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Malattia di Köeler

E’ una osteocondrosi dello scafoide tarsale che intersssa l’epoca pediatrica, in particolare bambini tra i 2 e gli 8 anni

EZIOLOGIA E PATOGENESI
Sono prataticamente ignoti. L’osservazione di casi di contemporanea insorgenza in gemelli ha fatto ritenere la presenza di fattori genetici predisponenti su cui incidono le particolari condizioni meccaniche a cui viene sottoposto lo scafoide tarsale, un osso che rappresenta una sorta di chiave di volta della “cupola plantare” ; quindi microtraumatismo ripetuto in associazione ad alterazioni dell’apporto vascolare sono le teorie maggiormente accreditate

EPIDEMIOLOGIA
Come già detto, interessa bambini tra i 2 e gli 8 anni in prevalenza, con una predilezione per il sesso maschile in cui l’incidenza è calcolata come 3-5 volte maggiore che nel sesso femminile.

ANATOMIA PATOLOGICA
Accanto ad aree di vera e propria necrosi ossea si riscontrano alterazione delle cartilagini di accrescimento con zone di degenerazione condromucoide e zone di ossificazione encondrale  disordinate, con trabecole irregolari e, non infrequentemente necrotiche.

QUADRO CLINICO
Esordisce con dolore del medio piede e zoppia, in assenza di anamnesi di traumi .
La porzione dorsale del medio piede può presentarsi lievemente edematosa ed è dolente alla pressione; la temperatura cutanea locale è aumentata rispetto al piede contro laterale. Generalmente è monolaterale, ma a volte colpisce entrambi i piedi, per lo più in tempi diversi.
La malattia è autolimitante ed evolve spontaneamente verso la guarigione che comunque spesso richiede 1-2 anni.

DIAGNOSI
Viene fatta sulla scorta del quadro clinico-anamnestico e dell’esame radiologico.
L’esame Rx in posizione standard evidenzia un osso scafoide frammentato, appiattito, a volte con aspetto a lente biconcave, e sclerotico.
In caso di anamnesi positiva per traumi, comunque bisogna porre una diagnosi differenziale con possibili fratture occulte.

TERAPIA
E’ stato proposta l’immobilizzazione del piede con gambaletto gessato per 8 settimane, ma solo per favorire una maggiore velocità di guarigione, in quanto la malattia evolve spontaneamente verso la risoluzione. La maggior parte degli autori ritiene che l’approccio chirurgico sia inutile, anzi dannoso.

Dott. Salvatore Nicolosi



3 commenti su “Malattia di Köhler I°”

  1. Io sono un raro caso di adulto con questa malattia. Nonostante plantari vari non è regredita, ma peggiora. So di altri adulti che ne soffrono. Perché si continua a dire che regredisce spontaneamente?
    Io la trovo molto invalidante. C’è possibilità di richiedere l’invalidità, almeno per avere un contributo per l’acquisto di plantari? Grazie

    1. Salvatore Nicolosi

      La percentuale minima utile per ottenere gratuitamente ortesi e similari, rigorosamente su prescrizione dello specialista, è il 35%.

      In realtà in sede di di visita presso la Commissione per l’accertamento dell’invalidità potrebbe avere dei problemi, perchè non è così comosciuta.
      Non sono in grado di prevedere la percentuale ottenibile, perchè si tratta di patologia non presente in tabella, quindi c’è spazio per personalismi valutativi.

      Può provare documentando attentamente le problematiche funzionali correlate.

      Saluti.

    2. Anch’io sono un adulto col medesimo problema…e ne conosco altri. Purtroppo di questa malattia si sa veramente poco e, soprattutto, se ne parla poco. Assolutamente falso che regredisce con l’età: peggiora e diventa molto invalidante.
      Io ho chiesto l’invalidità e, a fatica, ho ottenuto il 46%, mo ho qualche altro acciacchino. Ho intenzione di fare ricorso per ottenere un peggioramento. Ho chiesto aiuto all’amnmic http://www.anmic.it/
      sono molto preparati e disponibili e mettono a disposizione gratuitamente il loro medico legale.

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