoria ==> 75-70%
      4° categoria ==> 70-60%
      5° categoria ==> 60-50%
      6° categoria ==> 50-40%
      7° categoria ==> 40-30%
      8° categoria ==> 30-20%
      Tabella B ==> 20-10%.

      Quindi in effetti lei ha ragione, nel senso che “potrebbero” usare quel riferimento e quindi inserirlo nella 7a categoria.

      Ma queste comunque sono solo idee e presunzioni. in effetti la valutazione viene fatta anche sulla scorta del deficit funzionale, quindi sulla scorta della “gravità” dei disturbi provocati dalla patologia.

      Per fare una valutazione si dovrebbe sempre visitare il paziente e visionare tutta la documentazione, altrimenti, per definizione, si tratta di valutazione non affidabile.

      Saluti

  8. Vincenzo Crimaldi

    Buongiorno Carissimo Dottore,
    le invio questa email per chiederle un consiglio:
    Il mese di febbraio di questo anno sono stato vittima di un incidente stradale, con il seguente referto rm lombare:
    Note diffuse din spondilosi.
    Il disco intersomatico l4-l5 mostra una profusione del suo contorno posteriore a sede mediana e paramediana con prevalenza di lato a sinistra che impronta la parete anteriore del sacco.
    Il disco intersomatico l5-s1 appare ridotto do segnale e mostra una profusione del suo contorno posteriore a sede mediana che impronta la parete anteriore del sacco.
    Canale vertebrale di ampiezza normale.
    Nucleo intraspongiosico di schmorl a livelle della limitante superiore di l4 che in STIR mostra segni di osteoporosi reattiva.
    Sono stato in cura per circa 130 giorni con dolori e formicoli alla gamba sinistra che sono presenti ancora oggi.
    Alla luce di quanto scritto ed essendo anche daltonico le chiedo:
    1)lei pensa che possa io fare domanda di invalidità civile e chiedere magari il riconoscimento del 46% di invalidità??
    2)per il risarcimento del danno da parte dell’assicurazione mi saprebbe indicare l’entità del risarcimento essendo immobilizzato a letto per circa 130m giorni.
    Grazie
    Cordiali saluti

    1. Salvatore Nicolosi

      Buonasera.
      Le ernie del disco non sono presenti in tabella, per cui si usa quello che viene chiamato “criterio analogico”, cioè si individua nella tabella del DM 05/02/1992 una infermità che potrebbe somigliare.
      Nel caso delle ernie del disco lombare la menomazione che viene usata come riferimento è la n. 7010 (anchilosi di rachide lombare) che prevede una percentuale compresa tra il 31% e il 40%. Anchilosi significa blocco completo o quasi e pertanto di solito nelle ernie dei dischi lombari, poichè comunque una certa mobilità rimane, rarissimamente viene concessa la percentuale massima del 40%. In conclusione: non credo che possa ottenere il 46%, ma può comunque tentare.

      Per ciò che riguarda l’indennizzo per la cosiddetta “inabilità temporane” non è affatto così semplice.
      Infatti in via generale viene sempre considerato un periodo di inabilità temporanea assoluta 100% e ulteriori periodi al 75% e/o al 50% e/o al 25%.
      Da ciò discende che il calcolo viene fatto sulla scorta della documentazione specialistica probante l’entità della difficoltà a svolgere le ordinarie occupazioni, compreso il lavoro, a prescindere da ciò che dichiara il danneggiato.
      Altra cosa importante è che il nesso causale tra il trauma e il danno subito deve essere provato con una probabilità che sfiora la certezza.
      Nel referto di cui lei mi scrive non c’è nulla di sicuramente post-traumatico; si potrebbe argomentare che le protrusioni discali erano presenti già prima dell’infortunio e solamente si è “risvegliata” una sintomatologia algica in parte non di competenza dell’infortunio. Peraltro in genere le compagnie assicurative riconoscono periodi così lunghi per fratture e similari.
      Credo che sia meglio che lei si faccia seguire per il risarcimento da avvocato e medico-legale.
      Se comunque vuole avere una indicazioni di massima le segnalo questo link in cui le è posibile fare un calcolo, ma ne tenga conto solo come riferimento massimo: http://www.avvocatoandreani.it/servizi/calcolo_danno_biologico.php

      Saluti.
      Dott. Salvatore Nicolosi.

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