Ago 072011
 

Una delle più “fastidiose” incombenze dei pazienti con Fibrillazione Atriale in terapia con Warfarin è certamente correlata alla necessità di controllare assiduamente l’INR.

L’effetto anticoagulante del Warfarin è piuttosto variabile e risente di molteplici fattori, alimentari e non.

In un certo senso si tratta di una continua lotta avente come attori il paziente, il medico e il farmaco, basato su frequenti aggiustamenti terapeutici, raccomandazioni dietetiche, attenzione a farmaci interferenti.

Il Dabigatran etexilato, un inibitore del fattore IIa della coagulazione, ha dimostrato in parecchi studi una efficacia paragonabile, se non superiore, al Warfarin. continua a leggere

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